A Tulsa, Oklahoma, vive Rusty James, un sedicenne irrequieto e vitalissimo, scarso negli studi ma capo di una piccola banda di coetanei, implicata in risse e sfide notturne. Rusty, che vive con il padre, ex avvocato e alcoolizzato, abbandonato dalla moglie, ha una vera adorazione per il fratello maggiore, partito con la sua moto per la California e "leader" di ben altra banda. Durante l'ennesima rissa, "Motorcycle boy" arriva per rientrare "in famiglia": è deluso dalle esperienze fatte, malgrado i suoi 21 anni. Rusty intanto si è innamorato di una ragazza, Patty, ma se ne stanca quasi subito. Quando viene ferito durante una rissa, si attacca alla bottiglia, continua la sua vita, a volte più spavalda che cattiva, ma parla con il padre e con il fratello della madre lontana e perduta, senza mai cessare la sua idolatria per il fratello. Serie tv, Show e Film su NOW!
Rusty il selvaggio è un film in bianco e nero diretto da Francis Ford Coppola, il quale lo ha dedicato a suo fratello maggiore August. La sceneggiatura è scritta dallo stesso regista insieme a Susan Eloise Hinton, autrice di Rumble Fish (1975), romanzo da cui prende ispirazione il film. I due scrissero la sceneggiatura durante i momenti liberi di Coppola durante le riprese dei I ragazzi della 56 strada (1983); in Rusty il selvaggio sono presenti diversi membri della crew e del cast proprio di questo film. Attore protagonista è il giovane Matt Dillon, affiancato da Mickey Rourke, Vincent Spano, Diane Lane, Diana Scarwid, Nicolas Cage (nipote di Coppola), Chris Penn e Dennis Hopper. L’opera si distingue per il suo stile all’avanguardia e dall’atmosfera noir, che mescola in sé diverse correnti cinematografiche, tra cui la Nouvelle Vague francese, l’Espressionismo tedesco e le opere di Orson Welles: nel film, girato in bianco e nero, viene difatti fatto un ampio uso di ombre, nebbia e fumo. Il film presenta anche una colonna sonora sperimentale, realizzata da Stewart Copeland - il batterista della band The Police - con l'utilizzo del Musync, un dispositivo che gli permise di sincronizzare le musiche con i movimenti sulla scena.
"Strano film, infondo, questo di Francis Ford Coppola. Esso pare accomunare gli intenti più commerciali di un filone redditizio al frequente e ambizioso ricorso ad effetti speciali di stampo espressionista. Il bianco e nero sembra volutamente sottolineare quegli edifici così cupi e gelidi, quelle strade notturne e deserte, e poi ancora ombre sui selciati, sciabolate di luce cruda, con teste in primissimo piano e dissolvenze incrociate. E' film anche pretenzioso nei suoi assunti o per troppa carne mesa al fuoco, così che le critiche di taluni mosse al regista non appaiono infondate. Tratto da "Rumble Fish" di Susan Eloise Hinton, scrittrice che in USA pare vada per la maggiore e che del film ha curato la sceneggiatura insieme a Coppola stesso, quest'opera può anche essere valutata in duplice modo: o come la storia di due fratelli nell'ambito di una squallida e triste vita familiare, sempre nel quadro della solita violenta 'routine' di una piccola città americana, oppure ponendo l'accento sul clima generale, sulla società e relative piaghe emergenti (soprattutto droga e violenza). Il giovane James soprannominato Rusty è in fondo un timido, più spavaldo, e, si direbbe, bullesco, che violento e cattivo, più di straripante vitalità che di congenita nequizia. Le sue allusioni alla madre, ormai lontana e in conclusione perduta, testimoniano di una qualche vena di tenerezza o, quanto meno, di un rimpianto ruvido innegabile. Rusty si rifugia nel fratello, il suo idolo. Ma quale idolo torna a casa? Un pallido esangue ex leader, un ventunenne che fa pensare più alla larva di un intellettuale deluso, che ad un violento disceso in fretta da un piedistallo di lotte cruente con luccichio di coltelli e di scorrerie notturne su una moto, che Rusty non ha mai osato neppure cavalcare. [...] Il rapporto tra i due è interessante, anche plausibile e financo affettuoso, così come curiosa è quell'atmosfera di famiglia, che d'un tratto viene a ricrearsi con il ritorno del motociclista, in un sostanziale accordo dei figli che lo sconquassato e sbronzo (ma amareggiato) genitore. La vicenda, dunque, procede verso il triste episodio finale, spesso articolata su frasi troppo gridate, dipanandosi nche con qualche banalità e sfilacciatura nel tessuto drammatico, ma con l'intento, da parte di Coppola, di inserirla in un discorso e in un quadro di pretese sociologiche, ovviamente più vasto e impegnativo, ma risoltosi in pretenzione e, quindi, mancato. Vogliamo (...) dire, ad esempio, che il film è in bianco e nero perché 'Motorcycle' è daltonico e che solo i 'rumble fish' sono girati a colori, i quali rappresentano i giovani, che sarebbero forse meno 'cattivi', se droga e violenza non li costringessero in gabbia (o in vasca)? (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 96, 1984)
Romanzo "Rumble fish" di Susan Eloise Hinton
Attore | Ruolo |
---|---|
Matt Dillon | Rusty James |
Mickey Rourke | Motorcycle Boy |
Diane Lane | Patty |
Dennis Hopper | Il Padre Di Rusty |
Diana Scarwid | Cassandra |
Vincent Spano | Steve |
Nicolas Cage | Il Fumatore |
Chris Penn | B.J. Jackson |
Laurence Fishburne | Il Nano |
William Smith | Poliziotto Patterson |
Michael Higgins | Harrigan |
Glenn Withrow | Biff Wilcox |
Tom Waits | Benny |
Sofia Coppola | Donna, Sorella Di Patty |
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