Deep Cover - Attori Sotto Copertura, recensione del film con Orlando Bloom e Bryce Dallas Howard
Deep Cover, disponibile su Prime Video, è una commedia d'azione spassosa, che intrattiene a suon di gag e battute. La vera sorpresa è il trio di protagonisti, Nick Mohammed, Bryce Dallas Howard e Orlando Bloom, con quest'ultimo insospettabile ed esilarante mattatore.
È inutile girarci intorno: Deep Cover - Attori Sotto Copertura è davvero una bella sorpresa. La trama del film, disponibile su Prime Video, così come il trailer, vi avranno probabilmente fatto pensare di avere in catalogo l'ennesima commedia sopra le righe, che sfrutta grandi nomi di Hollywood per captare l'attenzione del pubblico mainstream. In effetti, l'action comedy diretta da Tom Kingsley è proprio quel tipo di operazione, ma eseguita in maniera impeccabile.
Bryce Dallas Howard interpreta Kat, aspirante attrice vessata dal fallimento che si è reinventata come insegnante d'improvvisazione comica. Quando la frustrazione sta per toccare il fondo, la donna viene avvicinata dal persuasivo Sergente Billing (Sean Bean), in cerca di attori da reclutare per una missione sotto copertura. Kat accetta e sceglie come complici due allievi del corso: l'ingenuo e goffo Hugh (Nick Mohammed) e Marlon (Orlando Bloom), attore del metodo con ingombranti velleità drammatiche. L'improbabile trio si infiltra sotto mentite spoglie nella criminalità organizzata londinese, con conseguenze imprevedibilmente tragicomiche.
La premessa, indubbiamente, non brilla per originalità. Sta di fatto, però, che la visione scorre liscia come l'olio, grazie ad una scrittura serrata ma non frenetica, che intrattiene piacevolmente e strappa più di qualche risata. Gran parte del merito va ai protagonisti, su tutti un sorprendente Orlando Bloom. Il divo inglese è stato volto di punta dei blockbuster dei primi Anni Duemila, grazie ai ruoli di Legolas nel franchise de Il Signore degli Anelli e di Will Turner in Pirati dei Caraibi. È innegabile che la sua carriera sia proseguita in sordina, ma Deep Cover è proprio quello che si definisce un ritorno in grande stile.
Deep Cover: Orlando Bloom torna protagonista (ed è in forma smagliante)
Marlon si atteggia da attore consumato e non esce mai dal personaggio, fino a confondere realtà e finzione e rischiare la pelle in più di un'occasione. Per lo spettatore, al contrario, è difficile scindere il personaggio sullo schermo dall'entusiasmo per l'inaspettato talento comico di Bloom, ma questo non intacca la godibilità della sua performance (che include anche qualche frecciatina ai ruoli iconici del passato). Bryce Dallas Howard e Nick Mohammed sono ottimi comprimari: l'alchimia fra i tre è il vero punto di forza del film, che gioca su più fronti con gli stereotipi dell'action movie.
Le gag per lo più funzionano e i dialoghi coinvolgono e divertono. Le ambizioni di un attore, apparentemente ridicolizzate, diventano in realtà oggetto di una riflessione onesta e attuale. Il talento è il nostro bene più prezioso, ma, suggerisce Kingsley, forse lo stiamo sprecando nel posto sbagliato. Marlon, Kat e Hugo - etichettati come 'falliti' da colleghi, amici e famiglia - in situazioni estreme e paradossali, riescono a mettere con successo l'arte dell'improvvisazione al servizio del bene, risultando persino più scaltri della polizia. Certo, le situazioni e i personaggi sono al limite dell'assurdo (aspettatevi criminali creduloni, agenti sprovveduti e salvataggi in extremis), ma vale la pena lasciarsi andare ad una totale sospensione dell'incredulità in nome di un'ora e mezza di gustoso svago.
Potremmo obiettare che Deep Cover manca della suspance e della tensione caratteristiche del cinema d'azione, perché è facile intuire che la storia andrà a finire bene. Non mancano, però, stupore e divertimento, che, in un panorama di operazioni cinematografiche spesso forzate e/o simili tra loro, sono una boccata d'aria. "Ricorderanno solo questo di me?" si chiede ad un certo punto il personaggio di Orlando Bloom, guardando con mestizia lo spot di una pizza surgelata. Anche se fosse, poteva andare peggio!
- Redazione Cinema