L’estate dei segreti perduti, come le showrunner hanno gestito le modifiche rispetto al romanzo
L’estate dei segreti perduti è disponibile in streaming su Prime Video. La storia è tratta dall'omonimo romanzo, ma ha apportato delle modifiche che hanno creato non poca difficoltà alle showrunner: perché?

Si intitola L’estate dei segreti perduti (We Were Liars) la nuova Serie TV in arrivo questa estate su Prime Video. Disponibile dal 18 giugno 2025 sulla piattaforma streaming appena menzionata, è tratta dall’omonimo romanzo di E. Lockhart e racconta la storia di un’adolescente alle prese con una perdita di memoria a seguito di un terribile incidente. Come capita spesso con gli adattamenti televisivi e cinematografici, anche L’estate dei segreti perduti ha dovuto apportare delle modifiche rispetto al romanzo ed è stato un passaggio impegnativo per le showrunner Julie Plec e Carina Adly MacKenzie, proprio perché entrambe fan del romanzo, ma molto meno per l’autrice Lockhart.
L’estate dei segreti perduti, le showrunner affrontano i cambiamenti nella Serie TV approvati dall’autrice
Ai microfoni di Screen Rant, le showrunner hanno spiegato di aver voluto a bordo sin da subito l’autrice del romanzo L’estate dei segreti perduti: “Abbiamo invitato Emily nella stanza degli autori fin dall'inizio. È stata con noi per le prime dieci settimane di scrittura, e poi ha anche scritto il nostro finale. È stata un'esperienza davvero fantastica. A dire il vero, pensavo che sarebbe stato molto difficile per lei perché sapevo che avrei protetto il mio libro. E la natura stessa del lavoro richiede dei cambiamenti. Pensavo che l’avrebbe presa come assistere a un intervento chirurgico sul suo bambino. Ma no, si fidava davvero di noi come babysitter”, ha rivelato Julie Plec. In merito alle modifiche apportate, ha aggiunto: “C'erano cose nel libro a cui mi aggrappavo con le nocche spalancate, ed Emily diceva tipo, 'Non importa davvero'. Ero la mediatrice tra Emily Lockhart, disposta a lasciar andare qualsiasi cosa, e Carina, che si rifiutava ossessivamente e militarmente di abbandonare la parola”.
L’autrice, invece, ha rivelato che la sua parte preferita è stata quella del montaggio in fase di post-produzione: “Ho partecipato al casting e alla ricerca delle location. Sono stata sul set per dieci settimane. Ho scritto il finale e poi ho dato appunti durante la post-produzione. Ho adorato il processo di post-produzione. Guardare gli episodi più e più volte, dare appunti e pensare a come la storia si stesse davvero formando durante quel montaggio”. Ma com’è nata la storia che ha poi preso vita sullo schermo? L’autrice ha spiegato com’è arrivata l’ispirazione per L’estate dei segreti perduti: “Mi interessa la domanda: cosa fai di te stesso quando hai fatto qualcosa di orribile? Credo che tutti abbiamo fatto cose di cui ci siamo pentiti e questo è solo l’undicesimo. È una domanda che ricorre di continuo nei miei libri ed è da lì che parto per scrivere”.