Prima di lunedì: recensione della commedia in cui tutti inseguono un uovo

26 settembre 2016
3.5 di 5
3

Nel cast Vincenzo Salemme, Fabio Troiano, Martina Stella, Sandra Milo e Andrea Di Maria.

Prima di lunedì: recensione della commedia in cui tutti inseguono un uovo

Tra tutte le commedie prodotte in Italia che restano sul confine della farsa, non si può dire che quelle dirette da Massimo Cappelli non cerchino di stimolare diversamente il pubblico. Questa è la conseguenza di un progetto impostato con scelte giuste e coerenti, che in fase di scrittura tengano conto di un’evoluzione della storia e dei personaggi, che diano la stessa importanza a direzione artistica e tecnica di regia, che oltre a cercare la battuta allunghino il passo per tentare la sorpresa. Prima di lunedì è un film che non pretende di essere più di un intrattenimento di una sera, ma sottolinea quanto sia inutile e sopravvalutato il glamour che altre commedie italiane ostentano.

L’idea di fare un road movie che non riesce a “mettersi in moto” è originale e rende imprevedibile lo sviluppo della storia. L’unica cosa che ha il motore in questa storia è il misterioso uovo intorno al quale si spostano tutti personaggi, quell’elemento della trama che Alfred Hitchcock avrebbe chiamato il MacGuffin. Cruciale per i personaggi, non per lo spettatore, ma è il movimento narrativo generato dall’uovo a rendere godibile Prima di lunedì. Caratterizzare i protagonisti per chi scrive la commedia è un altro scoglio da superare, sempre che si voglia far bene le cose. Cappelli ha scritto la sceneggiatura insieme a Fabio Troiano e Giuseppe Lo Console riuscendo a circoscrivere le personalità di ognuno di loro, con battute non eccessivamente sopra le righe, mantenendo inoltre una sorta di credibilità nelle azioni che compiono.

Vincenzo Salemme è in grande forma nella parte di un criminale iper patriottico, Sandra Milo a dir poco perfetta come l’ottantenne tenera, seducente e risolutiva. Troiano e Andrea Di Maria formano una spassosa coppia di amici destinati a subire qualunque cosa gli accada e il loro diverso background ne valorizza lo smarrimento richiesto dalla storia. Martina Stella è allo stesso modo molto in parte per essere una ragazza con personalità da vendere e, forse proprio per questo, nel contesto farsesco soffre di più. Dal suo personaggio ci si aspetterebbe più rumore prima di imbarcarsi in un’avventura, sapendo che alle 10 del mattino dopo si deve sposare.

Prima di lunedì rischia qualcosa lasciando girare in tondo di proposito la trama, perché inseguire originalità significa esporsi e alla fine per chi fa cinema la risposta del pubblico è pur sempre un’incognita. E lo è maggiormente se la farsa in questione scende a qualche compromesso, mostrandosi sì raffinata, ma non abbastanza da essere così percepita. Non avrebbe fatto male a mostrare più aggressività nei contenuti, ma Prima di lunedì resta comunque una commedia più gradevole di molte altre.



  • Giornalista cinematografico
  • Copywriter e autore di format TV/Web
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