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The Penguin, stregati dal Pinguino di Colin Farrell: Su Sky e NOW il finale della serie di successo

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Disponibile da oggi in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW il finale della serie, insieme a tutti gli episodi precedenti.

The Penguin, stregati dal Pinguino di Colin Farrell: Su Sky e NOW il finale della serie di successo

Presto, quando a HBO si rimboccheranno le maniche per lavorare alla prossima serie ambientata nel mondo delle storie e dei personaggi della DC, dovranno tenere The Penguin come riferimento, perché non ci sono dubbi che lo spin-off di The Batman incentrato sul celebre villain di Gotham City dal naso aquilino e dalla camminata ondeggiante sia stato un successo, di critica e di pubblico. Dopo una corsa piena di colpi di scena in cui la serie prodotta dallo stesso regista del film, Matt Reeves, ha superato se stessa a ogni episodio, arriva oggi in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW l'atto finale. L'episodio, che completa il box set di The Penguin, non solo chiude il cerchio dell'ascesa al potere dello sfigurato Oz Cobb nel mondo criminale dell'oscura e pericolosa città di Batman dopo il vuoto creato dalla morte del boss Carmine Falcone. Pone anche le basi per l'inizio di un capitolo tutto nuovo, che Reeves porterà sugli schermi tra un paio d'anni con il sequel del suo apprezzato film.

The Penguin è stata lodata per molte cose, soprattutto per le interpretazioni dei suoi protagonisti. Colin Farrell, reso del tutto irriconoscibile dal trucco prostetico, aveva dato già dimostrazione delle sue capacità in The Batman. Ma è con The Penguin - in cui il suo personaggio è stato caratterizzato e sviluppato maggiormente - che ha consegnato alla Storia uno dei migliori Pinguini di sempre. E non si può non nominare anche Cristin Milioti, un'assoluta rivelazione nei panni dell'altrettanto spietata Sofia Falcone, figlia di Carmine, un tocco di follia alla vicenda. La serie racconta presente e passato di entrambi i personaggi, approfondisce la loro psicologia e segue i loro sforzi per affermarsi nonostante le loro posizioni di svantaggio. "Sono due survivalisti che sono stati immersi in mondi di duplicità, sconfitta e violenza", ha spiegato Farrell.

The Penguin: Il Pinguino di Colin Farrell

Sebbene fosse impaziente di approfondire aspetti di Oz che non avevamo potuto vedere in The Batman, Colin Farrell non ha fatto mistero di quanto riprendere il ruolo per una serie di otto episodi sia stato massacrante, a causa delle lunghissime sessioni di trucco. Al punto da non sapere se avrà la forza di rifarlo per un'eventuale seconda stagione. "Non fraintendetemi, l'ho adorato, ma mi ha un po' sfinito", ha detto l'attore. "Alla fine, non facevo che lamentarmi con chiunque mi ascoltasse, dicendo quanto volevo che finisse. Ho cercato di ricordare loro che la mia era una 'gratitudine scontrosa'. Ma ero sempre grato e onorato: sono cresciuto guardando Burgess Meredith, e poi Danny DeVito, era il mio Pinguino, perciò essere parte del lignaggio in quella storia mi ha fatto sentire davvero privilegiato. Ma alla fine... Non è che non sapevo chi fossi e che uscissi e incendiassi le auto o roba del genere, ma... se prendete quello che ha creato Matt Reeves e poi quello che ha fatto Lauren [LeFranc, ideatrice della serie] e ciò che ha fatto Mike [Marino, responsabile del trucco prostetico] e li mettete tutti insieme, è stata un'esperienza davvero potente".

Guarda The Penguin in esclusiva su SKY e in streaming solo su NOW

Il successo di The Penguin è sotto gli occhi di tutti. Il quarto episodio della serie, che potrebbe consentire a Cristin Milioti di conquistare la sua prima nomination all'Emmy, è stato uno dei meglio recensiti degli ultimi anni, capace di eguagliare i record di show acclamati come Breaking Bad e I Soprano. Inoltre, anche la scorsa settimana, i dati di ascolto sono cresciuti ulteriormente negli Stati Uniti, fissando un nuovo record per la serie mentre l'episodio d'apertura continua ad accumulare visualizzazioni, con il totale ormai sopra i 16 milioni. Questo potrebbe finire con l'invogliare i produttori a prolungare l'esperienza di The Penguin più di quanto non abbiano previsto inizialmente. Non sarebbe il primo caso di questo tipo e, come rivelato dallo stesso Farrell a Total Film, in realtà se n'è già parlato. "Lauren ha detto: 'Senti, se riuscissi a trovare un modo che abbia un senso, lo considereresti?'. E io ho risposto: 'Assolutamente'. E forse tra un anno lo farei. Anche se, quando ho finito, ho pensato: 'Non voglio mai più indossare quel vestito e quella maschera".

Gli altri Pinguini della tv e del cinema

Colin Farrell è stato solo l'ultimo a calarsi nei panni del Pinguino in un adattamento live-action per la tv o il cinema incentrato più frequentemente sul vigilante di Gotham City Bruce Wayne/Batman. Lo stesso attore ha ricordato due suoi predecessori: Burgess Meredith nell'iconica serie degli anni '60 Batman, versione dalla risata gracchiante che copriva i colpi di tosse causati dal consumo frequente di tabacco, e Danny DeVito nell'indimenticabile film del 1992 diretto da Tim Burton Batman - Il ritorno (disponibile su Sky e in streaming su NOW), versione ampiamente elogiata benché messa insieme un po' alla bell'e meglio, ispirata persino da Mosè ed esteticamente molto diversa dall'aspetto classico del villain pur mantenendo molti dei suoi "marchi di fabbrica", come il cappello a cilindro, il monocolo e gli ombrelli truccati.

The Penguin

Il Pinguino è apparso anche nel film del 1966 diretto da Leslie H. Martinson Batman, tratto dalla popolare serie tv dello stesso anno, primo lungometraggio a colori per il cinema dell'omonimo vigilante, nel quale a interpretarlo è stato nuovamente Meredith. Si ricorda inoltre un giovane Oswald Cobblepot interpretato da Robin Lord Taylor in Gotham, serie del 2014 che segue anch'essa il suo viaggio verso il potere, cominciando come uno spietato criminale che lavora per la pericolosa Fish Mooney. Con Farell, The Penguin ha stravolto nuovamente la fisionomia del personaggio, rendendolo più contemporaneo e realistico. Oltre alla massiccia trasformazione fisica, Farell ha dovuto lavorare alla sua voce, sostituendo il suo famoso accento irlandese con quello di un gangster di New York. "La mia coach vocale, Jessica Drake, ha una raccolta di migliaia di accenti da tutto il mondo che risalgono agli anni '30 e '40", ha raccontato l'attore. "Quando ci prepariamo per qualcosa, in base alla provenienza del personaggio, ascoltiamo quattro o cinque registrazioni che pensiamo vadano bene energicamente, non solo nei suoni. C'era un signore che era il direttore di un complesso di appartamenti negli anni '80; era più grande, sembrava avere circa 60 anni e parlava molto del Gefilte fish [un piatto della cucina ebraica a base di pesce]. Così, ogni volta che il mio accento iniziava a cambiare, lei mi chiamava e io rispondevo 'Gefilte fish', e quello era un piccolo trucco".

Guarda The Penguin in esclusiva su SKY e in streaming solo su NOW
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