Isola dei Famosi, Marco Mazzoli rivela nuovi retroscena inediti: "Nessuno sa che..."
Marco Mazzoli svela alcuni segreti della 17esima edizione de L'Isola dei Famosi.
Marco Mazzoli è tornato a parlare de L'Isola dei Famosi. Rispondendo ad alcune curiosità dei suoi numerosi fan, lo speaker radiofonico de Lo Zoo di 105 ha svelato alcuni segreti della 17esima edizione del reality show di Canale 5 condotto da Ilary Blasi.
I segreti di Marco Mazzoli
Lo speaker Marco Mazzoli è il vincitore della diciassettesima edizione de L‘Isola dei Famosi. A distanza di alcune settimane dalla finale del reality show, l'ex naufrago ha deciso di intervenire nuovamente su Instagram e svelare ai suoi fan cosa ne pensa dell’esperienza fatta in Honduras:
Io ho sempre denigrato i reality show e li ho sempre massacrati, soprattutto l’Isola dei famosi, perché ho sempre sostenuto che di famoso non ci fosse nessuno. Ci sono andato non per mio volere ma per volere di Paolo Noise, il mio collega, perché ci avevano proposto quattro anni fa di fare Pechino Express e abbiamo rinunciato. Paolo voleva fare un’esperienza con me indimenticabile, l’anno scorso hanno insistito a farci fare l’Isola ma io ho rifiutato e poi quest’anno hanno insistito.
Mazzoli ha continuato descrivendo nel dettaglio le condizioni fisiche e psicologiche in cui si trovava sull'isola:
È stato un incubo, una roba insopportabile, non ce la facevo più e poi quando Paolo è stato male, mi ha chiesto di rimanere lì. Ormai avevo fatto così tanto, ero a metà strada e ho provato a fare questo famoso clic e ovviamente poi, il mio obiettivo a quel punto era quello di vincere. Grazie al cielo ce l’ho fatta, è la verità. Avevamo da mangiare 40 grammi di riso a testa al giorno, che è veramente la robina così. Finché non c’era il fuoco per alcuni due settimane non si poteva cucinare niente perché ognuno aveva il suo. Inizialmente eravamo divisi in tre tribù, non c’è altro da mangiare. C’è il cocco: il cocco nella prima isola non si poteva prendere sugli alberi perché non c’era. Quindi ci davano più o meno dieci cocchi a settimana. Poi ci hanno spostato su un’altra spiaggia dove invece gli alberi di cocchi c’erano, ma era vietato prenderli. Però io sono sincero, ogni tanto li rubavamo di notte con un bambù. Poi bisogna pescare, io non mangio pesce non mangio carne, comunque di pesce ne hanno preso pochissimo. Avremo pescato in tutto cinque pesci, ma piccolini. Nessuno ti passa niente, non ci sono favoritismi sull’Isola...
Una cosa interessante che magari nessuno sa è che noi prima di entrare all’Isola abbiamo fatto quattro giorni in un resort – chiamiamolo resort – ci hanno fatto compilare un plico di 600 domande a testa, domande che fanno gli psichiatri. Poi veniva una volta a settimana, se non sbaglio, il sabato una persona a fare dei colloqui personali, per sentire un po’ come stavamo psicologicamente. Perché c’erano dei problemi psicologici a un certo punto [...] Facevo fatica a portare dietro il mio corpo. Dopo la quinta settimana iniziano a portarti mezza bottiglietta di plastica di proteine liquide. Una al giorno, la mattina. Poi dalla sesta in poi te ne portano due, mattino e sera. E dalla settima in poi ne prendi tre quindi mattino, pomeriggio e sera. Veramente, saranno 160 calorie per bottiglietta cioè nulla. Dopo un po’ ti abitui.
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Per quanto riguarda il comportamento assunto dallo staff de L'Isola dei Famosi nei confronti dei naufraghi, Marco ha rivelato:
Hai quotidianamente delle troupe intorno, inizialmente erano tre al giorno, poi diventano due man mano che se ne vanno gli altri concorrenti. Queste troupe sono composte da: autore, così si chiamano, autore operatore e audio. Quindi tra di loro non si chiamano per nome perché non vogliono che tu sappia come si chiamano. Non ti parlano, tranne quando sei in confessionale perché ti fanno delle domande ma solo l’autore, gli altri due non hanno autorizzazione a parlarti se ti parano vengono cacciati. Se tu gli di che ore sono loro ti fanno spallette, come per dire non te lo posso dire. Una cosa che non rifarei mai più. È stata un’esperienza che mi porterò dietro per tutta la vita. Adesso che ho finito e che sono uscito posso dire anche piacevole, perché ti metti a dura prova fisicamente...
È veramente difficile. Io non sono uno che piange facilmente, io piangevo sempre perché, quando sei debole così inizi a diventare veramente molto sensibile. A me mancava mia moglie, mi mancava la mia casa mi mancavano i miei affetti, il mio lavoro, la radio. Sei costretto a vivere per due mesi e passa con delle persone che insomma non è che ti piacciono tutte. E alcune persone ti piacciono, ma sono poche.
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