Spadino, Intervista esclusiva: "La popolarità non mi ha cambiato, sono sempre rimasto fedele a me stesso"
Spadino, nome d'arte di Samuele Bragelli, si è raccontato senza filtri ai microfoni di Comingsoon.it: dalla nascita del suo soprannome al percorso verso la popolarità, in cui non ha mai perso la sua autenticità.

Abbiamo intervistato in esclusiva il giovane Spadino, nome d'arte di Samuele Bragelli. Classe 1999, romano di Roma e profondamente legato alla sua famiglia. Samuele ha conquistato il grande pubblico grazie al suo carattere diretto e spigliato. Durante le sue varie esperienza televisive, infatti, non ha mai avuto paura di dire la sua e mostrarsi per quello che è realmente, anzi si è raccontato a cuore aperto e parlato anche di alcuni momenti della sua vita che l'hanno cambiato e segnato. Un concentrato di ironia e autenticità, che ha saputo farsi spazio tra chi cerca qualcosa di più di un semplice volto da reality show.
Ecco cosa ha rivelato Spadino ai microfoni di Comingsoon.it: dalla nascita al significato del suo nome d’arte alla grande amicizia nata recentemente con il ballerino Nunzio Stancampiano fino ai suoi progetti futuri. Il suo sogno nel cassetto oggi? Tornare dove tutto è cominciato...nella grande famiglia di Italia Shore.
Il tuo vero nome è Samuele, ma tutti ti conoscono come Spadino. Come è nato il tuo soprannome e quanto ti rispecchia realmente?
Il soprannome Spadino è nato un po' per scherzo. Me l’hanno dato perché dicono che somiglio al personaggio di Suburra. All’inizio mi faceva strano, ma poi è diventato quasi un marchio, un modo con cui la gente si è affezionata a me. Devo dire che, anche se il paragone è nato per l’aspetto, in parte mi ci rivedo anche nel carattere: determinato, a volte impulsivo, ma con un cuore vero. Però, ovviamente, Samuele è molto di più di Spadino. È la parte più autentica, quella che forse si vede meno ma che conta di più.
Chi è davvero Samuele?
Samuele è un ragazzo semplice, con i piedi per terra e tanti sogni in testa. Dietro al sorriso e all’energia che la gente vede in tv, c’è una persona che ha fatto un bel percorso, tra momenti belli e difficili. Sono molto legato ai miei valori, alla mia famiglia e a chi ha sempre creduto in me. Non mi piace fingere: cerco sempre di essere vero, anche se questo a volte significa mostrarsi fragile. Credo che oggi, in un mondo pieno di apparenze, essere autentici sia una forza.
Durante le tue esperienze televisive hai parlato dell'importanza della famiglia e del tuo passato, che ti ha profondamente segnato. C'è un episodio della tua vita che ti ha fatto crescere e cambiare il modo di vedere le cose?
Assolutamente sì. Tra gli episodi che mi hanno fatto crescere, ce n’è uno in particolare...l’esperienza in comunità, che ha rappresentato una vera svolta per me. È stato un momento complesso, ma proprio lì ho compreso quanto fosse importante guardarmi dentro e cambiare. Quella situazione mi ha obbligato a fare i conti con i miei errori, le mie paure e i miei punti di forza. Uscito da lì, ho capito che la mia vita poteva prendere un’altra direzione. È stata una crescita reale che mi ha dato una base solida e che oggi mi porta a raccontarmi senza filtri.
A chi senti di dover dire grazie oggi?
Oggi sento di dover dire grazie a tutte le persone che hanno creduto in me anche quando io stesso facevo fatica a farlo. La mia famiglia in primis, che è sempre stata il mio punto fermo, e poi gli amici veri, quelli che ci sono stati anche lontano dai riflettori. In particolare, voglio ringraziare alcune persone che ho conosciuto di recente e che mi stanno aiutando anche sul lavoro: non sono solo professionisti che mi affiancano, ma amici veri, ormai indispensabili nella mia vita, ai quali voglio davvero molto bene. La loro presenza fa la differenza, ogni giorno.
