Rebel Ridge: la recensione del film di Jeremy Saulnier in streaming su Netflix

12 settembre 2024
3.5 di 5
2

Aaron Pierre, Don Johnson e AnnaSophia Robb sono i protagonisti di questo teso thriller d'azione. La recensione di Rebel Ridge di Federico Gironi.

Rebel Ridge: la recensione del film di Jeremy Saulnier in streaming su Netflix

Per parlare di Rebel Ridge si possono tirare in ballo molti riferimenti: da Rambo (il primo, quello di Ted Kotcheff) al Jack Reacher di Lee Childs e le sue filiazioni audiovisive, passando magari per Jason Bourne e perfino, un po’, per i due Tyler Rake con Chris Hemsworth. Ma, a parte la possibilità di sottolineare come tutti quei film o quelle serie portino nel titolo il nome del loro protagonista, mentre qui il titolo del film viene da un luogo (dettaglio in apparenza secondario, anzi marginale, ma in realtà illuminante, come vedremo), il confronto con quei modelli è tutto sommato poco utile.
Anche perché, tra le tante cose che vanno riconosciute a Jeremy Saulnier, c’è quella di aver chiaramente avuto dei riferimenti, ma di essere stato in grado di evitare la sensazione che il suo film fosse sterilmente derivativo.
Più utile, molto più utile, è andare a vedere come Rebel Ridge funzioni soprattutto grazie a una virtuosissima coincidenza tra i modi, le azioni e la psicologia del suo protagonista e le inquadrature, il ritmo, i toni e il montaggio voluti da Saulnier per il film.

La trama, che pure si può complicare teoricamente andando a vedere tutti i rivoli delle questioni legali che emergono nel corso del racconto, è nella sua essenza molto semplice e lineare. Il marine Terry Richmond sta pedalando alla volta di Shelby Springs, cittadina immaginaria del sud degli Stati Uniti, con in spalla uno zaino pieno di soldi con cui deve far uscire il cugino di galera su cauzione e iniziare con lui una nuova vita. Ha in cuffia “The Number of the Beast” degli Iron Maiden, non sente che c’è un’auto della polizia dietro di lui, ma vola in terra quando la macchina lo sperona: non è chiaro quel che abbia fatto, ma è chiaro che il fatto che abbia le pelle nera c’entra qualcosa. Per farla breve, i poliziotti gli sequestrano il denaro su basi assai pretestuose (un’assurda legge americana lo consente) e Terry dovrà cercare il modo di riaverlo, perché senza cauzione il cugino Mike rimane in prigione, e in prigione ci sono brutti ceffi che lo aspettano con intenzioni non proprio nobili. Sarà l’inizio di un lungo scontro tra il marine e il corrotto capo della polizia locale coi suoi scagnozzi.

Ora, starete giustamente pensando che, come i modelli sopra citati, Rebel Ridge sia uno di quei film in cui un super combattente sgomina un’intera cittadina a mani nude o quasi. E, se lo state pensando, avreste ben ragione di farlo, perché alla fine dei conti quello di Saulnier è un film che racconta esattamente questa storia. E però, quel che è interessante, è il come, lo fa.
Fin dalle prime scene del film capiamo benissimo che Terry Richardson è ben più di quello che il fisico massiccio ma agile suggerisce che sia. Ma capiamo anche che è uno che usa sempre la testa, e gli occhi, prima delle mani o delle armi. Uno che è in grado di rimanere calmo, di ragionare, di essere freddo e lucido, anche quando percepiamo (e in questo bisogna fare i complimenti a Aaron Pierre) che dentro di lui, prima ancora che attorno, il tumulto e il caos sono evidenti. Di più: come viene detto nel film, Terry è un istruttore. Letale, ma pur sempre un istruttore, uno che sul campo non ha mai davvero lottato o combattuto e che, anche per questo, considera l’uso della forza come l’ultima risorsa quando il dialogo, o il tentativo di abbassare tensioni e risolvere in altro modo i conflitti, si dimostrano inutili. Eppure (e qui, ancora una volta un bravo a Pierre), è in grado sempre di essere percepito come la minaccia letale che è.

Ecco che allora Saulnier costruisce il suo film esattamente nello stesso modo con cui ha costruito il suo personaggio.
Rebel Ridge è un film nervoso e adrenalinico, ma a lungo imploso, trattenuto, che genera elettricità nervosa attraverso la stasi e l’utilizzo tattico di angoli di ripresa, studio di dettagli, direzione di sguardi. L’azione, che percepita è quasi costante, si libera nella sua evidenza fisica solo in pochi momenti, capaci di grande efficacia così come si una marziale eleganza. Saulnier costruisce una storia con intelligenza strategica, attua una pianificazione attenta e un’esecuzione rapida, precisa e essenziale.
In questo modo Rebel Ridge è un film carico di una tensione costante, che procede per piccoli avanzamenti, scarti laterali, apparenti ritirate e attacchi fulminei. Ecco perché che il titolo sia la definizione di un teatro di guerra, invece che di uno dei suoi attori, è particolarmente significativo.

Rebel Ridge è secco e essenziale anche nella sottotrama legata al rapporto tra Terry e Summer, la giovane aspirante avvocato dal passato controverso che diventa alleata del marine interpretata da AnnaSophia Robb, che funziona senza inutili retoriche, così come altrettanto asciutto è lo scontro, indiretto e diretto, tra Terry e il capo della polizia corrotto interpretato da Don Johnson.
Ed è anche per questo assetto che Saulnier ha voluto dare al suo film che le dimensioni politiche che vi si agitano dentro - dal razzismo alla corruzione della polizia, passando per certe assurdità del sistema legale statunitense - riescono a risuonare con efficacia senza dare l’impressione di essere posticce e senza mai dare quella di fare di Rebel Ridge un film “a tema”, ma solo un solidissimo prodotto di genere che acquista una valenza politica proprio in quanto tale.



  • Critico e giornalista cinematografico
  • Programmatore di festival
Suggerisci una correzione per la recensione
Palinsesto di tutti i film in programmazione attualmente nei cinema, con informazioni, orari e sale.
Trova i migliori Film e Serie TV disponibili sulle principali piattaforme di streaming legale.
I Programmi in tv ora in diretta, la guida completa di tutti i canali televisi del palinsesto.
Piattaforme Streaming
Netflix
Amazon Prime Video
Disney+
NOW
Infinity+
CHILI
TIMVision
Apple Itunes
Google Play
RaiPlay
Rakuten TV
Paramount+
HODTV
lascia un commento