Sanremo 2025, Noemi rompe il silenzio sul duetto con Tony Effe: "Non credo che il suo nome debba essere ripulito"
Noemi e Tony Effe, entrambi big in gara quest'anno al Festival di Sanremo, duetteranno sul palco dell'Ariston. Molti l'hanno criticata per questa sua scelta, quindi la cantante ha voluto chiarire qual è il suo punto di vista.

Noemi e Tony Effe, entrambi big in gara quest'anno a Sanremo, duetteranno sul palco dell'Ariston nel corso della quarta serata. La cantante, che fa parte di una fondazione dedicata alla prevenzione e alla lotta della violenza sulle donne, ha voluto chiarire per quale ragione ha fatto questa scelta, nonostante i testi del trapper vengano spesso definiti "sessisti".
Sanremo 2025, Noemi: "Non credo che il nome di Tony Effe debba essere "ripulito"
Manca davvero poco all'inizio del Festival di Sanremo: martedì 11 febbraio 2025 andrà in onda in prima serata su Rai 1 il primo appuntamento con il più grande evento musicale e televisivo del nostro Paese. Nel corso della quarta serata, quella di venerdì 14 febbraio, come di consueto ci saranno i duetti; uno dei big in gara, Tony Effe, ha scelto di salire sul palco insieme ad un'altra big in gara, Noemi, ed insieme si esibiranno con il celeberrimo brano di Franco Califano, Tutto il resto è noia. Infatti, il direttore artistico di quest'anno, Carlo Conti, ha dato il via libera ai due di duettare insieme.
Nel corso della conferenza stampa in cui Noemi ha presentato la canzone che ha scelto per Sanremo 2025, Se t'innamori muori, scritta da lei, Mahmood e Blanco, l'artista ha spiegato per quale ragione ha deciso di duettare con un altro concorrente, appunto proprio Tony Effe. La sua scelta ha fatto molto discutere perché, di recente, il trapper è finito al centro delle polemiche per i suoi testi "volgari", e soprattutto "sessisti", ossia in cui le donne vengono spesso appellate con parole forti, e dipinte come degli oggetti anziché come persone. Noemi ha dichiarato:
Sono davvero felice di questo duetto. La poesia ha coinvolto anche Tony Effe, ho ascoltato il suo brano per Sanremo. Nella vita di ognuno ci sono momenti di trasformazione, e io sentivo il desiderio di cantare un pezzo di Califano, che rappresenta perfettamente il punto d’incontro tra me e Tony.
Poi si è soffermata sul suo pensiero su Tony Effe:
Nicolò è una persona con un vissuto particolare e ciò che apprezzo di lui è la sua schiettezza. È un artista discusso, ma confrontarsi anche con gli aspetti più controversi della musica è affascinante. Dobbiamo avvicinarci a ciò che non comprendiamo del tutto.
Per finire, ha fatto accenno al fatto che lei sia parte di un progetto molto importante, Una Nessuna Centomila, ossia la fondazione italiana dedicata alla prevenzione ed al contrasto della violenza sulle donne. Visto le polemiche che hanno riguardato i testi delle canzoni di Tony Effe, la decisione di Noemi di duettare con lui sarebbe potuta sembrare - anche per questo - un controsenso. La cantante ha chiarito:
Ho sentito il dovere di intraprendere questo progetto. Le canzoni, proprio come le sceneggiature di un film, vanno interpretate con leggerezza. Non possiamo negare a qualcuno la possibilità di esprimersi attraverso una nuova forma di poesia. Credo fermamente nella libertà di espressione e accetto che ci siano opinioni contrastanti. Essendo parte della Fondazione Una Nessuna Centomila, ho preso questa decisione con grande consapevolezza. Non credo che il nome di Tony Effe debba essere “ripulito”, ma trovo stimolante sostenere il percorso di cambiamento di una persona. Mi piacerebbe vederlo esibirsi sul palco di Una Nessuna Centomila.
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