The Continental: Uno spin-off di John Wick senza Keanu Reeves funziona? La scommessa della serie in arrivo su Prime Video
La serie prequel di John Wick racconta le origini di Winston Scott e dell'iconica catena di hotel al centro dei film: i produttori spiegano perché hanno voluto espandere il franchise, pur rinunciando al suo "eroe" più famoso interpretato da Keanu Reeves.
Il mondo di John Wick si espande con The Continental, una serie prequel ambientata sì nello stesso universo dei film ma che rinuncia al protagonista per eccellenza del franchise, Keanu Reeves. Un progetto di questo tipo può funzionare bene anche senza il suo eroe più brillante? Ai produttori esecutivi Erica Lee e Basil Iwanyk, che pure hanno ammesso di essersi sentiti "terrificati" davanti all'idea di una serie che dovesse farne a meno, è sembrata una scommessa su cui valeva la pena investire. In occasione della conferenza stampa di presentazione di The Continental (che debutterà domani, 22 settembre, con il primo episodio di tre su Prime Video), Lee e Iwanyk hanno spiegato come è nata l'idea di un prequel e perché si sono convinti che una storia senza Reeves potesse essere ugualmente avvincente.
La trama e il cast di The Continental
The Continental esplora le origini dell'iconico hotel degli assassini dell'universo di John Wick attraverso gli occhi di un giovane Winston Scott (il personaggio interpretato nei film da Ian McShane e qui dall'attore di The Originals Colin Woodell), trascinato nell'inferno della New York degli anni '70 per affrontare un passato che pensava di essersi lasciato alle spalle. Il percorso di Winston traccerà una rotta mortale attraverso il mondo sotterraneo che si cela dietro all'hotel, in un disperato tentativo di impadronirsene e di reclamare quello che diventerà il suo trono. Il cast comprende anche, tra gli altri, anche il due volte premio Oscar Mel Gibson e Ayomide Adegu (Hunger Games: La ballata dell'usignolo e del serpente) nei panni di Charon, inizialmente fidato assistente di Cormac (nei film aveva il volto del compianto Lance Reddick). La serie è diretta da Albert Hughes e Charlotte Brandstrom ed è scritta e sviluppata da Greg Coolidge, Kirk Ward e Shawn Simmons.
Rinunciare a Keanu Reeves: Come è nata The Continental
Alla stampa i produttori esecutivi Erica Lee e Basil Iwanyk hanno rivelato che l'idea iniziale di uno spin-off seriale di John Wick prevedeva che la serie fosse ambientata ai giorni nostri. L'obiettivo era quello di raccontare la storia di uno dei tanti hotel The Continental sparsi per il mondo (nei film abbiamo già visto quelli di New York, Osaka, Roma e Casablanca). Le sceneggiature, a cui diversi autori avevano lavorato per anni, erano state già scritte. Ma poi gli autori si sono resi conto che non c'era modo di poter rendere interessante una storia del genere, ambientata nella stessa sequenza temporale dei film ma senza Keanu Reeves. "Era difficile farla sembrare interessante. Saremmo stati messi in un angolo paragonati ai film", ha osservato Erica Lee. Alla fine, quindi, la scelta è ricaduta su un prequel che raccontasse l'evoluzione di un personaggio chiave con Winston Scott e che, essendo ambientato negli anni '70, avrebbe potuto fare a meno di John Wick (all'epoca poco più che un bambino).
Una scommessa "terrificante"
Iwanyk ha ammesso di essersi chiesto se una serie ambientata nel mondo di John Wick senza John Wick potesse funzionare. Ma, alla fine, si è buttato. "Abbiamo pensato 'Andiamo avanti e facciamo cose che pensiamo siano interessanti, e si spera che le persone siano d'accordo'. Questa serie ci ha dato occasione per la prima volta di uscire dalla nostra zona di comfort. E la cosa è stata rinvigorente ed esaltante, ma anche terrificante", le sue parole. "La serie ha superato di gran lunga le mie aspettative", ha aggiunto Erica Lee, che ha lavorato anche al primo film di John Wick. "Ogni volta che prepari qualcosa, dico sempre che gli ingredienti possono essere ottimi, ma la torta può comunque avere un pessimo sapore, giusto? Noi siamo stati davvero fortunati con Albert [Albert Hughes, uno dei registi ndr.] al timone. Ha una visione molto particolare ed è anche un fan dei film e ne ama alcuni aspetti, ma voleva anche spingere certe tematiche e fare le cose a modo suo", ha concluso.
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