TRAMA THREE KINGS
Three Kings, film diretto da David O. Russell, segue le vicende di quattro soldati americani sotto la guida di Archie Gates (George Clooney), Maggiore delle Forze Speciali. Dopo la conclusione della guerra, la squadra cerca di rubare una partita di lingotti d'oro arrivati dal Kuwait e nascosti all’interno dei bunker iracheni. Tuttavia, proprio mentre stanno per tornare alla base con il bottino, arriva un un plotone dell'esercito di Saddam Hussein che ha intenzione di uccidere tutti gli iracheni ribelli. Questi erano stati invitati da George Bush a opporsi a Saddam, però poi non gli aveva garantito il giusto sostegno militare. Quando il Maggiore ne viene a conoscenza resta sconvolto a tal punto da prendere una decisione del tutto inaspettata: sceglie di prendere le loro parti violando l'armistizio.
Di tutta risposta gli iracheni distruggono in un primo momento il camion su cui erano nascosti i lingotti e poi cominciano a utilizzare il gas, spingendo gli americani a cercare riparo nelle catacombe del bunker. Riescono tutti a salvarsi, tranne Troy Barlow (Mark Wahlberg) che, mentre prova a mettere in salvo dei bambini che fuggono in un campo minato, viene rapito e tenuto in ostaggio. Archie crede che il soldato sia morto e intende dunque tornare senza di lui, ma Conrad (Spike Jonze), suo più caro amico, non è affatto d’accordo e convince i suoi compagni cercarlo. Il gruppo decide anche di scortare i ribelli in Iran per metterli al sicuro, dopo aver ascoltato il discorso toccante di Amir (Cliff Curtis), un prigioniero da loro liberato. Durante il percorso incontrano un manipolo di soldati con poche armi: si tratta di disertori dell'esercito di Hussein, che vogliono aiutare gli americani. Quando finalmente riescono a liberare Troy, uno di loro viene colpito mortalmente alle spalle…
Guardalo subito su Prime Video
CURIOSITÀ SU THREE KINGS
La pellicola è stata bandita in Iraq. Il film è stato girato nei deserti di Casa Grande, Arizona, California e Messico, con molti ruoli interpretati da veri rifugiati iracheni.
Durante le fasi di montaggio, David O. Russell ha partecipato a una raccolta fondi per George W. Bush nella casa di un dirigente della Warner Bross. Russell si avvicinò a Bush e disse: "Ciao, sto montando un film che metterà in dubbio l'eredità di tuo padre in Iraq". Bush rispose: “Beh, immagino che dovrò tornare lì e finire il lavoro”.
