Il 6° giorno è un film di fantascienza diretto nel 2000 da Roger Spottiswoode, sulla sceneggiatura di Cormac e Marianne Wibberley.
In un futuro imprecisato, la clonazione degli animali da compagnia è ormai diventata un’abitudine. Si possono riprodurre anche organi umani, mentre le cosiddette leggi del sesto giorno vietano la duplicazione di interi esseri umani.
In questo contesto, i piloti di voli charter Adam Gibson (Arnold Schwarzenegger) e Hank Morgan (Michael Rapaport) vengono assunti da Michael Drucker (Tony Goldwyn), multimiliardario proprietario della società di clonazione Replacement Technologies, per accompagnarlo in una vacanza sciistica. L’importanza del passeggero che accompagneranno impone che i due prima si sottopongano a esami del sangue e degli occhi, per verificare che siano all'altezza del compito.
Il giorno della partenza, Adam scopre che Oliver, il cane di casa amatissimo dalla figlia Clara, è morto. Hank si offre d'accompagnare da solo Drucker, in modo che Adam possa far clonare l'animale in uno dei negozi della catena RePet. L'uomo accetta, ma alla fine preferisce comprare a Clara un SimPal, una bambola animatronica di nome Cindy.
Quando torna a casa, Adam fa alcune scoperte inquietanti: non solo Oliver è già stato clonato, ma un doppione di se stesso si trova con la sua famiglia, insieme a un’altra bambola Cindy.
Proprio mentre cerca di capire cosa stia succedendo, Adam viene raggiunto da tre agenti addetti alla sicurezza della Replacement Technologies che cercano di ucciderlo: Talia, Vincent e Wiley. L'uomo fugge e riesce a fare fuori due dei sicari, che però vengono immediatamente clonati. Adam allora si rifugia a casa di Hank, che inizialmente non crede alla sua storia, ma dopo aver visto con i propri occhi il clone del collega, accetta di aiutarlo.
"Arricchito da alcune trovate (chi è il clone e chi il prototipo?) e orchestrato con buon mestiere, 'Il sesto giorno' è uno spettacolo di routine che si fa vedere senza guardare l'orologio. A patto di non prenderlo troppo sul serio". (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 28 gennaio 2001) "Poiché la produzione non ha badato a spese, le visioni del futuro sono degne di nota; la produzione è accurata; incluso il primo esempio, a memoria di cinefilo, di 'dissolvenze' realizzate con immagini sintetiche. Spari e inseguimenti, invece, sembrano clonati da tanti altri film. La dose di violenza è massiccia; ma con l'alibi, questa volta, che i morti ammazzati sono dei cloni". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica, 28 gennaio 2001) "Difficile dire se sia più pedestre lo script o la regia di Roger Spottiswoode. Molte le trovatine (specchi col televideo, fidanzate 'virtuali' ma non virtuose, bambole a cui crescono capelli veri, etc.). E una battuta da citare: 'Mi hanno ammazzato un mucchio di volte e sai cosa mi secca? Non ho mai visto una luce bianca, l'ala di un angelo, niente di niente' ." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 26 gennaio 2001).
Il titolo prende spunto dal libro della Genesi, in cui viene narrato che Dio creò l'umanità il sesto giorno della creazione.
Nel film debutta come attore Terry Crews, fino ad allora conosciuto come giocatore di football professionista.
Arnold Schwarzenegger incassò un cachet di 25 milioni di dollari.
Attore | Ruolo |
---|---|
Arnold Schwarzenegger | Adam Gibson |
Tony Goldwyn | Michael Drucker |
Robert Duvall | Dr. Griffin Weir |
Michael Rapaport | Hank Morgan |
Michael Rooker | Robert Marshall |
Sarah Wynter | Talia Elsworth |
Wendy Crewson | Natalie Gibson |
Rodney Rowland | Wiley E. Coyote |
Terry Crews | Vincent |
Ken Pogue | Speaker |
Colin Cunningham | Tripp |
Wanda Cannon | Catherine Weir |
Taylor Anne Reid | Clara Gibson |
Jennifer Gareis | Ragazza virtuale |
Don McManus | Venditore di Re-Pet |
Mark Gibbon | Guardia di sicurezza |
Anthony Harrison | Guardia di sicurezza |