WALL•E - recensione del nuovo film d'animazione targato Pixar

14 ottobre 2008
2

Prodigioso dal punto di vista puramente visivo, l’ultimo prodotto della Pixar manca di poco l’appuntamento con l’essere un capolavoro a causa di uno script a tratti deficitario, che non privilegia la storia dandole un ritmo sempre fluido.

WALL•E - recensione del nuovo film d'animazione targato Pixar

WALL•E - la recensione

Ormai la storica rivalità tra le due più importanti case di produzione di animazione al computer, la DreamWorks e la Pixar, non sembra avere più motivo di rimanere in piedi. Come già avevamo accennato parlando di Kung Fu Panda, sembra infatti evidente che le due major stanno lavorando su direttive paradossalmente differenti, e i più attenti avranno notato che questo avviene già da qualche anno. Con la presentazione dei loro ultimi prodotti, Kung Fu Panda appunto e WALL•E , nuovo della Pixar, tale dicotomia risulta ormai conclamata: Katzenberg & Co. stanno infatti dirigendo il loro interesse verso strutture narrative sempre più funzionali, che si poggiano su archetipi drammaturgici pienamente sfruttati per inserirvi sopra uno stile di animazione che allo stesso modo si muove su binari molto classici. Insomma, l’attenzione della DreamWorks sembra sempre più orientata a fidelizzare il grande pubblico con storie e stilemi estetici classici, che garantiscano alla platea divertimento intelligente, ritmo cinematografico, spettacolo adatto alla massa. La Pixar sembra cercare invece l’esatto contrario: anche se in frangenti differenti tra loro, gli ultimi sfornati della casa di produzione sono prodotti a loro modo sperimentali, che tentano di regalare al pubblico qualcosa di nuovo sotto il profilo dell’immagine, quindi squisitamente estetico.

WALL•E  non fa eccezione, anzi sposta di un gradino in avanti il lavoro di ricerca sul realismo della visione, in cui la Pixar è ormai padrona incontrastata nel campo dell’animazione digitale. Lo spettacolo che si para davanti agli occhi dello spettatore è a dir poco sontuoso: la perfezione con cui vengono ricreati i setting apocalittici di una Terra abbandonata perché devastata dai rifiuti è quasi sconcertante. Il territorio desolato in cui il piccolo robottino si aggira solo nella prima parte del film è senz’altro un elemento fondamentale e partecipe della vicenda, e contribuisce alla poesia cinematografica che viene sprigionata da tale visione. Purtroppo però anche questo nuovo film d’animazione “soffre” del pregio che abbiamo appena evidenziato per quanto riguarda la Pixar, che si trasforma in difetto quando la ricerca estetica non viene supportata da una sceneggiatura equilibrata e ben ritmata.

Appena conclusa la parte del film ambientata sul nostro pianeta ed inizia la successiva, la storia subisce un brusco rallentamento, che lascia stagnare la vicenda allungando visibilmente una trama che inizia a sfilacciarsi. Dato che questo meccanismo narrativo “inceppato” lo abbiamo già notato sia in Ratatouille che soprattutto in Cars, inizia a farsi largo il sospetto che la Pixar stia forse esageramene sacrificando il lavoro di scrittura cinematografica alla ricerca tecnica.

Altra considerazione non secondaria: lo spettacolo sempre più elegante e sofisticato che la Pixar sta proponendo si orienta però con costante e maggiore intenzione verso un pubblico dall’età più avanzata, ed probabilmente incontra in maniera solo tangenziale il gusto e le esigenze degli spettatori più piccini. Potrebbe questo alla lunga diventare un limite per queste pellicole, e precludere loro una fetta di audience? Se in America Kung Fu Panda e WALL•E  hanno incassato più o meno la stessa cifra, nel resto del mondo il film della DreamWorks sta andando notevolmente meglio.

Visivamente superbo, a tratti improntato su una fattura tecnico clamorosamente riuscita – non a caso è stato chiamato come consulente visivo al progetto Roger Deakins, forse il più grande direttore della fotografia vivente – WALL•E  manca l’appuntamento con la definizione di capolavoro in quanto non supportato da una sceneggiatura sempre efficace, che si sgonfia nella parte centrale in maniera tanto evidente da non poter essere del tutto nascosta dai prodigi tecnici dei realizzatori del film. La visione di insieme rimane del tutto affascinante, ma in alcuni tratti purtroppo apparentemente fine a se stessa.



  • Critico cinematografico
  • Corrispondente dagli Stati Uniti
Suggerisci una correzione per la recensione
Palinsesto di tutti i film in programmazione attualmente nei cinema, con informazioni, orari e sale.
Trova i migliori Film e Serie TV disponibili sulle principali piattaforme di streaming legale.
I Programmi in tv ora in diretta, la guida completa di tutti i canali televisi del palinsesto.
Piattaforme Streaming
Netflix
Amazon Prime Video
Disney+
NOW
Infinity+
CHILI
TIMVision
Apple Itunes
Google Play
RaiPlay
Rakuten TV
Paramount+
lascia un commento