Planes - la recensione del film d'animazione
Il mondo di Cars tra i cieli.
Dusty è un aereo agricolo. La sua vita consiste nello spruzzare diserbante sui campi, ma il suo sogno è ben diverso: sfrecciare in gare aeree tra i più grandi bolidi dell'aria. Cocciuto e per giunta con un serio problema di vertigini, Dusty convince l'ex-aereo dell'aviazione militare Skipper ad allenarlo per un campionato mondiale, dove sfiderà nientemeno che l'asso Ripslinger. Ma non tutti accettano un "mezzosangue" come Dusty...
A pochi mesi da Turbo di casa DreamWorks, è davvero difficile evitare una sensazione di deja-vu davanti a questo cartoon: gare, test di personalità, luoghi comuni da sfatare, stereotipi folkloristici usati per la risata immediata (qui c'è un aereo messicano caliente), climax con corsa indiavolata e sconfitta del cattivo tronfio ed egoista.
Planes è un cartoon dei DisneyToon Studios, costola della Disney di solito concentrata sulle produzioni destinate all'home video. Da queste proviene anche il regista Klay Hall, in precedenza autore di Trilli e il tesoro perduto, e prima ancora di diverse puntate della serie King of the Hill. Se Planes fosse atterrato, come preventivato in un primo tempo, direttamente su Blu-ray e dvd, la sua natura di intrattenimento senza pretese, prevedibile ed elementare in plot e caratterizzazioni, si sarebbe proposta come un onesto "parcheggiafigli": il tipo di produzione animata adattissima per cercare respiro mentre i pargoli più piccoli si distraggono da soli, in tutta sicurezza.
Purtroppo però John Lasseter, boss creativo della Pixar e della Disney, qui executive producer e cosoggettista, ha deciso insieme ai piani alti che Planes fosse all'altezza di una sala. Sicuramente nella decisione ha contato il fatto che il film sia uno spin-off dichiarato, nello spirito e nell'estetica, della saga di Cars: Lasseter ha un affetto smisurato per quel mondo, tuttavia giudicato da pubblico e critica tra i meno efficaci e divertenti tra quelli sfornati dalla Pixar.
Perseverare in questa passione fino al punto da confondere l'immagine delle case è però a parere di chi scrive un errore di comunicazione: Cars 2 (Pixar) era un prodotto debole nei contenuti ma molto solido sul piano dell'allestimento, lì dove Planes per limiti di budget deve accontentarsi solo della dignità, con un livello inferiore di dettaglio e meno varietà visiva. Eppure due mondi diversi vengono ora di fatto accomunati nello stesso canale.
Planes diventa un progetto che abbatte come un ariete la barriera già fragile tra Disney e Pixar (dopo l'acquisizione del 2006), fonte di tante preoccupazioni per i fan della seconda: certo, i loro destini collidono nella zona franca dei "terzi" DisneyToon Studios, ma è una distinzione sottile che ha più peso per gli autori che per il pubblico. Lo spettatore vede piuttosto le identità sfumare in un gioco al rilancio, in un mercato cinematografico d'animazione per giunta sempre più affollato.
Era il caso di affidare al piccolo Dusty un'acrobazia così ardita?
- Giornalista specializzato in audiovisivi
- Autore di "La stirpe di Topolino"