Stephen Collins non sarà perseguito per le molestie su minori
“È improbabile che i casi andranno da qualche parte”, dice una fonte.
L’audio che meno di due settimane fa ha incastrato Stephen Collins, una registrazione in cui l’ex star di Settimo Cielo ammette durante una sessione di terapia con la (quasi ex) moglie Faye Grant di aver abusato di tre minori in diverse occasioni, non dovrebbe essere usato contro di lui in un processo.
Secondo TMZ, l’attore non sarà perseguito per i suoi crimini perché caduti in prescrizione. I fatti risalgono infatti a trent’anni fa, nella migliore delle ipotesi, e come una fonte ha riferito al sito, “è improbabile che i casi andranno da qualche parte”.
Le indagini stanno coinvolgendo sia il Dipartimento dello Sceriffo di Los Angeles, per molestie sessuali nei confronti di una 13enne risalenti al 1983, sia il Dipartimento di Polizia di New York, per un altro caso verificatosi negli anni ’70. Grant sostiene che Collins abbia molestato un minore anche durante le riprese di Settimo Cielo tra il 1996 e il 2007, ma finora nessuna vittima si è fatta avanti.
Secondo il legale dell’attore, Grant ha usato la registrazione per estorcere denaro al suo cliente, mentre la coppia è alle prese con una separazione non facile. Anche se Collins non sarà processato per le molestie su minori, le accuse contro di lui hanno danneggiato irrimediabilmente la sua carriera e, con ogni probabilità, avranno un peso notevole nel processo per il divorzio previsto il prossimo mese.