Si muore tutti democritiani, il film realizzato da Il terzo segreto di Satira, racconta il percorso lavorativo di tre colleghi e amici da una vita: Enrico (Walter Leonardi), Fabrizio (Massimiliano Loizzi) e Stefano (Marco Ripoldi).
Accomunati dagli stessi ideali e dalle stesse convinzioni politiche, hanno alle spalle un passato fortemente etico e antisistemico, militando, pur con inclinazioni diverse, tra le file della cosiddetta sinistra italiana.
I tre ragazzi sono accomunati anche dagli stessi sogni e dalla passione per il videomaking, ma faticano a emergere in quel mondo: hanno fondato una piccola casa di produzione, che si barcamena tra video per il sociale, per i sindacati e persino per i matrimoni, cercando di mantenere sempre una sorta di coerenza etica e politica. Ma i loro sogni sono molto più grandi: desiderano poter finalmente tornare a realizzare documentari a tema sociale e girare il mondo per lavoro.
Improvvisamente, ricevono una proposta che potrebbe finalmente permettergli di realizzare i loro sogni. Ma non è tutto oro quel che luccica: una Onlus che si occupa di immigrazione li ingaggia per girare un documentario, offrendogli un considerevole compenso economico. Fin qui tutto bene. I problemi sorgono nel momento in cui il capo della Onlus risulta coinvolto in uno scandalo di riciclaggio di denaro e truffa ai danni degli immigrati. Il dilemma dei tre ragazzi è tanto lineare quanto complesso: sono disposti a rinnegare tutto ciò in cui hanno sempre creduto nel nome di "una buona causa"? È moralmente accettabile fare cose pulite con soldi sporchi? La crisi è inevitabile: Enrico, il più fedele alla linea politica, è deciso a rifiutare l'offerta, Fabrizio si rimette al giudizio di un tribunale e, nel frattempo, vede tutta la faccenda come un'opportunità per farsi un nome, infine l'indeciso Stefano, diviso tra le due posizioni senza la forza di scegliere da quale parte stare.
Alla fine, cosa decideranno di fare? Accetteranno il compromesso per una serenità economica altrimenti irraggiungibile in quanto precari?
Sullo sfondo di un'Italia in crisi, che contrasta nettamente con le passioni e i sogni dei tre giovani, il film costruisce una riflessione ironica e tagliente sulla situazione contemporanea del bel paese.
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Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella e Davide Rossi sono i cinque autori/videomakers che compongono il collettivo de Il Terzo Segreto di Satira. Dall'apertura del loro canale YouTube nel febbraio del 2011 ad oggi hanno raggiunto dodici milioni di visualizzazioni complessive, spalmate su una quarantina di video, con oltre 155.000 iscritti, inclusi quelli su Facebook. Alcuni di questi video sono stati trasmessi da programmi televisivi come Blob, Ballarò, Che tempo che fa, L'Aria che Tira e citati dai principali quotidiani nazionali. Dal 2014 il gruppo ha cominciato a collaborare con alcuni programmi televisivi realizzando contenuti, tra gli altri, per Report e Piazzapulita. A settembre del 2013 il Terzo Segreto di Satira ha ricevuto il "Premio della Satira Forte dei Marmi - Sezione Comicità sul Web". Nel 2014 ha ricevuto il "Premio Isimbardi" dalla Provincia di Milano. Nel 2015 ha portato in scena, per una trentina di repliche nel nord Italia, lo spettacolo "Il Terzo Segreto di Satira Live", un ibrido comico tra proiezioni e sketch live.
Il film Si muore tutti democristiani segna l'esordio al cinema per il gruppo. Con questo film i ragazzi raccontano il percorso lavorativo e umano di tre amici e colleghi: il passato etico, politicizzato e anti-sistema, il presente precario e frustrante ma coerente e infine il compromesso che porta sì serenità economica ma che spegne le loro passioni di gioventù. Lo spunto della storia del film arriva propria dall'esperienza vissuta dal gruppo in quanto casa di produzione. Nel corso degli anni sono arrivate per loro proposte e progetti vantaggiose dal punto di vista economico, ma non in linea con i loro ideali. Si sono generate discussioni interne e i cinque hanno pensato di tradurre a livello narrativo ciò che queste discussioni avrebbero provocato se fossero andate avanti. Quello che ne esce è una riflessione ironica e impietosa sul compromesso, narrata con i toni dell'umorismo e della commedia e una lapidaria conclusione: "nasci contestatore, muori contestato".
