Elizabeth è un film del 1998 diretto da Shekhar Kapur.
Nel 1558, a seguito della morte della regina cattolica d’Inghilterra Mary Tudor (Kathy Burke), la sorellastra Elisabetta (Cate Blanchett) sale al trono.
La reggenza di una sovrana di fede anglicana crea un clima di tensione nel paese e nella corte, poiché la maggior parte dei nobili vorrebbero che fosse una regina cattolica a governare.
Grazie all’incoronazione, invece, l’Anglicanesimo torna ad essere religione di stato. L’unica che potrebbe opporsi alla reggenza di Elisabetta, reclamando il trono per diritto di nascita, è la cattolica Maria di Scozia, figlia di Marie de Guise (Fanny Ardant).
Elisabetta è una donna forte e non teme di deludere nuovamente le aspettative dei cortigiani, rifiutando il corteggiamento dei più importanti nobili d’Europa, tra cui quello del carismatico Duca d’Anjou (Vincent Cassel), futuro re di Francia.
La donna, infatti, è segretamente innamorata dell’amico d’infanzia Lord Robert (Joseph Fiennes), ma sa che il suo rango le impone di dover scegliere un futuro regnante che sia suo pari.
Ben presto Elisabetta comprende di essere una regina scomoda, sia per via della sua volontà di voler regnare da sola, costringendo i nobili inglesi ad essere rappresentati da una donna, sia per la sua fede religiosa.
La sovrana scoprirà che la corte sta tramando per ucciderla, scamperà miracolosamente a ben tre attentati e smaschererà Lord Robert, che si è segretamente alleato con la Spagna.
Dopo aver punito il duca di Norfolk (Christopher Eccleston), assicurandosi che la regina di Scozia non intralci i suoi piani, Elisabetta deciderà di dedicarsi esclusivamente al suo popolo, diventando una delle sovrane più iconiche della storia.
"Avvincente dramma storico diretto con grande senso dello spettacolo e voluttuosa propensione per le scene forti dal pachistano Shekar Kapur. Tra i molti ottimi attori ai suoi ordini spicca l'australiana Cate Blanchett, fornita in parti uguali di talento e bellezza, quest'ultima da indovinare sotto parrucche e gorgiere." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 26 giugno 2004)
Agli Oscar del 1999, il film trionfò nella categoria ‘Miglior trucco’.
Cate Blanchett, inoltre, conquistò il Globe per ‘Miglior attrice in un film drammatico’.
Maryl Streep non ottenne il ruolo di Elisabetta, dal momento che il regista era rimasto molto affascinato da Cate Blanchett e trovò che fosse perfetta per la parte.
Elisabetta I (Cate Blanchett): Non voglio aprire finestre nelle anime degli uomini. Elisabetta I: Io sono figlia di mio padre. Elisabetta I: Noi mortali abbiamo molte debolezze, proviamo troppe emozioni. Facciamo troppo male. Troppo presto moriamo... ma abbiamo l'opportunità di amare. Sir Walsingham (Geoffrey Rush): C'è così poca bellezza in questo mondo e così tanta sofferenza. Tu credi che Dio avesse questo in mente? Sempre che esista veramente un dio al di là di noi e dei nostri pensieri.
Attore | Ruolo |
---|---|
Cate Blanchett | Elisabetta I |
Geoffrey Rush | Sir Francis Walsingham |
Christopher Eccleston | Duca di Norfolk |
Joseph Fiennes | Robert Dudley, conte di Leicester |
Richard Attenborough | Sir William Cecil |
Fanny Ardant | Maria di Guisa |
Eric Cantona | Monsieur de Foix |
Vincent Cassel | Duca d'Anjou |
Kathy Burke | Regina Maria Tudor |
Edward Hardwicke | Conte di Arundel |
Emily Mortimer | Kat Ashley |
John Gielgud | Papa |
Rod Culbertson | Ridley |
Terence Rigby | Vescovo Gardiner |
Amanda Ryan | Lettice Howard |
George Yiasoumi | Filippo II di Spagna |
James Frain | Alvaro de la Quadra |
Jamie Foreman | Conte di Sussex |
Kelly Macdonald | Isabel Knollys |
Daniel Craig | John Ballard |
Brendan O'Hea | Lord William Howard |
Michael Beint | Vescovo Carlisle |
Angus Deayton | Waad, Cancelliere dello Scacchiere |
Kenny Doughty | Sir Thomas Elyot |
Edward Highmore | Lord Harewood |
Joseph O'Conor | Duca di Derby |
Viviane Horne | Moglie di Arundel |
Shekhar Kapur | Accoltellatore del Vescovo (non accreditato) |
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