Mur, film diretto da Kasia Smutniak, è un documentario girato dalla regista nel suo paese natale, la Polonia. Il film è una sorta di diario di viaggio che attraversa vari muri: da quello del ghetto ebraico, di fronte al quale la Smutniak è cresciuta, a quello costruito dal governo polacco sul confine con la Bielorussia per non permettere ai migranti provenienti dalla Siria di raggiungere il Paese.
Alcuni muri non posso essere valicati, alti sono invisibili e altri ancora dividono le persone in due gruppi, gli esseri umani degni di simpatia e quelli che non la meritano. Ci sono mura che sono semplici foreste e altre formate da filo spinato. Sono state quest'ultime due tipologie a trasformarsi in porte spalancate per accogliere i profughi ucraini, mentre solo 200 km più in là c'è una foresta dove si consumano le torture e dove vengono braccati i migranti richiedenti asilo.
Il film segna l'esordio alla regia dell'attrice Kasia Smutniak.
Presentato in anteprima mondiale al TIFF DOCS al Toronto International Film Festival 2023 e in anteprima italiana alla Festa del Cinema di Roma 2023 nella sezione Special Screening.
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