Una giornata particolare, film drammatico diretto da Ettore Scola, racconta la storia di Antonietta (Sophia Loren), donna semplice e ignorante, casalinga e madre di sei figli. Suo marito, Emanuele (John Vernon), è impiegato ministeriale militante fascista. Il giorno della visita di Hitler a Roma, mentre tutti sono alla parata in suo onore, Antonietta deve rimanere a occuparsi della casa e della famiglia. Rimasta sola nel palazzo si accorge di Gabriele (Marcello Mastroianni), un vicino, ex radiocronista dell'EIAR in aspettativa. La donna gli chiede di aiutarla a recuperare il suo uccellino che è appena fuggito dalla finestra.
L’uomo, che fino a qualche minuto prima stava progettando di suicidarsi, si appresta a dare soccorso alla dirimpettaia. Tra i due c'è subito una grande alchimia e Gabriele torna a sorridere, a danzare e a parlare di libri, regalandole il romanzo di Dumas, I tre moschettieri. Quando Antonietta rientra in casa, lui la segue per portarle il libro che ha dimenticato e si ferma a bere un caffè con lei. La portinaia non vede Gabriele di buon occhio, soprattutto perché è fermamente convinta che sia antifascista. Dopo averle aggiustato il lampadario, l'uomo accompagna la casalinga in terrazzo per stendere il bucato. Qui lei tenta un approccio fisico per sfuggire un istante da quella routine che tanto la affligge. È allora che Gabriele decide di farle un’importante confessione…
"Come ho accennato, 'Una giornata particolare' ha i suoi momenti più felici nel principio trionfalistico e verso la fine, venata di tristezza: nel mezzo, girando e rigirando intorno a quel particolare rapporto umano, l'opera qua e là ha momenti di stanchezza (...). Sicché qualcuno ha potuto persino affermare che si tratta di un 'falso bel film', da cui rimane fuori la vita, quella vera. C'è forse un'oncia di ragione in questo giudizio, che peraltro non infirma il complessivo risultato positivo di un'opera ritmata con grande abilità, soprattutto sul piano psicologico (acutissime le annotazioni sulla casalinga irretita dal fascismo), un'opera autenticamente d'autore, una di quelle in cui, in questo momento difficile, ha bisogno il cinema italiano". (Angelo Solmi, "Oggi", ottobre 1997)
Il film è stato presentato in concorso al 30º Festival di Cannes (1977). Ha vinto numerosi premi tra cui un Golden Globe, due David di Donatello, tre Nastri d'Argento, tre Globi d'Oro, un Premio César (1978).
Successivamente all'uscita nelle sale, Ettore Scola, Ruggero Maccari e Gigliola Fantoni hanno tratto dalla sceneggiatura un’opera teatrale (1982). Nel film compare anche Alessandra Mussolini, nel ruolo di una figlia emancipata della protagonista.
Attore | Ruolo |
---|---|
Sophia Loren | Antonietta Tiberi |
Marcello Mastroianni | Gabriele |
John Vernon | Emanuele, marito di Antonietta |
Françoise Berd | Portiera |
Nicole Magny | Figlia del Cavaliere |
Patrizia Basso | Romana |
Tiziano De Persio | Arnaldo |
Maurizio De Paolantonio | Fabio |
Antonio Garibaldi | Littorio |
Vittorio Guerrieri | Umberto |
Alessandra Mussolini | Maria Luisa |
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