L'amore secondo Dalva, la recensione della sorprendente opera prima sul tema della pedofilia

10 maggio 2023
3.5 di 5

Affronta il tema della pedofilia, con senso della misura e sensibilità, L'amore secondo Dalva, grazie anche alla giovanissima e straordinaria protagonista Zelda Samson. La recensione di Daniela Catelli.

L'amore secondo Dalva, la recensione della sorprendente opera prima sul tema della pedofilia

In concorso alla Semaine de la Critique del festival di Cannes 2002, l’opera prima L’amore secondo Dalva ha vinto il premio FIPRESCI e il Rising Star Award per la giovanissima protagonista Zelda Samson, oltre al premio del pubblico al recente Festival di Rotterdam. Tutti riconoscimenti meritati, a parer nostro, per un film che tratta il tema scabroso della pedofilia, vera e propria piaga sociale, con uno sguardo lucido, obiettivo e mai giudicante ma mostrando l’emancipazione della vittima di un crimine imperdonabile e della sua faticosa riconquista del proprio status di bambina. E’ in questo viaggio a ritroso che, grazie alla costruzione realistica della storia e alla straordinaria performance della protagonista (appena undicenne all’epoca delle riprese, e non ci si crede), la regista Emmanuelle Nicot ci conduce, per mostrarci il difficile percorso di un’anima ferita e plagiata da una violenza orribile.

Il film inizia con l’irruzione della polizia in una casa, dove in mezzo a un disordine che denota una permanenza temporanea e frettolosa, un uomo viene portato via a forza. Nell’altra stanza c’è una ragazzina. I due urlano, si chiamano, si ribellano. Poi la bambina, Dalva, viene portata in un centro di accoglienza per minori provenienti da situazioni di violenza e degrado. Nonostante non abbia ancora avuto il ciclo, la piccola sembra già una donna: truccata e vestita da adulta, nell’estremo tentativo di una mente malata (quella del padre) di normalizzare l’orrore. Quello fisico è l’unico tipo di amore che Dalva abbia mai conosciuto e dunque non accetta la separazione dall’uomo che vuole proteggerla, che le ha insegnato tutto e con cui ha un rapporto “speciale”, mettendo a durissima prova la pazienza degli educatori, ben consapevoli della situazione. Dopo le fughe ripetute e le risse a scuola per difendersi dagli insulti di compagne crudeli, l’incapacità di adattarsi e la consapevolezza di essere diversa dagli altri che pian piano si fa strada, Dalva capirà alla fine che la sua è una visione del mondo distorta e irreale: rapita dal padre a 5 anni, ha sempre vissuto in fuga, senza mai provare le gioie dell’età infantile, ridotta a una bambola senza volontà ma con ferree regole di comportamento, con la seduzione come unico strumento lecito per farsi accettare e amare.

Dalva idolatra a tal punto il padre che quando riesce finalmente ad ottenere di incontrarlo in carcere, per chiedergli di confermarle la loro "verità", restiamo scioccati dal vedere un uomo normale, non attraente e dall’aspetto decisamente anziano, perché anche noi attraverso gli occhi di lei, con cui fin dall’inizio ci identifichiamo, abbiamo fino ad allora trasfigurato la realtà. L’amore secondo Dalva è un film vissuto tutto dalla prospettiva della protagonista, che rifiuta il ruolo di vittima ma con enorme fatica e intelligenza, grazie ad una forza d'animo indomabile e all’amicizia che stringe con una coetanea nella casa famiglia, che la mette spesso brutalmente di fronte alla realtà dei fatti, riesce a venire a patti con la vita a rovescio che ha vissuto non per scelta fino ad allora, fino a tornare la bambina che non è mai stata (resa in modo esemplare nella toccante scena in cui si taglia i capelli e la vediamo com'è realmente) e a presentarsi a fianco della madre ritrovata in tribunale.

Toccherà soprattutto il pubblico più sensibile e in particolare quello femminile questa storia di una mamma e una figlia così brutalmente ferite, perché il punto di vista è ovviamente quello delle donne, che anche in casi non estremi come quello raccontato nel film, in questa società sono spesso costrette a vivere il loro corpo come se non gli appartenesse e a fare della sessualità una merce di scambio. Con la macchina da presa attaccata al volto incredibilmente bello ed espressivo della sua protagonista, L’amore secondo Dalva ci conduce in un mondo che sappiamo esistere ma dove non vorremmo mai entrare, senza facili effetti ma rispettando lo spettatore e il tema di cui tratta, su cui dimostra una conoscenza non superficiale. Un debutto più che promettente quello di questa nuova autrice francese, di cui aspettiamo con fiducia le prossime prove.



  • Saggista traduttrice e critico cinematografico
  • Autrice di Ciak si trema - Guida al cinema horror e Friedkin - Il brivido dell'ambiguità
Suggerisci una correzione per la recensione
Palinsesto di tutti i film in programmazione attualmente nei cinema, con informazioni, orari e sale.
Trova i migliori Film e Serie TV disponibili sulle principali piattaforme di streaming legale.
I Programmi in tv ora in diretta, la guida completa di tutti i canali televisi del palinsesto.
Piattaforme Streaming
Netflix
Amazon Prime Video
Disney+
NOW
Infinity+
CHILI
TIMVision
Apple Itunes
Google Play
RaiPlay
Rakuten TV
Paramount+
HODTV
lascia un commento