Navalny

Navalny

( Navalny )
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Valutazione
3.6 di 5 su 18 voti
Regista: Daniel Roher
Genere: Documentario
Anno: 2022
Paese: USA
Durata: 98 min
Data di uscita: 22 marzo 2023
Distribuzione: I Wonder Pictures
Navalny è un film di genere documentario del 2022, diretto da Daniel Roher, con Alexei Navalny e Yulia Navalnaya. Uscita al cinema il 22 marzo 2023. Durata 98 minuti. Distribuito da I Wonder Pictures.
Data di uscita: 22 marzo 2023
Genere: Documentario
Anno: 2022
Paese: USA
Durata: 98 min
Distribuzione: I Wonder Pictures
Fotografia: Niki Waltl
Produzione: Cottage M, Fishbowl Films, RaeFilm Studios
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Navalny ora al cinema: 10 sale cinematografiche

TRAMA NAVALNY

Navalny, film diretto da Daniel Roher, è un documentario inchiesta che approfondisce e indaga su quanto accaduto nell'agosto del 2020, quando Alexei Navalny, politico russo di origini ucraine - noto come uno dei maggiori oppositori e critici di Vladimir Putin - ha mostrato improvvisamente segni di malattia, perdendo anche conoscenza, su un volo partito da Mosca e diretto a Tomsk. A causa del malore, l'aereo ha fatto un atterraggio di emergenza nella cittadina di Omsk, dove Navalny è stato ricoverato e gli è stato indotto il coma. Su richiesta della famiglia del politico e del su stesso partito, Russia del Futuro, l'uomo è stato trasportato in aereo fino a Berlino, dove è stato ricoverato in una clinica, nella quale i medici hanno rintracciato nel suo corpo tracce di Novichok, avvalorando così la tesi secondo cui Navalny sia stato avvelenato.
Il docufilm ricostruisce gli eventi che hanno portato a scoprire la verità, ma non è finita qui per Navalny; infatti, dopo essere uscito dal coma il 7 settembre 2020, il politico ha deciso di fare ritorno in Russia il 17 gennaio del 2021, giorno in cui è stato arrestato non appena ha messo piede in patria con l'accusa di appropriazione indebita. L'arresto di Navalny ha scatenato proteste di massa in tutto il paese e lui stesso ha iniziato uno sciopero della fame, che gli ha permesso di uscire temporaneamente dal carcere per essere curato e farvi ritorno subito dopo. Successivamente riceve una nuova condanna che lo porterà a scontare nove anni di pena, ma non è detto che il governo russo non proroghi la sua detenzione.
Navalny, sopravvissuto a un avvelenamento e incarcerato, è l'emblema dell'opposizione al regime di Putin, tanto da valergli la consegna del Premio Sacharov da parte del Parlamento europeo. Questa è la storia di un uomo che per opporsi alla corruzione ha rischiato la vita e ha sacrificato la sua libertà.

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PANORAMICA SU NAVALNY

Daniel Roher decide di raccontare al cinema la travagliata vicenda di Alexei Navalny e lo fa con una docu-inchiesta così valida da aggiudicarsi il Premio Oscar 2023 per il miglior documentario. Con il protagonista della storia, il regista condivide da tempo la dura opposizione verso il presidente della Russia Vladimir Putin. Sceglie di sviluppare questo progetto mentre si trova a Vienna con Christo Grozev, giornalista investigativo di Bellingcat. Nel novembre 2020 i due si sono recati in Germania per incontrare Navalny e proporgli di raccontarsi davanti alle telecamere. Tutti erano ben consapevoli delle conseguenze che avrebbero potuto presentarsi dopo l’uscita nelle sale. “C’è un lato giusto della politica. E sì, i registi scelgono da che parte stare. Perché o sei dalla parte della moralità, della giustizia, dello stato di diritto e della democrazia, o sei dalla parte di una dittatura omicida che lancia invasioni di nazioni sovrane e uccide bambini ogni giorno… La possibilità e la probabilità che questa fosse la sua ultima intervista era nella mia mente e non sapevamo cosa sarebbe successo. Non sapevamo se sarebbe stato ucciso. Non sapevamo se sarebbe stato condannato al carcere per il resto della sua vita” - ha spiegato Roher. Dopo la presentazione della pellicola al Sundance Film Festival, sono seguite nei suoi confronti "affermazioni spaventose, ma anche esilaranti e assurde”, come l'accusa di essere un agente della CIA e un nemico dello stato russo.
Al fianco di Navalny sullo schermo c’è sua moglie Yulia, che ora porta avanti con coraggio l’opposizione al regime putiniano. La donna, dal palco degli Academy Awards ha dichiarato: "Mio marito è in prigione per aver detto la verità. Mio marito è in prigione per aver difeso la democrazia. Alexei, sogno il giorno in cui sarai libero e sogno il giorno in cui il nostro paese sarà libero. Sii forte".
Il direttore della fotografia, Niki Waltl, ha raccontato di aver provato sensazioni contrastanti quando ha accettato di collaborare al docu-film: eccitazione mista a nervosismo. “Ricordo di essere arrivato nel pomeriggio e abbiamo iniziato a girare la mattina dopo. Non c'era tempo per preparare o scambiare stati d'animo e riferimenti, come faresti normalmente. Ma durante i primi giorni di riprese, abbiamo creato qualcosa come un piccolo manifesto su come avremmo affrontato visivamente questo documentario. Abbiamo girato praticamente tutto a mano libera, a eccezione delle interviste, per dare alle scene un'atmosfera viva e diretta" - ha spiegato. La scelta visiva di far guardare l’intervistato direttamente nell'obiettivo è stata il frutto di giorni di discussione: "Rompere il quarto muro: raramente lo fai in questo tipo di interviste, ma alla fine abbiamo convenuto che era una grande idea. Ha dato allo scatto questo tipo di sensazione intima mettendo la telecamera e lo spettatore nella posizione del barista che ascolta" - ha aggiunto.

