The Last of Us 3 offrirà maggiore spazio agli amici di Abby secondo Danny Ramirez

La terza stagione di The Last of Us offrirà ad alcuni personaggi secondari maggiore spazio nella narrazione, stando alle recenti dichiarazioni di Danny Ramirez. Star nota al pubblico anche per il suo recente ruolo di Falcon nel MCU dopo Captain America: Brave New World, Ramirez ha anticipato che il suo Manny, della cerchia di Abby, avrà maggiore spazio nel corso della terza stagione. Un’informazione che l’ideatore Craig Mazin aveva già condiviso con i diretti interessati ancor prima di realizzare la seconda stagione.

The Last of Us 3 offrirà maggiore spazio agli amici di Abby nella storia, come anticipato da Danny Ramirez

La seconda stagione di The Last of Us ha introdotto diverse dinamiche delicate nell’universo nato dapprima sotto forma di videogioco per Naughty Dog. Sviluppata da Craig Mazin e Neil Druckmann, The Last of Us ha salutato Joel nella seconda stagione, ucciso brutalmente da Abby, un nuovo personaggio che avrà maggiore margine d’azione nel corso della terza stagione già confermata da HBO. In Italia in streaming solo su NOW e in TV in esclusiva su Sky, la serie tv ha introdotto nuovi personaggi e seguito Ellie sulle tracce di Abby, arrivata a Seattle per vendicare la morte di Joel. Una volta in città, però, Ellie ha dovuto fare i conti con le conseguenze delle proprie decisioni e il finale di stagione ha già alzato la posta in gioco. Quando The Last of Us tornerà in TV, seguirà la storia dal punto di vista di Abby e quindi offrirà maggiore spazio anche al gruppo di amici che l’ha accompagnata a Jackson per uccidere Joel. In una recente intervista, Danny Ramirez che interpreta Manny ha spiegato di essere già consapevole di dover attendere per il suo grande momento:

Craig [Mazin], quando faceva i provini per la seconda stagione, diceva: "Ehi, a proposito, questa squadra viene presentata nella seconda stagione. Tutto qui. Ma nella terza stagione sono davvero al centro dell’attenzione. Da Chernobyl a oggi, credo che sia uno dei migliori narratori al mondo, a prescindere dal formato o dal mezzo di narrazione. L’idea della terza stagione è che possiamo mescolare tutti gli ingredienti nella cucina di Craig ed è davvero emozionante, perché penso che affronti i conflitti interpersonali in un modo unico per le dinamiche di gruppo, sono così affascinanti. Quelle dinamiche di potere e l’allegoria della vendetta sono davvero potenti. Meditare su questi aspetti con lui ed essere in grado di raccontare la storia e dire: ‘Ehi, perché questo è importante?, oppure: ‘Perché questi personaggi si comportano in questo modo?’ e ascoltare il suo punto di vista è così generoso, perché vuole sentire anche la tua. È una collaborazione a 360 gradi, cosa che non mi aspettavo. Non si sa mai con un genio del genere, pensi sempre che diremo soltanto le nostre battute, invece ti incinta a trovare la soluzione. Quindi è questa la parte più emozionante.

La squadra di Abby non è stata particolarmente approfondita nel corso della seconda stagione. Manny è apparso a malapena e il resto del team è stato torturato o ucciso da Ellie, che risulta essere la vera protagonista finora. La terza, invece, cambierà focus, quindi offrirà ad Abby e a tutto ciò che ruota attorno alla sua storia maggiore spazio e libertà.