Apple Cider Vinegar, chi è la vera Belle Gibson che ha ispirato la miniserie di Netflix

Netflix torna ad attingere da storie vere: l’ultimo tentativo disponibile in piattaforma è Apple Cider Vinegar, una miniserie che si ispira a fatti realmente accaduti e guidata da Kaitlyn Dever. Negli ultimi anni, l’attrice ha avuto modo di guadagnare spazio sul grande e piccolo schermo: tra non molto la vedremo anche alle prese con la seconda stagione di The Last of Us in un ruolo di spicco ma, nel frattempo, è protagonista della scena su Netflix. Composta da soli sei episodi, la miniserie ripercorre la storia di una beauty influencer, Belle Gibson, che ha utilizzato il web per annunciare al mondo di essere guarita da un cancro al cervello semplicemente seguendo un’alimentazione sana.

Apple Cider Vinegar, la storia vera che ha ispirato la miniserie: Chi è la vera Belle Gibson?

Che si tratti di una storia vera è ben sottolineato da Netflix, che introduce ogni episodio di Apple Cider Vinegar con la seguente frase: "Questa è una storia vera basata su una bugia". Perché quella raccontata da Belle Gibson in fin dei conti non è altro che una bugia. Beauty influencer australiana, Belle Gibson è diventata virale sul web sostenendo di essere guarita da un cancro terminale al cervello semplicemente ingerendo frullati. Tutto merito di un’alimentazione sana? Non esattamente. Belle Gibson, o meglio la sua versione romanzata nella miniserie, sostiene di aver sconfitto il cancro seguendo uno stile di vita sano fatto di alimentazione sana, movimento fisico e medicina naturale.

Per lavorare alla miniserie di Netflix, i creatori hanno tratto spunto dal volume The Woman Who Fooled the World di Beau Donelly e Nick Toscano, che per primi hanno denunciato la frode della beauty influencer. Quella proposta su Netflix è una storia con determinate libertà narrative, ma ha preservato alcuni elementi reali. In soli sei episodi il pubblico segue l’ascesa e la caduta rovinosa di una beauty influencer, la cui storia è strettamente collegata a quella di un’altra influencer, Milla Blake, interpretata da Alycia Debnam-Carey. Le due influencer hanno apparentemente in comune lo stesso percorso. Anche Milla, infatti, sostiene che l’alimentazione sana è un valido alleato per combattere la malattia, ma la differenza sostanziale tra le due è che Milla è realmente malata, mentre Belle sta fingendo. E lo fa per attirare l’attenzione, per la fama. La storia di Milla è ispirata invece a quella di Jessica Ainscough, fondatrice del blog The Wellness Warrior.

Belle Gibson, nella realtà, ha mosso i primi passi come influencer del benessere fondando l’app The Whole Pantry. La sua storia ha ottenuto sempre più notorietà proprio perché Belle ha sostenuto di aver sconfitto un cancro terminale ed altre patologie tramite uno stile di vita sano, soprattutto grazie a limoni e tortillas di quinoa e affermando di non aver avuto esiti positivi seguendo le procedure mediche come chemioterapia e radioterapia. L’alimentazione sana è stata la sua unica salvezza. Il suo account Instagram @healing_belle ad oggi non esiste più, ma la caduta rovinosa è arrivata soltanto dopo che l’influencer ha dichiarato di aver donato decine di migliaia di dollari a varie associazioni benefiche oncologiche, cosa non vera. Insospettiti dalle sue dichiarazioni, i giornalisti che hanno poi pubblicato un intero volume sulla vicenda hanno iniziato ad indagare sulla storia di Belle Gibson e hanno scoperto che le donazioni erano fraudolente. La verità è poi venuta a galla e, nel 2015, ha confessato all’Australian Women’s Weekly di aver falsificato il suo quadro clinico. Successivamente ha ricevuto una multa pari a 410.000 dollari australiani, ma non ha mai pagato quelle multe affermando di non poterle saldare. Le forze dell’ordine hanno fatto irruzione più volte in casa sua nel tentativo di saldare quanto dovuto. Oggi dove si trova la vera Belle Gibson? Secondo EW, nel 2020 è diventato virale un video in cui l’influencer diceva di essere stata adottata dalla comunità etiope Oromo di Melbourne.