Alpha, il film diretto da Julia Ducournau, racconta la storia di Alpha che ha tredici anni e vive sola con la madre in una città immaginaria degli anni Ottanta. Un luogo che richiama il caos e il fascino aggressivo della New York di quel tempo, tra graffiti, rumore e cemento.
È un’adolescente inquieta, piena di rabbia silenziosa e domande senza risposta, che osserva il mondo con occhi lucidi e disillusi. La loro quotidianità, già fragile, si incrina definitivamente il giorno in cui Alpha torna da scuola con un tatuaggio inciso sul braccio, simbolo di un disagio che non riesce a esprimere. Ma quello è solo l’inizio. Intorno a loro, un’epidemia invisibile si diffonde, è l’AIDS che inizia a divorare le vite di intere comunità, lasciando dietro di sé paura, silenzio e solitudine. Quando uno dei suoi genitori si ammala, Alpha si ritrova improvvisamente costretta a confrontarsi con il dolore, con il lutto e con l’idea spaventosa della morte, in un mondo che non fa sconti.
È la fine della sua infanzia. Tra rabbia e tenerezza, ribellione e paura, la storia di Alpha è quella di un’adolescenza spezzata e ricucita, in un mondo che sta cambiando troppo in fretta e non concede tregua.
Alpha è un film complesso e a lungo misterioso, che sembra voler raccontare una storia per poi invece rivelare che gliene interessa un’altra, e poi un’altra ancora, e che alla fine dimostra che in realtà il disegno era coerente fin dall’inizio. È un film che pare voler stupire visivamente nella maniera fintamente provocatoria e fine a sé stessa di Titane, e che invece - anche se a un po’ di fighetteria e di patinato Ducournau potrebbe ancora rinunciare - finisce con l’essere capace di mettere sullo schermo inquadrature e immagini di grande impatto. Costellato da momenti in cui è capace di suscitare una commozione mai facile e terribilmente autentica, e di trasmettere una vitalità assai disperata ma al tempo stesso trascinante, Alpha, dietro a tutto quanto, dietro il barocchismo, dietro la confusione, dietro ai falsi indizi, un film che parla dell’amore di una donna per la sua famiglia. E lo fa con scene, scelte e immagini che rimangono addosso a lungo.
Alpha: leggi la nostra recensione completa del film.
Julia Ducournau ha vinto la Palma d’Oro nel 2021 con Titane.
Presentato in concorso al Festival di Cannes 2025.
Attore | Ruolo |
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Emma Mackey | |
Golshifteh Farahani | |
Tahar Rahim | |
Finnegan Oldfield | |
Jean-Charles Clichet | |
Christophe Perez | |
Mélissa Boros |