Mai Stati Uniti - la recensione della nuova commedia di Carlo Vanzina
I fratelli Vanzina tornano con un film corale in viaggio per i deserti del sud ovest degli Stati Uniti
Mentre il cinepanettone cambia formula e abbandona i film vacanza ambientati in località esotiche, i fratelli Vanzina pensano bene di andarsene in giro per i deserti americani con il loro nuovo film.
Laddove Neri Parenti si orienta verso storie con pochi protagonisti, Mai Stati Uniti rilancia con un cast corale. I personaggi del film sono molto diversi fra loro, per età e condizione economica, ma presto scopriranno di essere tutti figli dello stesso “latitante” padre che da testamento gli lascerà in eredità i suoi soldi, parecchi milioni, solo se faranno tutti insieme un viaggio in uno sperduto e meraviglioso canyon nell’Arizona e getteranno le sue generi in acqua.
Un gruppo di persone che loro malgrado si scopriranno una famiglia.
Dietro le solite situazioni comiche si nota il tentativo di raccontare anche altro come il senso stesso di cosa sia una famiglia, l’amicizia o un rapporto difficile fra un padre che cerca di conquistare l’ammirazione del figlio. Artigiani del cinema comico, negli ultimi anni in crisi di incassi e non solo, i Vanzina risollevano un po’ la testa con un film sicuramente poco originale e derivativo, ma che rispetto a molti dei loro ultimi ha una sceneggiatura meno sfilacciata ed episodica, fa intravedere un po’ di quella nota malinconica del loro momento d’oro, quello di Sapore di mare, e si affida a degli attori nella maggior parte dei casi buoni professionisti della risata, o almeno del sorriso.
Da grandi consumatori di cinema, poi, dimostrano di aver visto tanti film recenti americani, specie on the road.
Con il passare degli anni il cinema dei Vanzina, non riuscendo magari ad essere dirompente come la commedia più riuscita sapeva (e sa) essere, è diventato un cinema di mezza età, perbene, che cerca di evitare troppe volgarità e in questo modo si rivolge ad un pubblico alla ricerca di una quieta risata. Per alcuni un pregio è forse anche il maggior limite del loro cinema e di molte commedie italiane degli ultimi anni, che non riescono a coinvolgere quei giovani e giovanissimi che al massimo trovano con I soliti idioti un terreno comune.
Mai Stati Uniti è un film che si vede con un certo piacere, strappa qualche risata, prosegue senza scossoni (neanche in negativo). La cornice on the road aiuta a renderlo, poi, visivamente più ricco e affascinante della media di questo genere di film.
- critico e giornalista cinematografico
- intervistatore seriale non pentito