L’ideatore di Lone Star spera in un piccolo miracolo
Kyle Killen, ideatore del nuovo drama della FOX Lone Star, sente la botola aprirsi lentamente sotto i suoi piedi. Dopo l’ascolto molto basso registrato dal primo episodio, se non sarà in grado di migliorare la media entro una o due settimane, la serie sarà senz’altro sospesa e cancellata. Per questo motivo, nel tentativo estremo di non...
Kyle Killen, ideatore del nuovo drama della FOX Lone Star, sente la botola aprirsi lentamente sotto i suoi piedi. Dopo l’ascolto molto basso registrato dal primo episodio, se non sarà in grado di migliorare la media entro una o due settimane, la serie sarà senz’altro sospesa e cancellata. Per questo motivo, nel tentativo estremo di non abbandonare il progetto, giacché è stato invece accolto molto bene dalla critica, Killen ha scritto una lettera accorata sul suo blog. Non cerca di costringere il pubblico a guardare Lone Star, ma in un modo o nell’altro ci arriva vicino.
Killen ironizza sul fatto che pesanti lustrini (quelli indossati dalle celebrità di Ballando con le Stelle) e bombe nucleari (quelle coinvolte nel complotto intorno al quale si aggroviglia la trama di The Event) sono precipitati lunedì sera sulla testa di Lone Star, e aggiunge: “Siamo qui. Ancora vivi. Facciamo capolino dal cratere creato dalla bomba, per capire se sono previste altre sei settimane d’inverno nucleare o se, forse, qualcosa può nascere all’interno di questo buco”.
“Per sopravvivere, dovremo creare un piccolo miracolo”, continua l’ideatore. “Statisticamente, le nuove serie tendono a perdere spettatori nella loro seconda settimana. Noi vogliamo contraddire questa tendenza. La buona notizia è che il nostro pubblico è stato talmente poco che, se mia madre e mio padre guarderanno Lone Star, saremo già abbastanza vicini al traguardo”.
“In sostanza: è davvero una bella serie. Non voglio mendicare. Posso falciarvi il prato o farvi un massaggio sensuale, ma non voglio elemosinare. In realtà ciò che ci è stato chiesto è impossibile da realizzare”. Ma conclude ricordando che a volte l’impossibile può essere reso possibile.