Philadelphia è un film del 1993 diretto da Jonathan Demme.
Andrew Beckett (Tom Hanks) è un brillante e giovane avvocato che lavora in uno studio legale tra i più prestigiosi della città di Philadelphia. Andy è lanciato verso una fulgida carriera, è stimato dai soci dello studio legale dove è impiegato, vive una vita privata molto felice, è in sintonia con la sua famiglia e convive da anni con Miguel (Antonio Banderas).
Durante una riunione, la sera dopo una vittoria in tribunale, i colleghi parlano di affidare a Beckett un’importante causa. Mentre stanno discutendo, uno di loro vede sul viso di Andrew delle macchie che gli ricordano un caso a cui ha lavorato tempo prima. I segni sul volto dell’avvocato indicano la presenza di un tumore della pelle di cui si ammalano le persone affette da AIDS.
Nonostante la malattia progredisca, Andy continua a lavorare con impegno all'importante causa che gli è stata affidata, ma le lesioni aumentano e i soci non sono in grado di mascherare i loro pregiudizi e lo licenziano, adducendo una motivazione di mancanza di professionalità.
Andrew decide di far valere i suoi diritti e fa causa allo studio per discriminazione, ma si scontra con l’ipocrisia della gente. Dopo tanti tentativi, finalmente riesce a trovare un alleato nella sua battaglia, Joe Miller (Denzel Washington), un avvocato di dubbia fama che accetta di patrocinare la sua causa, sebbene all'inizio molto reticente. Così Andy e Joe vivranno insieme una lotta contro i pregiudizi di un’intera casta professionale.
" 'Philadelphia', benissimo recitato da Denzel Washington più che da Tom Hanks pure molto bravo, è volutamente popolare, classico nel genere processuale. Efficace, commovente, magnificamente diretto, con qualche riserva: a volte la solitudine desolata e la paura della morte di Tom Hanks sono raccontate con eccessi melodrammatici (luce rossa, la voce purissima e straziante di Maria Callas nelle arie d'opera più ricattatorie); per non urtare nessuno, il protagonista e il suo compagno Antonio Banderas non scambiano mai un gesto d'affetto e di tenerezza, e se li si vede abbracciati è a una festa in maschera mentre ballano travestiti da ufficiali di Marina; la conversione dell'avvocato Denzel Washington, dall'omofobia sprezzante alla solidarietà compassionevole, è poco argomentata; per evitare effetti troppo dolorosi o sgradevoli, i segni della malattia sulla facia e sul corpo di Tom Hanks sono ridotti, limitatamente realistici. (Lietta Tornabuoni, "La Stampa", 5/03/1994)"Ispirato a una storia vera, scritto e riscritto per cinque anni (fino a trovare, per esplicita ammissione di Demme e del suo sceneggiatore Nyswaner, un modello insospettabile: 'Voglia di tenerezza'), 'Philadelphia' porta i segni di una gestazione attenta fino alla mania. Ogni scena, ogni inquadratura, ogni parola è calcolata al millimetro., ogni dettaglio ha il suo peso nell'economia del racconto. Eppure tutto, ambientazione, gesti, linguaggio, comportamenti, suona miracolosamente spontaneo. Magari qua e là, specie in quella famiglia così lucida e positiva, c'è un eccesso di "ottimismo della volontà". Ma con quali altre armi si potrebbe affrontare un tema come l'Aids?" ("Messaggero", 4/03/1994)
Il film fu candidato a cinque premi Oscar e ne vinse due: fu assegnato a Tom Hanks quello di Miglior Attore Protagonista e quello di Miglior Canzone a Bruce Springsteen con “Streets of Philadelphia”. La pellicola vinse anche due Golden Globe nelle stesse categorie.
Tom Hanks perse 26 chili per mostrare come Andrew si sciupasse nel decorso della malattia: per questo motivo il film è stato girato in sequenza cronologica.
I malati di AIDS che si vedono nel film sono dei veri malati, alcuni di loro morirono poco dopo finite le riprese.
Joe Miller (Denzel Washington): Voglio dirti una cosa, Andrew. Quando ti educano come hanno educato me e la maggior parte della gente in questo paese ti assicuro che nessuno ti viene a parlare di omosessualità oppure – come dite voi – stile di vita alternativo. Da bambino ti insegnano che i finocchi sono strani, i finocchi sono buffi, i finocchi si vestono come la madre, che hanno paura di battersi, che sono... sono un pericolo per i bambini, e che vogliono solamente entrarti nei pantaloni. Questo riassume più o meno il pensiero generale, se vuoi proprio sapere la verità. Andrew Beckett (Tom Hanks): Fu in quel dolore che a me venne l'amore, una voce piena d'armonia dice: vivi ancora, io sono la vita... le lacrime tue io le raccolgo. Sto sul tuo cammino e ti sorreggo. Sorridi e spera io sono l'amore...
Attore | Ruolo |
---|---|
Tom Hanks | Andrew Beckett |
Denzel Washington | Joe Miller |
Roberta Maxwell | Giudice Tate |
Buzz Kilman | "Crutches" |
Karen Finley | Dottor Gillman |
Ron Vawter | Bob Seidman |
Joanne Woodward | Sarah Beckett |
Jason Robards | Charles Wheeler |
Antonio Banderas | Miguel Alvarez |
Daniel Chapman | Uomo nella clinica |
Paul Moore | Paziente Ospedale |
Anna Deavere Smith | Anthea Burton |
David Drake | Bruno |
Freddie Foxx | Paziente Ospedale |
Paul Lazar | Dottor Klenstein |
Jane Moore | Lydia Glines |
Charles Glenn | Kenneth Killcoyne |
Peter Jacobs | Peter / Monna Lisa |
Glen Hartell | Guardia Biblioteca |
Robert Ridgely | Walter Kenton |
Bill Rowe | Dottor Armbruster |
Lauren Roselli | Iris |
Stephanie Roth | Rachel Smilow |
Joey Perillo | Filko |
Dennis Radesky | Babbo Natale |
Jeffrey Williamson | Tyrone |
Chandra Wilson | Chandra |
Ford Wheeler | Alan |
Bradley Whitford | James Collins |
Mark Sorensen Jr. | Paziente |
Lisa Talerico | Shelby |
Lisa Summerour | Lisa Miller |
Tracey Walter | Giovane in biblioteca |
Warren Miller | Signor Finley |
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