The place è un film italiano del 2017, adattamento cinematografico della serie americana The Booth at the End.
Il film ritrae un uomo misterioso (Valerio Mastandrea), che siede giorno e notte allo stesso tavolo di un ristorante, dove riceve dei visitatori. Nessuno conosce la sua vera identità, ma tutti sono disposti a confessargli i loro segreti più nascosti e i desideri più grandi, che l’uomo sembra in grado di realizzare. “Si può fare” ripete a ciascuno: dopo aver brevemente consultato la sua agenda, chiede loro di svolgere un compito, grazie al quale le loro richieste saranno esaudite.
L’unico problema è che le mansioni da svolgere per conto dell’uomo quasi sempre implicano tradire i propri principi etici o morali. Per esempio, Ettore (Marco Giallini), un poliziotto di mezz’età, è ossessionato da un caso che non riesce a risolvere, e si reca al ristorante per chiedere aiuto: per avere ciò che desidera deve picchiare a sangue uno sconosciuto. Così anche Chiara (Alba Rohrwacher), una giovane suora, va dall'uomo per ritrovare la fede perduta, ma deve fare i conti con la richiesta di rimanere incinta.
Non si sa quale sia il vero scopo della figura misteriosa, né da quali principi sia mosso. I visitatori vengono così messi alla prova: le scelte e le conseguenze che ne derivano sono responsabilità delle persone che siedono davanti all'uomo. Ogni decisione spetta solo ed esclusivamente a loro e sarà loro la scelta di tornare di volta in volta a raccontare quel che accade nella loro vita. Spesso poi le vite degli otto personaggi si vanno ad incastrare, ora aiutandosi, ora scontrandosi. La domanda è: quanto saranno disposti a spingersi oltre per realizzare i loro desideri più profondi?
Un bar come tanti, affollato di gente che fa colazione o pranza, ma in cui un tavolo è sempre occupato da un cliente, sempre lo stesso. Valerio Mastandrea è il protagonista del nuovo film di Paolo Genovese, che dopo Perfetti sconosciuti si affida all'adattamento di una serie tv americana che sembra una pièce. Sfida o minimo sforzo? Considerando che le cose migliori sono riprese così come sono dal materiale originale è difficile dare una risposta chiara. Ogni giorno qualcuno viene a trovare 'l'uomo' protagonista, chiedendo aiuto in cambio di un'azione moralmente discutibile. Un viaggio nel lato oscuro di ognuno di noi, specie quello in sonno, pronto a scatenarsi nel caso in cui venga toccato qualcuno che amiamo. The Place è statico, interessante, ben recitato, ma poco cinematografico.
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The Place è stato il film di chiusura della Festa del Cinema di Roma 2017. Ha inoltre ricevuto numerose nomination ai David di Donatello del 2018, non riuscendo a conquistarne però nessuno.
Il film è stato interamente girato a Roma, in un bistrot in zona San Giovanni.
Il tema principale della colonna sonora è il brano inedito The Place interpretato da Marianne Mirage, scritto insieme agli STAG (Marco Guazzone, Stefano Costantini, Edoardo Cicchinelli).
Dal trailer ufficiale del film The Place:
Vinicio Marchioni: Mi hanno detto che lei aiuta la gente ad ottenere quello che vuole
Valerio Mastandrea: Diciamo che offro delle possibilità
Marco Giallini: Perché gli chiedi cose così orrende, tu? Valerio Mastandrea: Perché c'è chi è disposto a farle
Alba Rohrwacher: Come faccio a sapere che lei non è il diavolo?
Valerio Mastandrea: Non lo può sapere
Alessandro Borghi: Dammi un'altra possibilità
Valerio Mastandrea: era questa la tua possibilità
Giulia Lazzarini: Obbliga tutti quelli che vengono qui a fare del male?
Valerio Mastandrea: No, solo alcuni
Giulia Lazzarini: C'è qualcosa di terribile in ognuno di noi... e chi non è costretto a scoprirlo, è fortunato
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