Only Murders in the Building, Ashley Park ricorda l'esperienza con Meryl Streep nella terza stagione
Mentre la quarta stagione di Only Murders in the Building è appena partita su Disney+, Ashley Park, interprete di Kimber Min nella terza, ha ricordato in un podcast la sua magnifica esperienza con Loretta Durkin... pardon, Meryl Streep!
Ora che la terza stagione di Only Murders in the Building è alle sue spalle, nonché alle spalle del pubblico che sta seguendo l'appena cominciata quarta su Disney+, Ashley Park, interprete di Kimber Min, ha ricordato nel podcast "Dinner's On Me" che effetto le abbia fatto interagire con Meryl Streep. Quest'ultima nella serie interpretava (e tuttora interpreta) l'attrice Loretta Durkin: le due non solo hanno cantato insieme nella passata stagione, ma Meryl le ha anche lasciato un ricordo tangibile e particolare... Leggi anche Only Murders in the Building rinnovata subito per una quinta stagione
Ashley Park sarà sempre ispirata da una frase di Meryl Streep, dopo Only Murders in the Building
Uno dei ricordi più forti di Ashley Park, che si è trovata a dividere il set con un mostro sacro come Meryl Streep nella terza stagione di Only Murders in the Building, è la canzone che hanno cantato insieme: "Look for the Light", per il musical del personaggio di Martin Short, Oliver Putnam. Naturalmente, tra la riverenza per la grande star e la consapevolezza di trovarsi di fronte alla protagonista di Mamma mia!, Park confida nel podcast Dinner's On Me di aver reagito nel modo più naturale possibile alla proposta di quella scena: "Ho detto: assolutamente sì, farò qualsiasi cosa, per me va bene tutto!" Ashely spiega come Meryl sia stata "amabile" per tutta la lavorazione della terza stagione, in ogni situazione in cui i loro personaggi hanno interagito. Il momento migliore è stato il congedo, perché Streep le ha lasciato un piccolo ricordo dal grande significato...
Sai come funziona, alla fine degli show a Broadway, quando te ne vai, tutti firmano la tua locandina. La mia era una locandina finta, c'erano solo pubblicità, cose così. Però mi son detta: "Oh, sarà divertente. Ora lo faccio". Tutti hanno firmato col loro nome, l'ho data a Meryl, lei me l'ha firmata e me l'ha ridata. C'era scritto: "Ti vedo, Ash." [...] Come per dire: "Riesco a vederti davvero, sei presente". Questa cosa mi ha fatto realizzare: "Oh mamma, potrei essere d'ispirazione per qualsiasi persona, posso fare la differenza". Tipo che dopo un anno ancora mi fa commuovere.