LA TRAMA DI IL SIGNORE DELLA TAVERNA
Un vecchio gentiluomo decaduto accetta il posto di cassiere in un malfamato locale, il cui proprietario - per quanto rude e pregiudicato - conserva ancora un po' di buon cuore e di generosità. Il gentiluomo, quando sa che il suo principale tiene una figliola in un distintissimo collegio svizzero, cerca di interessarlo a questa figliuola lontana e riesce a risvegliare in lui il sentimento paterno. Quando la figlia sta per lasciare il collegio, è il gentiluomo che provvede a far liquidare la malfamata azienda e a preparare in una città lontana, dove il suo principale si trasferisce con lui, un appartamento di lusso per accogliere la ragazza. Costei, una volta nella casa paterna, continua le proprie relazioni di collegio e, presto, si fidanza con un giovane di ottima e nobile famiglia. Il passato del padre e, più ancora, la illegittima nascita della fanciulla, procurano gravi preoccupazioni al vecchio gentiluomo che vorrebbe assicurare la felicità della ragazza. Egli riesce con abilità a sistemare tutto e adotta la ragazza con diritto per i futuri figli al nome e al blasone.
RECENSIONE
"(...) Il soggetto che è di Amleto Palermi, è alquanto farraginoso e convenzionale. La regia non manca di tratti efficaci, ma in qualche scena, come quella della baruffa nella taverna, è di un realismo eccessivo. Moralmente, tutta la parte illustrativa di questo ambiente, per il suo crudo verismo, richiede le più ampie riserve. Il Falconi interpreta magnificamente il vecchio conte decaduto e ha trovato ottimi collaboratori negli altri interpreti(...)". (G. Moltenti, "L'Italia" 11/5/1940)
CURIOSITÀ SU IL SIGNORE DELLA TAVERNA
- FOTOGRAFO DI SCENA: GIUSEPPE CARACCIOLO. -IL FILM E' STATO GIRATO NEGLI STABILIMENTI SCALERA.
INTERPRETI E PERSONAGGI DI IL SIGNORE DELLA TAVERNA