Partenza fiacca per Work It, bene il ritorno di The Lying Game
E' partita sotto i peggiori auspici la nuova sitcom della ABC Work It, criticata in modo spietato dalla stampa americana e accusata di transfobia dalle associazioni LGBT. Nonostante le buone intenzioni degli autori, la serie non ha conquistato neppure il pubblico, registrando un ascolto piuttosto debole con il suo episodio di esordio: ...
E’ partita sotto i peggiori auspici la nuova sitcom della ABC Work It, criticata in modo spietato dalla stampa americana e accusata di transfobia dalle associazioni LGBT. Nonostante le buone intenzioni degli autori, la serie non ha conquistato neppure il pubblico, registrando un ascolto piuttosto debole con il suo episodio di esordio: 6.1 milioni di spettatori, il 2.0 di rating nel target 18-49.
Oltre alla concorrenza fortissima di NCIS - seguita quest’ultimo martedì da 20 milioni di americani (4.2 di rating) - Work It non ha attirato gli stessi spettatori che nella mezz’ora prima avevano seguito Last Man Standing (7.9 milioni, 2.4 di rating), registrando numeri inferiori anche a quelli del suo predecessore, la già spacciata Man Up!, il cui ultimo appuntamento aveva fatto meglio del 17%.
CBS ha vinto nell’intera serata, grazie anche alle ottime performance di NCIS: Los Angeles (17.1 milioni, 3.5) e Unforgettable (11.6 milioni, 2.5). Quest’ultima ha stracciato Body of Proof della ABC, il cui rating dell‘1.5 è stato inferiore anche a quello di Parenthood della NBC, 1.7. Sulla ABC Family, sono andati invece molto bene i ritorni di Pretty Little Liars, 3.3 milioni di spettatori (il 27% in più rispetto alla scorsa estate), e The Lying Game, che con 1.8 milioni e lo 0.7 di rating registra la sua migliore performance di sempre.