Euphoria: Sam Levinson ha cercato di aiutare Angus Cloud accompagnandolo in riabilitazione, ma lui "non voleva la sobrietà"

L'ideatore e regista di Euphoria Sam Levinson ha recentemente raccontato alcuni retroscena della drammatica lotta contro la dipendenza che ha portato la star della serie Angus Cloud alla morte per overdose, lo scorso 31 luglio. Intervistato da People, Levinson - lui stesso un ex tossicodipendente - ha svelato di aver cercato di aiutare l'interprete di Fezco in tutti i modi in passato; lo ha accompagnato lui stesso per due volte in una clinica di riabilitazione e ha evitato uccidere il suo personaggio nella serie, in modo da dare all'attore una ragione per lottare per la sua vita. Purtroppo, come sappiamo, tutti gli sforzi si sono rivelati vani.

Fezco doveva morire, ma Sam Levinson ha cambiato in corsa la sceneggiatura

Levinson ha raccontato che i piani originari prevedevano che il personaggio di Cloud, Fezco, dovesse morire alla fine della prima stagione. Però poi ci ha ripensato per non fare del male all'attore:

"Lo amavo così tanto, dannatamente. Penso che parte del problema sia che a volte metto gli attori davanti alle esigenze di copione. Quindi ho pensato, 'Okay, non posso ucciderlo perché allora cosa dovrà aspettarsi?'.

Nella seconda stagione ha tentato di uccidere nuovamente il suo personaggio ma ha cambiato idea di nuovo, dopo aver visto la reazione dell'attore:

"Potevo proprio vedere il sangue sgorgare dalla sua faccia. Penso che la cosa più difficile quando hai problemi di dipendenza sia qusta: si tratta di trovare il tuo scopo e trovare il tuo significato nella vita. L'unica cosa che sapevo è che gli piaceva fare questa serie. Amava la troupe. Amava gli attori. Gli è piaciuto tutto. E ho pensato che se gli avessi tolto tutto questo, non potevo prevedere cosa sarebbe successo alla sua vita".

Alla fine, la sceneggiatura è stata cambiata, ed è stato il fratellino di Fez, Ashtray, a morire colpito da decine di colpi di arma da fuoco della polizia nel finale della seconda stagione. Ma tutto questo non è servito a evitare l'overdose che ha ucciso Cloud.

La dipendenza di Angus Cloud e gli interventi dell'ideatore di Euphoria

Sam Levinson ha cercato di aiutare attivamente Angus Cloud accompagnandolo personalmente in una clinica di riabilitazione. Tuttavia, è stato chiaro fin da subito che quei tentativi non davano frutto:

"Ho sempre avuto la sensazione che non volesse la sobrietà tanto quanto tutti noi la volevamo per lui. È qui che le cose diventano complicate perché tutto il mondo può volerla per te, ma lui non la voleva. È solo il lato autodistruttivo della dipendenza e supera tutto. Ma non puoi arrenderti con le persone. Ero non avrei permesso a nessuno di arrendersi con lui."

Quando Cloud ha avuto una ricaduta durante le riprese della seconda stagione, Levinson è intervenuto di nuovo accompagnandolo in riabilitazione una seconda volta. In quell'occasione, ha ricordato lo showrunner di Euphoria, l'attore ha scherzato facendo riferimento al personaggio principale di Euphoria, Rue (interpretato da Zendaya) e alle sue lotte con la dipendenza dicendo: "Oh, cavolo, mi sento proprio come Rue". "Va bene, facci un favore e non scappare", ha detto Levinson, riferendosi a un momento della serie in cui Rue se la dà a gambe mentre madre e sua sorella tentano di acciuffarla per portarla in riabilitazione. Nonostante i due si fossero salutati, dopo la fine delle riprese della seconda stagione, con la promessa che per la terza Cloud sarebbe diventato finalmente sobrio, le cose non hanno funzionato. "Potrei dire che, in quel momento era come se lui non fosse interessato. Non avrebbe fatto nulla, e sì, non lo voleva", l'amara conclusione di Sam Levinson.