M - Il Figlio del Secolo, tutti gli episodi su Sky e NOW: 5 curiosità che vi faranno guardare la serie con occhi diversi
In esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW è disponibile la prima stagione completa della serie che ripercorre l'ascesa di Benito Mussolini: ecco perché dovreste guardarla (o riguardarla) soffermandovi su alcuni dettagli sorprendenti che ve la faranno apprezzare ancora di più.

M - Il Figlio del Secolo, la serie basata sul romanzo bestseller di Antonio Scurati, ha inaugurato il 2025 di Sky e
NOW al meglio e non ha deluso le aspettative, confermandosi tra i prodotti televisivi più prestigiosi e originali degli ultimi anni. Il merito è di Luca Marinelli, che si è calato in modo sorprendente nei panni di Benito Mussolini, del regista Joe Wright, che con le sue trovate innovative ha conferito un tocco di classe a una storia già potente di suo, e di tutte le maestranze che hanno reso questa serie impeccabile dal punto di vista tecnico. Da oggi, 31 gennaio, in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW sono disponibili tutti gli 8 episodi che compongono la prima stagione. Guardando l'intera stagione, si possono apprezzare i molti dettagli che hanno reso M - Il Figlio del Secolo una produzione di pregio. Su NOW, inoltre, è disponibile M - Il Figlio del Secolo - Dentro la storia, un documentario che ci porta dietro le quinte e ci fa scoprire diverse curiosità che arricchiscono la visione. Ne abbiamo scovate alcune: dalla preparazione fisica e psicologica di Luca Marinelli all'approccio innovativo di Joe Wright con la musica sul set, fino all'incredibile lavoro su scenografia e costumi. Ecco cinque aspetti che, una volta conosciuti, vi faranno guardare la serie con occhi nuovi.
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M - Il Figlio del Secolo: I dettagli che fanno la differenza
Luca Marinelli: 24 chili, e non solo, per diventare Mussolini
Per Luca Marinelli calarsi nei panni di Benito Mussolini non ha significato solo una sfida emotiva, considerando le sue forti convinzioni antifasciste, ma anche una trasformazione fisica radicale. L'attore ha rivelato di aver preso ben 24 chili per il ruolo e di essersi affidato a una nutrizionista che lo ha seguito passo passo. Nonostante l'aumento di peso, Marinelli non ha usato protesi, ma ha lavorato sulla postura e si è affidato ai reparti costumi e trucco per creare un aspetto che fosse il più fedele possibile a quello del Duce. Per completare la metamorfosi, ha indossato lenti a contatto per scurire gli occhi e addirittura dilatatori nasali per ampliare le narici.
La "postura Mussolini" e il consiglio di Joe Wright
Il regista Joe Wright ha dato preziosi consigli a Luca Marinelli affinché perfezionasse la sua interpretazione, tra cui uno particolarmente curioso: mantenere una postura con i fianchi in avanti. Questa scelta aveva l'obiettivo di conferire al Duce un'aria di mascolinità che lo stesso Wright ha definito "sessualizzata". Enfatizza, infatti, l'aspetto fisico del personaggio (non a caso, negli anni del fascismo, il corpo del Duce era quasi oggetto di venerazione) ed esalta il suo modo di porsi con autorità e potere.
"This Machine Kills Fascists": Il messaggio nascosto nelle macchine da presa
Un altro aspetto interessante ha a che fare con la decisione del regista Joe Wright di veicolare un messaggio molto significativo sul set. Ispirato dalla scritta che il cantante Woody Guthrie aveva sulla sua chitarra, "This Machine Kills Fascists" ("Questa macchina uccide i fascisti"), Wright ha voluto apporre la stessa frase su tutte le macchine da presa del set con degli adesivi. Un modo per ricordare la responsabilità del cinema nell'affrontare temi delicati e per tenere alta l'attenzione su quanto il potere di questo mezzo debba essere usato con consapevolezza. Anche M - Il Figlio del Secolo è, in definitiva, una "macchina che uccide i fascisti", ricordandoci costantemente le atrocità di quel periodo storico.
Musica ad alto volume per creare le scene
Sul set di M - Il Figlio del Secolo, la musica ha avuto un ruolo fondamentale nel creare la giusta atmosfera. E non parliamo solo della colonna sonora a cura di Tom Rowlands dei Chemical Brothers. Joe Wright ha spesso messo musica ad alto volume per caricare gli attori e la troupe, perché crede che la musica aiuti a far emergere l'energia giusta per una scena. Un esempio lampante è la scena del terzo episodio, quando Mussolini tiene un discorso alle Terme di Caracalla. Qui, 400 comparse si sono scatenate al ritmo di musica durante le riprese che sono durate ben due notti.
Il lavoro di ricostruzione storica: dalla scenografia ai costumi
Il lavoro sul set di M - Il Figlio del Secolo è stato molto impegnativo. Le riprese sono durate ben 127 giorni e hanno visto la partecipazione di oltre 2000 comparse. Gli ambienti sono stati ricostruiti, per un totale di 190 set riprodotti sia fedelmente che con qualche licenza artistica. Il set più complesso è stato quello che ricreava l'antico quartiere Bottonuto di Milano, che includeva ben 12 set diversi. La cura dei particolari non si è fermata solo agli spazi, ma ha riguardato anche i costumi: il noto costumista Massimo Cantini Parrini ha inserito, ad esempio, teschi cuciti a mano e tutti diversi sulle divise degli arditi, i soldati fedeli a Mussolini; un dettaglio che riprende fedelmente le foto d'epoca e la manualità della realizzazione.
Gli 8 episodi di M - Il Figlio del Secolo sono prodotti da Sky Studios e da Lorenzo Mieli per The Apartment, società del gruppo Fremantle, in co-produzione con Pathé, in associazione con Small Forward Productions, in collaborazione con Fremantle e CINECITTÀ S.p.A.. La serie è scritta da Stefano Bises (Gomorra – La Serie, The New Pope, ZeroZeroZero, Speravo de morì prima) e Davide Serino (1992, 1993, Il Re, Esterno Notte), con soggetto di serie e soggetti di puntata firmati da Stefano Bises, Davide Serino e Antonio Scurati. L'intera prima stagione è ora disponibile su Sky e in streaming solo su NOW.
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Foto: Andrea Pirrello