Raoul Bova: "Non so recitare ma ci metto il cuore, avevo una sola espressione"
Raoul Bova si è raccontato con ironia al Messaggero, riflettendo sul suo successo e sulla sua carriera negli anni.

È un Raoul Bova molto autoironico quello che si è raccontato al Messaggero, in occasione dell'uscita in sala di The Christmas Show, dopo il successo sulla Rai del nuovo Don Matteo. Non sono mancate negli anni critiche e frecciatine all'attore, la cui carriera decollò nel 1993 con Questo piccolo grande amore di Carlo Vanzina: ex-sportivo, era già marcato come non professionista... e la cosa divertente è che, dopo trent'anni, Raoul ci scherza su senza problemi.
Raoul Bova: "Ho fatto fortuna con una sola espressione"
"Ho fatto fortuna con una sola espressione, poi ne ho imparate un altro paio", così sintetizza ridendo Raoul Bova la sua carriera d'attore, nel 1993 lanciata da Questo piccolo grande amore (come protagonista, ma non è stato l'esordio assoluto, quello avvenne in Mutande pazze). Una seconda vita dopo quella sportiva: non va dimenticato che Bova infatti, classe 1971, vinse a 15 anni il campionato italiano giovanile dei 100 metri dorso, per poi lasciare l'agonismo del 1990 (salvo una rimpatriata nei Master di Nuoto del 2010). Selezionato inizialmente per la sua bellezza, ha fatto però del suo meglio per farsi valere, come sottolinea al di là dell'umorismo nell'intervista rilasciata al Messaggero: "Tecnicamente sono un disastro, ma ci ho sempre messo il cuore. La verità viene prima della recitazione."
Una verità che in effetti gli ha permesso di essere comunque amato dal pubblico e seguito in questa lunga avventura, coronata dall'onore di sostituire Terence Hill in Don Matteo, un appuntamento televisivo fenomeno di costume per la cultura popolare italiana. Sereno, divertito, Bova è fiero di quello che ha fatto e fa ("Fare l'attore è stato un regalo"), con pochi rimpianti, se non quello di aver mancato un ruolo in Tomb Raider con Angelina Jolie, andato poi a Gerard Butler per un suo provino disastroso, svolto in preda all'agitazione. Pare che la stessa Jolie, anni dopo, gli abbia confidato sul set di The Tourist che in quell'occasione "fece il tifo per lui".
Il vero successo? Raoul non ha dubbi: "Il mio più grande successo è stato avere i figli e averli con le loro due madri."