Il Festival di Sanremo nasce nel 1951 per incrementare il turismo nel comune ligure anche nel periodo invernale. Il 29 gennaio di quell'anno si tenne la prima edizione della manifestazione canora nel salone delle feste del Casinò, condotta da Nunzio Filogamo. A questa edizione presero parte solo 3 interpreti: Nilla Pizzi, il Duo Fasano e Achille Togliani che si alternarono nell'esibizione di 20 brani inediti. L'evento fu accolto molto freddamente dalla stampa e dal pubblico in sala che continuò a cenare e parlottare durante le esecuzioni. L'interesse aumentò fortunatamente con la seconda edizione, i partecipanti salirono a 5, a vincere, come l'anno prima, fu Nilla Pizzi con Vola colomba. La cantante si aggiudicò anche il resto del podio con Papaveri e papere e Una donna prega. Fu l'edizione del 1953 a vedere le prime significative variazioni nel regolamento con l'introduzione della doppia interpretazione per ogni brano musicale. La quinta invece, vide il Festival sbarcare in diretta radio-televisiva e la finale trasmessa in Eurovisione. Nel 1956 si tenne la prima edizione dell'Eurovision Song Contest, ispirato proprio al Festival della musica Italiana. Alla kermesse partecipò nel '58 anche Domenico Modugno con la sua Nel blu dipinto di blu. E' proprio questo brano che portò a un cambiamento di registro per quanto concerne le canzoni in gara, dalla canzone tradizionale a un tipo di canzone più "colloquiale" e allegra.
Il meccanismo è quello della gara, a sfidarsi sono brani inediti scritti appositamente per la manifestazione da autori italiani e in lingua italiana, oppure anche in uno dei vari dialetti regionali italiani. Le canzoni devono essere proposte dall'interprete in prima assoluta, quindi mai eseguite pubblicamente in precedenza, pena la squalifica. I meccanismi di sfida sono cambiati nel tempo, ma dalla 70esima edizione, torna, dopo la sospensione voluta da Baglioni nell'edizione del 2019, la divisione in due categorie: Big e Giovani/Nuove Proposte. I vincitori del Festival saranno dunque 2, uno nella categoria Big, l’altro in quella delle Nuove Proposte. Il Big vincitore accederà di diritto all'Eurovision Song Contest il concorso nato nel 1956 e ispirato proprio dalla competizione Sanremese.
”Miei cari amici vicini e lontani, buonasera ovunque voi siate” era la famosa frase di apertura di Nunzio Filogamo, conduttore delle prime 4 edizioni del Festival. Nel 1956 sale sul palco Maria Teresa Ruta accanto a Fausto Tommei. Dal '57 al '61 i conduttori più popolari della Rai, si alterneranno alla conduzione del Festival della Canzone Italiana: Gianni Augus (1958), Enzo Tortora (1959), Enza Sampò (1960), Lilly Lembo (1961). Seguirà, i due anni successivi, Nuccio Costa. Mentre nel '72 sarà un attore al timone del concorso: Carlo Giuffrè.
Nel 1974, uno dei mattatori più amati del piccolo schermo prenderà le redini dello spettacolo, Corrado. Dopo di lui, Giancarlo Guardabassi nel 1976 e il comico Beppe Grillo nel '78. Dal 1980 al 1983 la "musica" cambia e la conduzione passa nelle mani dei più amati personaggi radiofonici del momento: Claudio Cecchetto, Anna Pettinelli, Emanuela Falcetti.
Ma è il momento di parlare dei due grandi protagonisti del Festival, Pippo Baudo con dodici edizioni condotte (1968, 1984, 1985, 1987, dal 1992 al 1996, 2002, 2003, 2008) e Mike Bongiorno con altrettante (dal 1963 al 1967, 1972, 1973, 1975, 1977, 1979, 1997, 2007). Al terzo posto invece c’è Fabio Fazio con 4 edizioni (1999, 2000, 2013, 2014). Sono a quota 2: Paolo Bonolis (2005 e 2009), Gianni Morandi (2011 e 2012), Claudio Baglioni (2018 e 2019). A quota 4 invece Carlo Conti nel 2015, 2016, 2017 e nel 2025 dopo l'addio di Amadeus. Poi c'è chi ha avuto l'onore di calcare il palco una sola volta, come spalla, ma comunque con discreto successo, stiamo parlando di: Loretta Goggi (1986), Miguel Bosè (1988), Raimondo Vianello (1998), Johnny Dorelli (1990), Giorgio Panariello (2006) e Maria De Filippi (2017). A quota cinque Amadeus (2020, 2021, 2022, 2023 e 2024) affiancato nel 2020 e 2021 da Fiorello e nel 2023 da Gianni Morandi.
Solo tre invece sono state le donne alla conduzione di Sanremo, 3 grandi presentatrici, partendo da Raffaella Carrà nel 2001, poi Simona Ventura nel 2004 e Antonella Clerici nel 2010. Fu proprio la sua edizione a distinguersi dalle altre, ottenendo un ottimo riscontro di pubblico.
Due righe per ricordare anche gli ultimi della classe: i figli d'arte del 1989 - Rosita Celentano, Paola Dominguin, Gianmarco Tognazzi e Daniel Quinn - sono stati i presentatori di una delle edizioni più disastrose. In quanto a gaffe però, anche il Sanremo '91 di Edwige Fenech e Andrea Occchipinti, ne ha collezionate un numero record.