Speciali Serie TV

Il ritorno dei Braccialetti rossi: presentata la terza stagione

68

Tornano i ragazzi malati in cerca di normalità della serie di grande successo di Rai Uno.

Il ritorno dei Braccialetti rossi: presentata la terza stagione

Sono passati più di 18 mesi da quando Leo e Cris si sono rifugiati in un'isola sperduta per vivere la loro storia d’amore e fuggire dal mondo e dalla malattia. Un tempo infinito per i tanti appassionati della serie televisiva Braccialetti rossi, che presto potranno riprendersi dall'astinenza: sono in arrivo infatti, dal 16 ottobre alle 20.35 su RaiUno, i nuovi episodi, che saranno otto, non i previsti sei. Come dire che i giovani attori sono così legati ai ragazzi che interpretano da spingere con la passione, in sede di montaggio, verso una terza stagione ancora più corposa.

Abbiamo visto la prima puntata, che riprende un mese dopo la fine della seconda, ma eviteremo di spoilerare dettagli succosi sulla trama; temiamo ritorsioni violente. Quello che possiamo dirvi, però, è quello che ci ha detto il nutrito cast oggi nella sede romana della Rai di Viale Mazzini: i ragazzi sono cresciuti, così come gli attori che li interpretano. Ci sono i vecchi braccialetti, ma anche dei nuovi, come Bobo, dal cuore fragile e una madre giovane, bella e ingombrante; Bella, compagna di scuola con cui Vale si è scambiato un bacio di fine stagione, pronta per diventare qualcosa di più; Margi, un personaggio che scoprirà di avere molto in comune con la piccola Flam.

La dinamica della serie è sempre quella: raccontare un gruppo di ragazzi colpiti dalla malattia, da ferite fisiche o psicologiche, che insieme le affrontano con coraggio e voglia di vivere il futuro. Una scommessa ormai vinta dalla Palomar di Carlo Degli Esposti, che ha acquisito i diritti della serie originale spagnola tratta dalle avventure di vita di Albert Espinosa, coinvolgendo Rai Fiction e Rai Uno. Una vicenda ricordata da Eleonora Andreatta, direttrice di Rai Fiction. “Si tratta di un progetto a cui sono particolarmente legata, che ha inaugurato un nuovo modo di fare servizio pubblico: veicolare un messaggio importante, ma con un linguaggio potente, coinvolgente, con un ritmo del racconto moderno al pari della grande serialità contemporanea. I giovani sono protagonisti, non solo oggetto del racconto. Braccialetti rossi è riuscita a riconquistare il pubblico dei più giovani che ormai la televisione non la guardava più. La seconda serie ha avuto una media del 24% di share, con un pubblico di nove anni più giovane della media di rete. Si è creata una community di oltre un milione di appassionati che si sentono legati dai temi forti trattati dalla serie, e fanno attività anche quando Braccialetti rossi non è in onda.

Ma ora è di ritorno, non stupisce quindi che molte ragazze e ragazzi si siano ritrovati oggi a Roma per incontrare i loro beniamini, spesso partendo da città lontane centinaia di chilometri. Il loro rito è sempre quello: foto di gruppo con braccialetti. “Ora sembra semplice - ha aggiunto la Andreatta -, ma tre anni fa era una scommessa raccontare giovani sconosciuti e malati come protagonisti. Scommessa vinta, ma ogni stagione bisogna rilanciare, grazie a personaggi ricchi di sfaccettature e umanità, giovani carichi di voglia di futuro. Molto merito è anche del regista Giacomo Campiotti, che non ha paura di emozionare e di regalare agli adolescenti la forza di sognare”.

Lo stesso Campiotti ha supportato Sandro Petraglia nella scrittura della sceneggiatura. Tra l’altro l’Italia è il primo paese in cui è stata prodotta una terza serie, mentre in Spagna si sono fermati alla seconda. Quindi nuova sfida e per la prima volta materiali totalmente inediti. “Non avevamo la storia spagnola come riferimento”, ha ricordato Petraglia, “di fronte alla crescita dei ragazzi abbiamo sviluppato una dimensione diversa, meno infantile, ponendoli di fronte al loro essere attori cresciuti, aumentando anche i personaggi adulti. In fondo da sempre la serie gioca fra realismo ospedaliero e una specificità fortissima che talvolta sfocia nella fiaba; un equilibrio da raggiungere che è sempre stata la cosa che più mi ha interessato e divertito; mi sembra che fin qui ci siamo riusciti”.

Giacomo Campiotti ha fatto da padrone di casa, presentando uno a uno i ragazzi e gli attori adulti, con la passione con cui ha diretto la serie. “I segreto è il coraggio di parlare dei ragazzi malati come giovani normali, che non devono mettere la vita in pausa, ma continuano a fare mille altre cose, non esauriscono la loro identità nell’etichetta ‘malato’. Si innamorano, litigano, scappano, fanno mille altre cose e il fatto che siano molto malati semplicemente rende ogni esperienza un gradino più intensa, ogni storia d’amore diventa pazzesca, il che permette di spingere in scrittura e in realizzazione. Abbiamo rotto un tabù, fino a far accogliere come una specie di eroe una ragazza che ha perso i capelli per la chemio e aveva paura di andare a scuola. Sono vicende come queste che danno senso a quello che facciamo ogni giorno sul set, o visitando gli ospedali. Quest’anno la serie si è quasi scritta da sola, i personaggi storici tornano, se ne aggiungono altri, e Leo deve affrontare lo scontro finale contro la parte oscura della forza che aveva sempre rimandato. Ci saranno sorprese, ve lo garantisco, per sapere come andrà a finire dovrete aspettare gli ultimi cinque minuti dell’ottava e ultima puntata.”

Come sorta di portavoci emotive del gruppo braccialetti, hanno preso la parola Aurora Ruffino (Cris) e Denise Tantucci (Nina), visibilmente emozionate per le continue manifestazioni d’affetto e gli abbracci di ringraziamento da parte di ragazzi malati e dei loro genitori. “Per me è un progetto speciale”, ha dichiarato Aurora/Cris, “quello che è successo è incredibile, mi ha permesso di fare incontri importantissimi per la mia carriera, ma anche per la mia vita. Ricordo ancora una sera una coppia di genitori che mi ha abbracciato scoppiando a piangere, ringraziandomi perché grazie a Braccialetti rossi aveva ripreso a parlare della figlia morta di cancro”. Aiutare le persone a parlare, a discutere della malattia, è anche secondo Denise/Nina una delle maggiori soddisfazioni. “Cerchiamo di raccontare storie realistiche con sensibilità, cercando di cambiare la vita delle persone in meglio. Nel  mio piccolo mi sono resa conto di cosa voglia dire vivere senza capelli, subire gli sguardi della gente, cercare di accettarti in relazione con gli altri. Spero che la serie possa insegnare ad avere pietù delle persone, a non giudicare l’altro”.

Braccialetti rossi 3 andrà in onda su RaiUno ogni domenica, a partire dal 16 ottobre prossimo.

Palinsesto di tutti i film in programmazione attualmente nei cinema, con informazioni, orari e sale.
Trova i migliori Film e Serie TV disponibili sulle principali piattaforme di streaming legale.
I Programmi in tv ora in diretta, la guida completa di tutti i canali televisi del palinsesto.
Piattaforme Streaming
Netflix
Amazon Prime Video
Disney+
NOW
Infinity+
CHILI
TIMVision
Apple Itunes
Google Play
RaiPlay
Rakuten TV
Paramount+
HODTV