Rockmond Dunbar, licenziato da 9-1-1 perché non vaccinato, fa causa ai produttori per discriminazione
L'attore aveva lasciato il cast della serie di successo a novembre, poco dopo il debutto della quinta stagione.
L'attore ed ex star di 9-1-1 Rockmond Dunbar ha intentato una causa per discriminazione contro Disney e 20th Television dopo il suo licenziamento dal procedurale della FOX (in Italia disponibile in streaming su Disney+) a novembre per non aver dato prova della vaccinazione anti-Covid, come previsto dai protocolli in vigore sui set americani. Interprete di Michael Grant, l'ex marito di Angela, Dunbar, che aveva chiesto l'esenzione medica e religiosa dal mandato, afferma che il suo brusco allontanamento viola, tra gli altri, il titolo VII del Civil Rights Act del 1964 e il California Fair Employment Housing Act.
9-1-1: La causa di Rockmond Dunbar
Nella causa, l'attore sottolinea il fatto che fosse l'unico protagonista maschile di colore della serie e sostiene di non aver ricevuto un'esenzione quando altri membri del cast e della troupe "non minoritari" l'hanno ottenuta su un set che richiedeva la vaccinazione. "In base a informazioni e convinzioni, Disney ha una storia di discriminazione razziale e il signor Dunbar è stato oggetto di disparità di trattamento e discriminazioni sulla base della sua razza", si legge nel testo. "In base a informazioni e convinzioni, i dipendenti non appartenenti a minoranze in una posizione simile non sono stati soggetti a licenziamento quando hanno rifiutato il vaccino contro il Covid 19".
La causa sostiene inoltre che gli studi dietro la serie "hanno fatto trapelare informazioni negative ai media" sull'uscita di Dunbar, ovvero che "gli imputati hanno deliberatamente fatto sembrare il signor Dunbar un recalcitrante no-vax, invece di dire il vero - che, come milioni di altri americani, è un sincero aderente a una credenza religiosa non tradizionale che gli impedisce di essere vaccinato", la Chiesa della Salvezza Universale.
La risposta di 20th Television
"Per garantire ambienti di lavoro sicuri presso le nostre produzioni, abbiamo implementato protocolli che richiedono l'obbligo vaccinale", ha dichiarato lo studio di produzione 20th Television un comunicato. "Sebbene non faremo commenti su casi specifici, ogni richiesta di esenzione viene esaminata in modo approfondito e concediamo soluzioni coerenti con i nostri obblighi legali. Non ci sono differenze nel nostro processo o nel processo decisionale basate sulla razza di un dipendente".