L'amato personaggio delle fiabe nato dalla penna - e dai pennelli - di Beatrix Potter è il protagonista di questa grintosa e irriverente commedia di ambientazione contemporanea, diretta da Will Gluck e realizzata con tecnica mista live action e CGI. Peter Rabbit vive in una tana accogliente confinante col giardino dell'ostile Mr. McGregor (Domhnall Gleeson), un luogo proibito ai coniglietti prudenti che non vogliono finire nel mirino dell'umano allampanato. Se le ubbidienti Flopsy (Margot Robbie), Mopsy (Daisy Ridley) e Cottontail (Elizabeth Debicki) se ne tengono alla larga, ascoltando gli avvertimenti della mamma, lo sconsiderato fratellino Peter (James Corden in originale, Nicola Savino nella versione italiana) - orecchie drizzate oltre la staccionata e scodinzolante coda a batuffolo - profana l'orto di McGregor facendo anche una scorpacciata dei suoi ortaggi. La relazione già turbolenta tra Peter e Mr. McGregor si inasprisce quando una nuova vicina di casa, l'incantevole Bea (Rose Byrne), si trasferisce nel quartiere. L'uomo e il coniglietto faranno di tutto per accaparrarsi le attenzioni dell'adorabile amante degli animali. Serie tv, Show e Film su NOW!
Peter Rabbit nasce dalla penna dell'inglese Beatrix Potter (1866-1943), nel primo dei libri che le diedero la fama, "The Tale of Peter Rabbit" del 1902. Di classe agiata, Beatrix ricevette un'educazione completa e si dedicò presto alla pittura e alla micologia: sempre attratta dalla natura, fu circondata sin da piccola da animali domestici di tutti i tipi. Quando i proventi della sua inaspettata carriera di scrittrice per l'infanzia aumentarono, si impegnò ad acquistare, gestire e preservare una vasta tenuta nel Lake District. Nonostante siano stati tanti nel tempo i personaggi amati dai bambini anglosassoni e partoriti dalla fantasia della Potter, Peter Rabbit (Peter Coniglio) rimane uno dei simboli del suo lavoro.
Il primo volumetto illustrato nacque in realtà nel 1893 come lettera accompagnata da vari disegni: il bambino figlio dell'ex-governante di Beatrix era ammalato, così la donna pensò di dedicargli la storiella come passatempo. Un passatempo che, pubblicato nel 1902, nel giugno del 1903 aveva già totalizzato 28.000 copie vendute in Inghilterra. Il personaggio di Peter Rabbit, delineato dall'autrice già con la sua tenera marsina bluette, riapparve anche in The Tale of the Flopsy Bunnies e The Tale of Mr. Tod, oltre a fare ogni tanto qualche comparsata in altre storie. Personaggi ricorrenti delle sue vicende sono Mr. McGregor e il suo giardino (attrattiva irresistibile, fonte di ortolane delizie), il cugino Benjamin compagno di scorribande e le tre sorelle Flopsy, Mopsy e Cotton-Tail.
Peter Rabbit è anche celebre per essere il più vecchio personaggio mai concesso in licenza per il merchandising, nel 1903: la stessa Potter supervisionava materiali come ceramiche e riproduzioni. Questo film non è la prima sortita in animazione del personaggio, protagonista con altri personaggi dell'universo potteriano di "The World of Peter Rabbit and Friends", nove featurette prodotte dalla BBC dal 1992 al 1995. Curiosità: Walt Disney nel 1936 propose a Beatrix Potter un adattamento delle storie di Peter Rabbit in un lungometraggio animato, ma lei rifiutò di vendergli i diritti.
Questo Peter Rabbit diretto e in parte scritto da Will Gluck è una produzione americana della Columbia / Sony Pictures Animation in tecnica mista, con attori che interagiscono con personaggi fotorealistici animati in CGI. A occuparsi della resa del cast animale c'è ancora una volta la professionale Animal Logic di Happy Feet e dei Lego Movie.
