Harry Potter, Nick Frost nuovo Hagrid difende la libertà di parola di J. K. Rowling, ma non è d'accordo con le sue idee
Nick Frost sarà il nuovo Hagrid nella serie di Harry Potter: come il resto del cast, accettando l'impegno ha attirato proteste social, legandosi al lavoro di J. K. Rowling, politicamente schierata contro i diritti delle persone trans. Frost ha spiegato all'Observer come affronta la cosa.

Al di là delle inevitabili polemiche o conversazioni sul recasting di personaggi mitici, la serie tv che riadatta i romanzi di Harry Potter implica doppie forche caudine per il nuovo cast: il nome di J. K. Rowling si è legato negli ultimi anni a un'opposizione ferma e pubblica all'estensione dei diritti delle donne trans, in difesa del sesso biologico, avendo come conseguenza campagne di boicottaggio verso il suo lavoro. I commenti di Nick Frost, designato Hagrid nella serie, arrivano dopo le reazioni sulla questione da parte di John Lithgow e (indirettamente) Paapa Essiedu, Silente e Piton nel prossimo remake "allungato" targato HBO. Frost ha parlato col Mail e cerca di mantenere la calma. Leggi anche Harry Potter, Nick Frost spiega come il suo Hagrid sarà diverso nella Serie TV
Nick Frost nuovo Hagrid su J. K. Rowling: "Le nostre opinioni non coincidono"
Prima di Nick Frost, che nella serie tv di Harry Potter erediterà il ruolo di Hagrid che fu di Robbie Coltrane, già altri membri del nuovo cast si erano sentiti in obbligo di prendere posizione sulle questioni cavalcate pubblicamente da J. K. Rowling negli ultimi anni. Il nuovo Piton, cioè Paapa Essiedu, a sedare ogni equivoco è stato persino tra i firmatari di una petizione a favore dei diritti delle persone trans, nel mondo del cinema e della tv. La cosa non ha turbato affatto J.K., che sui social ha commentato semplicemente: "Non ho il potere di licenziare un attore dalla serie e non lo eserciterei se l'avessi. Non credo nel sottrarre il lavoro o i mezzi di sussitenza delle persone perché hanno idee legalmente legittime diverse dalle mie." John Lithgow, nuovo Silente, a 79 anni è rimasto soprattutto perplesso, ammettendo che si concentra più sul personaggio che su quello che lo circonda, e si aspetterebbe che pure il pubblico facesse lo stesso. Al Times ha dichiarato: "Ho pensato: ma perché dovrebbe contare? Mi chiedo come J. K. Rowling abbia accolto la cosa. Suppongo che a un certo punto la incontrerò e ne parlerò con lei. Certo per me è stata una grande decisione, forse è l'ultima parte importante che interpreterò, un impegno di otto anni, pensavo alla mortalità e ho pensato che questo fosse un buon ruolo per chiudere." Nick Frost, indimenticabile complice di Edgar Wright e Simon Pegg nella "Trilogia del Cornetto", preferirebbe mantenere la calma nel giudicare la questione.
Lei ha il diritto di avere una sua opinione e io ho diritto alla mia, non sono allineate in alcuna maniera. Non so se il dibattito oscurerà la serie, magari invece è meglio che si continui a parlarne? Forse non dovremmo sperare che svanisca, solo perché ci renderebbe le cose più facili. Magari dovremmo informarci meglio.