Ecco un ragazzo che non ha bisogno di aiuto per diffondere il suo messaggio nel mondo. Ha una presenza mediatica gigantesca, il suo canale YouTube raggiunge centinaia di milioni di persone (Daniel Roher)
Sapevo che questa sarebbe stata probabilmente l'intervista più importante che avrei girato nella mia vita, quindi ci siamo presi molto tempo per pre-illuminare e sistemare tutto bene (Niki Waltl).

CRITICA DI NAVALNY

Un documentario sconvolgente, appassionante come un thriller che si segue a bocca aperta per l'accesso senza filtri alla storia vista da dietro le quinte. Ora che la guerra in Ucraina è in corso risulta la rottura definitiva di ogni inibizione semi democratica in patria di Putin, prendendo lo slancio per la sua irruenza geopolitica al di fuori dei confini. Un personaggio, quello di Navalny, che sembra impassibile e rimane addirittura ironico davanti a ogni situazione, anche alle indagini per il suo avvelenamento. Memorabile una sequenza in cui telefona in prima persona ai suoi killer ottenendo risposte sorprendenti. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)
Navalny: leggi la nostra recensione completa del film

CURIOSITÀ SU NAVALNY

Durante la realizzazione del film è stato usato come titolo provvisorio Untitled LP9. I produttori hanno detto che alludeva a un soprannome che hanno visto usare dall'agenzia di sicurezza russa per Novichok, ovvero Pozione d'amore n. 9 (= "Love Potion No. 9").

Uscito al cinema in Italia nel mese di maggio 2022, il film è tornato in sala dal 22 marzo 2023, dopo la vittoria al Premio Oscar 2023 come miglior documentario

FOCUS SU NAVALNY

Chi è Alexei Anatolievich Navalny? Classe 1976, l’uomo nasce e cresce a Mosca dove sceglie di laurearsi in Giurisprudenza. Conclusi gli studi si dedica immediatamente all’attivismo, iscrivendosi nel 2000 al partito Jabloko, in cui milita fino al 2007 per poi diventare un leader di successo. Nel 2005 fonda il gruppo giovanile Democrazia Alternativa e organizza numerose manifestazioni anti-governative. Nel 2014 è contro l'annessione della Crimea, perché teme che la Nato si possa espandere e che l'economia del Paese ne possa risentire. Nel 2017 viene aggredito da ignoti e accusa il Cremlino di aver architettato l'attacco. Nel 2018 fonda il partito Russia del Futuro, in netta opposizione al presidente russo Putin. Nel 2020, durante un viaggio aereo da Tomsk a Mosca, Navalny inizia a manifestare sintomi di avvelenamento e viene ricoverato d’urgenza in una clinica di Berlino. Le analisi rivelano la presenza del Novichok nel suo sangue, un agente nervino già utilizzato due anni prima contro l'ex spia Sergej Skripal’. Nel 2021 l’attivista torna in Russia dove viene subito arrestato per una condanna relativa al 2014. Un arresto che ha suscitato molte polemiche e proteste di massa. In prigione ha poi iniziato uno sciopero della fame perché i medici non gli prestavano le cure di cui aveva bisogno. Durante la detenzione, accusa le autorità russe di averlo torturato. A oggi (marzo 2023) è ancora in carcere, nonostante sia stato insignito di numerosi premi, tra cui il Premio Sacharov per i diritti umani del Parlamento europeo, e proposto tra i candidati del Premio Nobel per la pace.

INTERPRETI E PERSONAGGI DI NAVALNY

Attore Ruolo
Alexei Navalny
se stesso
Yulia Navalnaya
se stessa

PREMI E RICONOSCIMENTI PER NAVALNY

Oscar - 2023

Ecco tutti i premi e nomination Oscar 2023

  • Premio miglior documentario

BAFTA - 2023

Ecco tutti i premi e nomination BAFTA 2023

  • Premio miglior documentario
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