Trasferendosi sul grande schermo, la prima e la più famosa creazione di Beatrix Potter perde per strada la leggerezza british e il target dei più piccoli, per parlare a un pubblico più avvezzo allo humor americano e un po' più svezzato. Il film di Will Gluck funziona abbastanza, anche grazie all'ottimo lavoro tecnico nella resa dei protagonisti animati, a cura dell'Animal Logic. Rimane però l'amaro in bocca ricordando come Paddington 2, simile nella tecnica, fosse riuscito a non perdere l'anima più gentile, evitando di inseguire a tutti costi uno spettacolo standardizzato e un po' chiassone. (Domenico Misciagna - Comingsoon.it)
Leggi la recensione completa di Peter Rabbit
La nostra intervista esclusiva al regista di Peter Rabbit, Will Glick
Quanto coinvolgimento c'è stato da parte tua nel film, visto che non solo lo dirigi, ma lo hai anche scritto e prodotto
Il coinvolgimento è stato totale e comincia da quando i miei genitori mi leggevano Peter Rabbit da piccolo. Lo adoravo, e ora lo leggo io ai miei figli quando sono con me, e mi rendo conto quanto mi piaccia ancora tanto, quanto è rimasto dentro di me. E sono rimasto sorpreso quando ho saputo che ancora non c’era stato un film al riguardo, per cui abbiamo passato molto tempo a cercare di avere i diritti di Beatrix Potter dal National Trust che li detiene, c'è stata una consultazione continua, volevamo fare il film sotto la loro guida, e tutto questo è cominciato due anni fa, un processo abbastanza veloce per un film tutto sommato.
È risaputo quanto Beatrix Potter fosse contraria all'uso dei suoi libri e personaggi. Come avete fatto?
Ogni piccolo passo e stato concordato con loro. Inoltre chi detiene ora diritti, Warne & Penguin, conosce alla perfezione il DNA di cosa le piacesse o no, e ci hanno aiutato con tutti i personaggi e il loro design. Inoltre, nello specifico, il personaggio di Peter Rabbit, nel libro originale è molto piccolo, ma abbiamo preso tutto quello che c'era e lo abbiamo ampliato.
Perché non avete fatto tutto il film in animazione?
Abbiamo collaborato con Animal Logic, una società che si occupa di animazione e creazioni digitali, e sin dall’inizio la loro idea è stata quella di fare un ibrido, e mi era piaciuta, e, parlando con gli eredi di Beatrix Potter, mi sono convinto che se avesse avuto lei la possibilità di fare una cosa del genere, l'avrebbe fatta.
Come è stato mettere Harrods a soqquadro
Fantastico, straordinario. Quando abbiamo scritto la scena, ci siamo tenuti aperti altre opzioni, giusto in caso declinassero l’offerta. Ma hanno detto immediatamente sì. Cosa che ci ha sorpreso. Abbiamo passato molto tempo dentro Harrods, quando abbiamo finalmente girato ci hanno chiuso dentro la notte. Siamo stati lì dalle 8 di sera alle 7 del mattino per una settimana. Di notte quel posto è fantastico. Considerando che anche loro hanno una policy molto severa, che non si possono fare foto all’interno per esempio, noi siamo stai il primo film al quale abbiano detto subito di sì. Questo fa capire l’importanza che ha Peter Rabbit nell’immaginario inglese.
Due istituzioni britanniche per eccellenza. Abbiamo anche causato dei danni non indifferenti, abbiamo rotto una cosa che costava 30.000 sterline. Non potevo crederci
Attore | Ruolo |
---|---|
Nicola Savino | Peter Rabbit (voce italiana) |
James Corden | Peter Rabbit (voce originale) |
Domhnall Gleeson | Mr. Fisher / Mr. McGregor (voce originale) |
Rose Byrne | Bea (voce originale) |
Fayssal Bazzi | Mr. Tod (voce originale) |
Sam Neill | Mr. McGregor da vecchio / Tommy Brock |
Sia | Mrs. Tiggy-Winkle (voce originale) |
Margot Robbie | Flopsy / narratore (voce originale) |
Daisy Ridley | Cotton-Tail (voce originale) |
Elizabeth Debicki | Mopsy (voce originale) |
Colin Moody | Benjamin Bunny (voce originale) |
Marianne Jean-Baptiste | General Manager |