Il trentenne Berozzi, fanatico esperto di cinema che vive sul lago di Laveno, si trasferisce a Roma con l'ambizioso obiettivo di diventare ad ogni cosoi attore. Dopo molte esperienze, lezioni e provini, tornerà infine nel paese natio senza aver concluso nulla di buono, adattandosi a lavorare in banca e a sposare la sua fidanzata che lo ha atteso pazientemente. Comunque non smette di parlare di cinema.
"Greve, anche se a tratti divertente, commedia di Dino Risi, che ironizza sull'odissea senza fine dei tanti poveracci calati a Cinecittà col miraggio del cinema e puntualmente trombati, peggio dei Verdi alle elezioni. Peccato che macchiette e linguaggio colorito prevalgano su certe gustose annotazioni di costume. Il giovane Renato Pozzetto è grande, Edwige Fenech come il rancio: ottima e abbondante". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 8 aprile 2001)
- GIRATo IN INTERNI NEGLI STUDI INCIR-DE PAOLIS E IN ESTERNI SUL LAGO MAGGIORE, A ROMA E A HOLLYWOOD.
Attore | Ruolo |
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Renato Pozzetto | Antonio Barozzi |
Edwige Fenech | Cinzia Pancaldi |
Aldo Maccione | Armando Pedretti |
Julien Guiomar | Carlo Simoni |
Michel Galabru | Il produttore Del Giudice |
Massimo Boldi | Pizzi, cognato di Antonio |
Gino Santercole | Sergio |
Roberta Lerici | Marisa |
Bruna Cealti | Madre di Antonio |
Attilio Dottesio | Attilio Turchese |
Margherita Horowitz | Signora in treno |
Barbara Bouchet | Se stessa |
Vittorio Gassman | Se stesso |
Mario Monicelli | Se stesso |
Ugo Tognazzi | Se stesso |