Tre Piani, film diretto da Nanni Moretti, è tratto dall'omonimo romanzo dello scrittore israeliano Eshkol Nevo. Protagoniste sono tre famiglie, che abitano in un edificio borghese, dove la quiete regna sovrana e le piante adornano elegantemente l'ingresso della palazzina.
Al contrario, dietro quelle porte blindate la vita dei condomini non è di certo tranquilla, anzi ogni appartamento nasconde problemi di coppia e famiglie irrequiete e, nonostante abitino piani diversi del palazzo, le loro vite finiranno inevitabilmente per scontrarsi.
Al primo piano di una palazzina vivono Lucio (Riccardo Scamarcio), Sara (Elena Lietti) e la loro bambina di sette anni, Francesca. Nell'appartamento accanto ci sono Giovanna (Anna Bonaiuto) e Renato (Paolo Graziosi), che spesso fanno da babysitter alla bambina. Una sera, Renato, a cui è stata affidata Francesca, scompare con la bambina per molte ore. Quando finalmente i due vengono ritrovati, Lucio teme che a sua figlia sia accaduto qualcosa di terribile. La sua paura si trasforma in una vera e propria ossessione.
Al secondo piano vive Monica (Alba Rohrwacher), alle prese con la prima esperienza di maternità. Suo marito Giorgio (Adriano Giannini) è un ingegnere e trascorre lunghi periodi all’estero per lavoro. Monica combatte una silenziosa battaglia contro la solitudine e la paura di diventare un giorno come sua madre, ricoverata in clinica per disturbi mentali. Giorgio capisce che non potrà più allontanarsi da sua moglie e sua figlia. Forse però è troppo tardi.
Dora (Margherita Buy) è una giudice, come suo marito Vittorio (Nanni Moretti). Abitano all'ultimo piano insieme al figlio di vent'anni, Andrea (Alessandro Sperduti). Una notte il ragazzo, ubriaco, investe e uccide una donna. Sconvolto, chiede ai genitori di fargli evitare il carcere. Vittorio pensa che suo figlio debba essere giudicato e condannato per quello che ha fatto. La tensione tra padre e figlio esplode, fino a creare una frattura definitiva tra i due. Vittorio costringe Dora a una scelta dolorosa: o lui o il figlio.
Tredicesimo lungometraggio di finzione diretto da Nanni Moretti, Tre piani è il primo film che il regista romano, uno dei nomi più importanti e amati del nostro cinema, stimato all'estero e specialmente in Francia anche più di quando non sia in Italia, ha diretto senza partire da un suo soggetto originale.
Alla base della storia del film, infatti, c'è il romanzo omonimo dello scrittore israeliano Eshkol Nevo di cui sono protagoniste sono tre famiglie che abitano in un edificio borghese di Tel Aviv, dove la quiete regna apparentemente sovrana ma dove, dietro le porte degli appartamenti, la vita dei condomini non è di certo tranquilla, e le loro vite s'intrecceranno in modo inaspettato. Trasportando la vicenda in quella che ha definito "una generica città italiana" (ma le riprese si sono svolte a Roma, in un palazzo d'inizio Novecento del quartiere Prati), Moretti ha scelto come interpreti principali, oltre a sé stesso Riccardo Scamarcio, Margherita Buy, Alba Rohrwacher, Adriano Giannini, Elena Lietti, Denise Tantucci, Alessandro Sperduti, Anna Bonaiuto, Paolo Graziosi, Tommaso Ragno, Stefano Dionisi, Francesco Brandi. Il regista ha dichiatato di aver mantenuto nella sua sceneggiatura, scritta assieme a Federica Pontremoli e Valia Santella, lo spirito del romanzo di partenza, operando però dei cambiamenti sostanziali e intrecciando le tre storie di vita quotiana delle tre famiglie più di quanto già non avvenga nelle pagine del libro.
I piani cui fa riferimento il titolo sono anche i tre livelli nei quali Freud ha diviso l'apparato psichico di una persona, le cosiddette istanze freudiane della personalità: il personaggio di Scamarcio, quello di un uomo impulsivo convinto che qualcosa di tremendo sia accaduto alla sua bambina è l'Es , ovvero le pulsioni primordiali e istintive; quello della Rohrwacher - una madre da sola con un figlio appena nato - è l'Io, mediazione tra istinto e censura razionale; quello di Moretti - un severo giudice - è invece ovviamente il Super Io, l'area psichica del controllo e del divieto.
Oltre a essere il primo film di Moretti nato da un soggetto non originale, Tre piani è stato il primo film del regista romano la cui lavorazione è stata raccontata da una giornalista (Ilaria Ravarino per Elle e Il Messaggero) e attraverso i social network: durante le riprese, infatti, l'account Instagram del cinema di Moretti, il Nuovo Sacher, ha cambiato nome in "Nanni Moretti", e ha iniziato a ospitare video realizzati sul set nel corso delle riprese.
Mai prima d'ora Moretti - da sempre caustico critico della sua generazione e della sua classe sociale, e dell'Italia tutta - era stato così severo.
Così algido e livido, così determinato a non concedere nulla a nessuno. A sé stesso e al suo ego; allo spettatore; ai suoi personaggi. Tutto è in sottrazione, fino alle estreme conseguenze, per raccontare del fallimento di una borghesia ripiegata su sé stessa e sulle proprie regole al punto di smettere di esser viva, e di tradire o deludere i propri figli. Ma è grazie a loro, e all'irrompere imprevisto della vita, che Tre piani sembra lasciar intravedere una speranza per il futuro. E forse, anche un nuovo inizio cinematografico per l'autore. (Federico Gironi - Comingsoon.it)
Tre piani: leggi la recensione completa del film
Il film è tratto dal romanzo "Tre piani" di Eshkol Nevo.
Presentato in Concorso al Festival di Cannes 2021.
Sebbene il romanzo sia ambientato a Tel Aviv, Moretti ha voluto trasporre la storia in Italia e intrecciare ancor di più le vite dei protagonisti.
Attore | Ruolo |
---|---|
Margherita Buy | Dora |
Nanni Moretti | Vittorio |
Alessandro Sperduti | Andrea |
Riccardo Scamarcio | Lucio |
Elena Lietti | Sara |
Chiara Abalsamo | Francesca 7 anni |
Giulia Coppari | Francesca 12 anni |
Gea Dall’orto | Francesca 17 anni |
Alba Rohrwacher | Monica |
Adriano Giannini | Giorgio |
Alice Adamu | Beatrice 5 anni |
Letizia Arnò | Beatrice 10 anni |
Denise Tantucci | Charlotte |
Anna Bonaiuto | Giovanna |
Paolo Graziosi | Renato |
Stefano Dionisi | Roberto |
Tommaso Ragno | Luigi |
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