Corpo celeste - la recensione del film di Alice Rohrwacher

19 maggio 2011
3 di 5

E' confortante che il celeste sia tornato di moda. Nel Cannes di Habemus papam (impossibile non notare una, seppur lontana, vicinanza tematica) prende posto anche il Corpo Celeste di Alice Rohrwacher.

Corpo celeste - la recensione del film di Alice Rohrwacher

Vai allo speciale Festival di Cannes 2011

Corpo celeste - la recensione del film di Alice Rohrwacher


Opera prima presentata al festival di Cannes 2011 nella Quinzaine des Réalisateurs

E’ confortante che il celeste sia tornato di moda. Nel Cannes di Habemus Papam (impossibile non notare una, seppur lontana, vicinanza tematica) prende posto anche il Corpo Celeste di Alice Rohrwacher.

La prima cosa da dire è che le risposte al quiz "chi vuol esser cresimato" io le sapevo tutte, così come la traduzione di "Eli, Eli, lama sabachthani" (eredità della scuola di suore). La seconda è che il primo lavoro di Alice riesce molto bene a rendere calda l'estraneità di una comunità contemporanea (antica) e della sua graziosa protagonista ribelle. Immersa - di ritorno al sud Italia dalla Svizzera - nella parrocchia di Reggio Calabria, Marta (Yile Vianello) osserva con interesse la sua nuova quotidianità: i detriti dal terrazzo di casa sua, i fiumi asciutti di cose buttate, le brevi litanie paesane, la mamma (Anita Caprioli) stanca ma affettuosa, il mare vicino ma "non ci si va". E camminando (con i piedi all'indentro) raggiunge il gruppo del catechismo.

E' lì che si ferma e riparte Alice Rohrwacher. Il gruppo di preparazione alla Cresima è un corpo zuppo di religione e dottrina cristiana svuotata di significato, recitata con agguerrita e sincera ingenuità dalla capo catechista (nuove canzoni, balli e giochi a tema), applicata di routine dal parroco (Salvatore Cantalupo) che aspetta la promozione recuperando i voti elettorali dei fedeli. La Cresima. La zia di Marta dice che è meglio farla subito così "ti fai anche nuovi amici", lo zio "così ti togli il pensiero", sembra che pochi dubbi si possano avere a tredici anni per diventare soldati di Cristo.

Lo stile di Corpo Celeste è denso, la regista sceglie con umiltà "quello che forse la riguardava meno", svelando il suo stupore con gli occhi di Marta. Alice la segue, le sta addosso, la aspetta e sceglie durante e alla fine (del film). Nella deludente, contraddittoria ed esibita spiritualità dei parrocchiani c'è qualcosa di imbarazzante e divertente che non viene mai ridicolizzato o rifiutato. C’è soprattutto un respiro sul microcosmo (della Chiesa) che non sentenzia ma solleva dubbi sulle imposizioni, il radicamento di certi valori (sacri o profani) e il modo di trasmetterli. La partecipazione dello spettatore è innanzitutto nella veridicità di quanto mostrato, nell'amalgama sottile di realismo, contemplazione e aspro umorismo che nella quotidianità si esprime al meglio. Che proprio alla risata immatura e incosciente degli adolescenti del catechismo risponde con uno schiaffo.

Una storia di formazione silenziosa e dubbiosa avvicina (con stili diversi) Corpo Celeste a I Baci mai dati, dove a guidare è la stessa disorientata emozione tipica degli animi fanciulli, che per la loro fantasia e il rigore istintivo rifiutano la costrizione ma non il celeste (qui o oltre). Senza prediche, con comprensione anche violenta Alice Rohrwacher (e Marta) si avvicina alla divinità di Gesù quando le viene spiegato che aveva provato sentimenti umani.

Evitando sarcasmo e anticlericalismo ma con fermo smarrimento, il film è un (primo) passo sicuro e raffinato che invita al discorso. Chiudo con leggerezza dicendo che in confronto alla versione parrocchiale di We Will Rock You fatta quando avevo quattordici anni Mi sintonizzo con Dio (dei cresimandi di Reggio Calabria) promette bene.





Suggerisci una correzione per la recensione
Palinsesto di tutti i film in programmazione attualmente nei cinema, con informazioni, orari e sale.
Trova i migliori Film e Serie TV disponibili sulle principali piattaforme di streaming legale.
I Programmi in tv ora in diretta, la guida completa di tutti i canali televisi del palinsesto.
Piattaforme Streaming
lascia un commento