TRAMA STAR TREK III - ALLA RICERCA DI SPOCK
Star Trek III - Alla ricerca di Spock, film di fantascienza diretto da Leonard Nimoy, torna a seguire le vicende della nave stellare USS Enterprise, di rientro al molo spaziale della Terra. Il velivolo è malridotto a seguito di uno scontro con il malefico Khan, che voleva distruggerlo del tutto con un dispositivo, Genesis, che, esplodendo, ha trasformato la nebula Mutara in un pianeta super fertile, su cui è atterrato il feretro contenente Spock (Leonard Nimoy), morto nel duello con Khan. Proprio per le sue condizioni, l’ammiraglio Morrow (Robert Hooks) avvisa l'ammiraglio Kirk (William Shatner) che l'Enterprise verrà messa in disarmo. Così trasferiscono l'ingegnere Scott (James Doohan) sulla USS Excelsior, una nuova nave della flotta.
Nel frattempo Leonard McCoy (DeForest Kelley), il medico di bordo, comincia ad avere comportamenti alquanto bizzarri e aggressivi, tanto da essere messo in isolamento per evitare guai. Su un’altra nave, la Grissom, partono David Marcus (Merritt Butrick), il figlio di Kirk, e la tenente Saavik (Robin Curtis), per raggiungere il pianeta generato dal Genesis e fare un sopralluogo.
Quando arrivano si accorgono che in realtà Spock è resuscitato proprio grazie alle proprietà del dispositivo, apparendo però nei panni di un bambino vulcaniano, che non ha la personalità di Spock. Qualcosa non va, tuttavia, sul nuovo pianeta, partendo proprio dallo scorrere del tempo…
CRITICA DI STAR TREK III - ALLA RICERCA DI SPOCK
"Se questo film di fantascienza sembra convincere più di altri, di fatto però la dilatazione del discorso, parlato e visivo, è a scapito della sua incisività. Anche qui comunque la fantascienza sembra parlarci più del passato che del futuro. Se da una parte le decorazioni ambientali sembrano di un tardo barocco giapponese, dall'altra le vicende umane riproposte dal film - anche se finalizzate al recupero di un amico scomparso - sono però segnate da quella violenza sulla quale da sempre è andata sviluppandosi buona parte della storia dell'umanità stessa." ('Segnalazioni Cinematografiche', vol. 98, 1985)