Non è semplice passare dallo status di videomaker a quello di registi di un lungometraggio per il grande schermo. I magnifici cinque de Il Terzo Segreto di Satira, al contrario di molti colleghi, ci riescono eccome, è il risultato è un film niente affatto episodico e frammentario che ha una sua storia compatta e compiuta. E’ un romanzo di formazione della maturità il percorso che dall’ideologia dura e pura a una vita comoda e borghese compiono i tre protagonisti della vicenda sullo sfondo di un’Italia ora arraffona e razzista ora tollerante e generosa. Il cammino è tutt’altro che scontato e lo sguardo di Belfiore, Bonacina, Rossi, Fadenti e Mazzarella non è mai né nostalgico né autocompiaciuto. Piuttosto è tenero, attento alla realtà che cambia e teso a parlare una lingua da cinema esperto e non amatoriale, un cinema imparato a scuola e messo al servizio di personaggi compiuti e amati, e difesi nel loro candore. Le sottotrame presenti ben si mescolano all’intreccio principale e Marco Ripoldi, Massimiliano Loizzi e Walter Leonardi, già attori per il collettivo nato nel 2011, sono a loro agio davanti alla macchina da presa e ineccepibili. (Carola Proto - Comingsoon.it)
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Il Terzo Segreto di Satira è un collettivo di autori/videomakers che, dal 2011, produce e pubblica sul web e in televisione video di satira sociale/politica. È composto da Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella e Davide Ross.
Dal Trailer Ufficiale del Film:
Commercialista (Alessandro Betti): Voi pensate l'anno prossimo di fatturare una cifra che oscilla tra i settanta e gli ottanta mila euro, giusto?!
Enrico (Walter Leonardi): Se tutto va bene, sì!
Commercialista: Eh, se tutto va bene, siete nella merda, eh!
Suocero di Fabrizio (Augusto Zucchi): Il marito di mia figlia mi guadagna meno di un rumeno, allora tanto valeva che si sposasse il rumeno! Anche perché rumeni, pugliesi...insomma, no, siamo lì!
Enrico: Sto vedendo se ci sta il lettino...però non puoi capire, è meraviglioso, perché ci sta! È perfetto!
Ragazza: Domani parto per l'Erasmus. Tu quando sei tornato?
Stefano (Marco Ripoldi): Ehm...nel 2005
Chiamenti (Francesco Mandelli): Ho fatto vedere il vostro documentario a Betsy, il mio capo, l'ho convinto a prendere voi per questo lavoro qua. In una parola, ragazzi, one word: Africa. 150k dovremmo farcela
Enrico: Quanto?
Fabrizio (Massimo Loizzi): Ma è meglio fare cose pulite con soldi sporchi o cose sporche con soldi puliti?
Peter Gomez (se stesso): E poi anche se sono soldi sporchi, in Italia chi ti scopre?!
Ragazza: Ma la G per cosa sta?
Stefano: La G?
Ragazza: Otto sono i paesi coinvolti, ma la G è la G di Genova?
Altra ragazza: Come fa a essere Genova scusa? Se l'anno scorso era Okinawa, cos'era O8?!
Ragazza: Non lo so
Commercialista: Scherzo...no, non scherzo, siete veramente nella merda, voi
Attore | Ruolo |
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Marco Ripoldi | Stefano |
Massimiliano Loizzi | Fabrizio |
Walter Leonardi | Enrico |
Renato Avallone | Renato |
Valentina Lodovini | Sara |
Francesco Mandelli | Chiamenti |
Martina De Santis | Maria Elena |
Augusto Zucchi | Suocero di Fabrizio |
Germano Lanzoni | Bezzi |