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Che Dio ci aiuti 6: Elena Sofia Ricci racconta il ritorno di Suor Angela

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Incontro con la protagonista della sesta stagione di Che Dio c’aiuti, Elena Sofia Ricci, che torna a indossare i panni di Suor Angela in un anno complesso per il Covid ma entusiasmante per la fiction di Rai1, in arrivo dal 7 gennaio.

Che Dio ci aiuti 6: Elena Sofia Ricci racconta il ritorno di Suor Angela

Nuovo paese, Assisi, ma i piccoli grandi problemi quotidiani non sono poi molto diversi, così come il mix fra umorismo e dramma. Stiamo parlando della sesta stagione di Che Dio ci aiuti, fiction in arrivo in prima serata su Rai1, a partire da giovedì 7 gennaio e per dieci serate, diretta da Francesco Vicario. Suor Angela torna a curare i “suoi ragazzi” e deve fare in conti ancora di più con il suo passato. “È  cresciuta e ha trovato la vocazione, si troverà a fare i conti con un segreto, una ferita nascosta ma ancora aperta nella sua anima”. 

Suor Angela, naturalmente, è interpretata da una Elena Sofia Ricci sempre entusiasta di tornare in una fiction per lei record, abituata com’è a cambiare con frequenza ruoli. “Di solito arrivo a tre anni, massimo quattro”, ha dichiarato nel corso di un incontro stampa via Zoom, in cui si è coccolata il suo cast giovane, composto da Diana Del Bufalo, Francesca Chillemi, Gianmarco Saurino, Simonetta Columbu e le nuova entrate Pierpaolo Spollon ed Erasmo Genzini, ma anche con la decana del nostro teatro e della televisione, Valeria Fabrizi, madre superiora in attesa di una sostituta.

“Quest’anno torniamo a casa sotto vari punti di vista”, ha poi detto Elena Sofia Ricci, “perché il convento, che sia a Modena, a Fabriano o ad Assisi, dove arriviamo quest’anno, è una casa che accoglie gli spettatori che ci seguono da anni e li riaccogliamo con la stessa allegria e follia, con le dinamiche tipiche di Che Dio ci aiuti, che non diventerà niente di diverso, ma con tante novità, con il suo passato con cui dovrà fare i conti. I luoghi la riportano in contatto con la sua storia famigliare e nuovi personaggi che manderanno all’aria quelle dinamiche che ci sembravano indirizzate serenamente verso approdi chiari. Ci saranno lamentele dei fan e di chi ci segue da tanti anni, però alla fine ci seguiranno, auspicabilmente, e saranno con noi.”

Un 2020 diverso dal solito e una sesta stagione complicata, come è ovvio. “L’anno è stato difficile, ma siamo consapevoli di essere stati fortunati perché abbiamo portato lavorare, ma anche in una situazione difficile. Stiamo ancora girando, come successo altre volte, ma quest’anno con una pandemia è stato diverso dal solito. Ci hanno messo al riparo e ringrazio la Lux Vide da parte di tutti. Abbiamo avuto solo qualche caso, siamo riusciti a contenere il tutto con tre tamponi a settimana per tutta la troupe, sempre con mascherine. Siamo andati avanti supportati da una grande produzione e da un regista fantastico come i colleghi e tutti i miei ragazzi che amo in maniera incondizionata, mi toccano il cuore e mi commuovo ogni volta, ci lega qualcosa anche di misterioso per cui gli voglio così bene. Grazie al loro lavoro e alla freschezza, sono liberi nel mettersi in gioco senza snoberie”.

Suor Angela ed Elena Sofia Ricci, con gli anni sembrano aumentare sempre di più le cose in comune fra attrice e personaggio, come dice lei stessa. “C’è un po’ della mia follia in Suor Angela e personaggio e attore finiscono negli anni per mischiarsi, gli autori ci conoscono a memoria e sanno di cosa siamo capaci. C’è parecchio di me e qualcosa ho imparato anche io, come spesso accade dai personaggi che si interpretano. Quello che mi piace di più è cambiare e Suor Angela è forse quello che più lo fa all’interno dello stesso progetto, per questo lo amo e non riesco a liberarmi di lei come dei suoi ragazzi. Per ora sono molto contenta di aver fatto anche la sesta, di solito mollo e scalpito alla terza o quarta. I momenti più dolorosi di quest’anno sono quelli in cui abbiamo scoperto che qualcuno di noi era stato colpito dal Covid. Questo virus così bastardo non sai come reagirà nel corpo di chi lo accoglie. I più belli forse quando queste persone sono tornate sul set, poi di momenti divertenti, ogni giorno c’è stata occasione di farsi una gran risata”.

Un successo da sei anni, che non accenna a calare, quello di Che Dio ci aiuti. Quale sarà il segreto? “Sono molti gli ingredienti che ne decretano il successo”, secondo Suor Angela, “facciamo vedere la nostra Italia meravigliosa, la facciamo conoscere. Quest’anno è una serie esteticamente anche più bella delle altre, Assisi è una città con una fortissima carica spirituale. Il bisogno di spiritualità, le grandi domande mistiche ce le facciamo tutte sul grande mistero del perché siamo qui, che si creda o meno. I personaggi così imperfetti, meravigliosamente umani e fallibili ma che si pongono di fronte a Dio con così tanta speranza. Non pensiate che non ci siano di nuovo delle domande su dove siamo, quest’anno poi ce lo siamo domandati tutti dove stesse il signore. Questi ingredienti sono conditi con una travolgente comicità, siamo degli zappatori della terra senza paura di sporcarci le mani, dal momento spirituale al super comico alcune cose le mettiamo noi sul set, le trasferiamo noi ai personaggi. Questa gioia di vivere e sperare è un modo di incedere nella vita contagioso. Abbiamo poi tanti fan delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi, che sono parecchio belle e belli, oltre che intelligenti e bravi.”

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