Come gestisci la popolarità?
La popolarità è una cosa strana: arriva all’improvviso e può travolgerti, se non hai i piedi ben piantati a terra. Io cerco di viverla con equilibrio, senza farmi condizionare troppo dal giudizio esterno. Continuo a circondarmi delle persone di sempre, quelle che mi conoscono davvero, e questo mi aiuta a restare me stesso. La verità è che io mi sento assolutamente come prima. A differenza di quello che molti credono, non mi sento per niente un “vip”, anzi. Probabilmente il mio atteggiamento a volte mi penalizza anche professionalmente, ma non riesco, e non voglio, fingere o costruirmi un personaggio. Sono davvero me stesso, senza nessun tipo di cambiamento rispetto a prima.
In questi mesi hai instaurato una bellissima amicizia con Nunzio Stancampiano...
L’incontro con Nunzio è stato qualcosa di speciale: per me è diventato un amico vero, un complice, con cui ho costruito un legame forte e sincero. Con lui ho tanti progetti, tante cose da condividere, e proprio in questi giorni salirà a Roma per iniziare a lavorare insieme su nuove idee che non vediamo l’ora di mostrare. In questi mesi ho capito che la fragilità non è un difetto, ma una parte preziosa di noi. E che mostrarsi per come si è – senza filtri, con i propri limiti e le proprie verità – è una forza. Essere autentici ripaga sempre.
A breve uscirà anche un vostro progetto. Di cosa si tratta?
In realtà in questo momento sto lavorando a diversi progetti, alcuni dei quali mi stanno davvero entusiasmando. Alcuni li sto sviluppando insieme a Nunzio che, oltre a essere un amico, è diventato un vero complice creativo. Abbiamo tante idee in cantiere e nei prossimi giorni, quando sarà a Roma, inizieremo a concretizzarne alcune. Ci sono progetti che uniscono il lavoro all’esperienza personale, con l’obiettivo di raccontare qualcosa di vero, che possa arrivare alle persone. Non voglio svelare troppo, ma ho voglia di fare cose che mi rappresentino davvero, lontane dalle mode del momento, e che mettano al centro il cuore e i valori veri.
Ti piacerebbe partecipare a qualche reality show in particolare?
Mi piacerebbe partecipare alla terza edizione di Italia Shore, il programma che mi ha lanciato a fatto conoscere dal pubblico. Sento di essere ancora esattamente la persona che ero prima di entrare in trasmissione e penso di poter dare ancora tanto a quel progetto. Non conosco le scelte che faranno gli autori, ma qualsiasi decisione prenderanno sarà per me assolutamente serena. Credo davvero che sia un programma che mi rispecchi profondamente.
Cosa speri e cosa sogni?
Mi auguro di continuare a crescere, come persona e come professionista, restando sempre fedele a me stesso. Spero di poter concretizzare i progetti che ho in mente, alcuni dei quali stanno già prendendo forma, e di poterli condividere con le persone che ci credono davvero, come Nunzio e altri amici che oggi sono una parte importante della mia vita. Mi auguro di restare con i piedi per terra, di non perdere mai il contatto con ciò che conta davvero: l’autenticità, i rapporti veri, e la voglia di fare le cose con il cuore. Non cerco la perfezione né il successo “a tutti i costi”, voglio semplicemente vivere ciò che verrà con entusiasmo, con verità e con la libertà di essere sempre me stesso. Sogno di potermi esprimere attraverso il mio lavoro, senza dover mai fingere o indossare maschere. E se un domani dovessi tornare a fare il cameriere, lo farei in maniera umile e serena, come ho sempre fatto. Il valore di una persona non sta nel ruolo che ha, ma in come lo vive. Sogno semplicemente di essere felice, nel mio modo, con le persone giuste accanto.