Schede di riferimento
News Serie TV

Generazione 56K: Nostalgici e iperconnessi, gli autori e i protagonisti presentano la nuova serie Netflix

6

Prodotta da Cattleya in collaborazione con The Jackal, la comedy arriverà in streaming il 1° luglio: ecco cosa ci hanno raccontato gli sceneggiatori, i registi e il cast.

Generazione 56K: Nostalgici e iperconnessi, gli autori e i protagonisti presentano la nuova serie Netflix

È difficile distinguere i personaggi dai loro interpreti e la vita dei protagonisti di Generazione 56K da quella degli autori. Perché la nuova serie italiana di Netflix, presentata oggi in attesa del debutto in streaming il prossimo 1° luglio, è davvero l'istantanea di una generazione scattata da chi certe emozioni (il brivido delle prime connessioni a internet, l'emozione dei floppy disk e la pazienza di arrotolare il nastro delle audiocassette mangiate dal walkman) le ha vissute davvero. Prodotta da Cattleya, parte di ITV Studios, e realizzata in collaborazione con The Jackal, Generazione 56K vuole raccontare i Millennials, quelli che negli anni Novanta, da ragazzini, hanno vissuto l'arrivo di internet come una novità sconvolgente e che invece nel presente sono iperconnessi, con gli smartphone e le app che condizionano ogni aspetto della loro vita. Ecco come hanno presentato la serie i registi Francesco Ebbasta e Alessio Maria Federici insieme all'head writer Davide Orsini e ai membri del cast.

Come è nata Generazione 56K: Una storia d'amore tra passato e presente

Generazione 56K è essenzialmente una storia d'amore, quella tra Daniel e Matilda (interpretetati nella loro versione da bambini da Alfredo Cerrone e Azzurra Iacone, in quella da adulti da Angelo Spagnoletti e Cristina Cappelli). I due, compagni di scuola alle medie nella piccola isola di Procida, si ritrovano da adulti e devono fare i conti con sentimenti che credevano archiviati. Insieme agli amici di sempre Luca e Sandro (da bambini Gennaro Filippone ed Egidio Mercurio, da grandi Gianluca Fru e Fabio Balsamo dei The Jackal) sono il simbolo di quella generazione diventata grande con in sottofondo il gracchiante suono del modem 56K che alla fine degli anni '90 permetteva le prime connessioni a internet. Spaziando continuamente tra due linee temporali, la serie racconta come i grandi cambiamenti tecnologici non abbiano però intaccato i sentimenti, le emozioni e le relazioni umane. "Quando Francesco Ebbasta ci ha parlato della sua idea - quella di raccontare la generazione che ha scoperto internet durante l'adolescenza - l'abbiamo trovata irresistibile. Era un bellissimo punto di vista. Ci piaceva anche la scelta di approcciarsi a quegli anni in modo più nostalgico, ispirandosi a cult come Il Postino e a Pensavo fosse amore e invece era un calesse, un immaginario che amavamo tantissimo", ha spiegato Francesca Longardi di Cattleya.

Generazione 56K

La "paura di perdersi qualcosa", il sentimento alla base della serie

"Generazione 56K è nata qualche anno fa come l'idea di un romanzo, poi diventata una serie. Ero a un matrimonio estivo e lo sposo, un mio amico, un po' brillo mi confessò che era molto felice di aver scelto la moglie ma che il fatto che fossero cresciuti nello stesso paesino gli faceva venire qualche dubbio. Pensava: 'E se non fosse la mia anima gemella?' Il dubbio poi è rientrato ma è rimasta questa paura di poter desiderare qualcos'altro anche se non lo si desidera davvero", ha spiegato il regista e ideatore Francesco Ebbasta. La colpa (o il merito) è di internet, che ha stravolto le nostre vite offrendoci infinite possibilità. "Questa euforia ha un nome, FOMO (Fear of missing out, la paura di perdersi qualcosa), e si è trasformata in questa incapacità di scegliere ciò che vogliamo davvero. In questo mare di infinite possibilità, i nostri protagonisti riescono a capire quello che davvero li fa stare bene", ha aggiunto.

Il cast e i personaggi

Daniel, da piccolo, è intraprendente ma imbranato con le ragazze, soprattutto con Ines per la quale ha una grandissima cotta. Nel presente è direttore creativo di un’azienda napoletana che sviluppa app e non riesce sempre a stare dietro a un mondo che corre velocissimo. "Ho sentito molto mio questo personaggio, della nostra generazione. Oggi tutto è influenzato dalla tecnologia e Daniel si pone in maniera critica verso questa contraddizione, soprattutto quando si tratta di amore", ha dichiarato Angelo Spagnoletti. Dall'altro lato Matilda è una ragazza che sembra molto sicura di sé ma nasconde dei problemi familiari del passato che hanno condizionato pesantemente il suo presente. "L'incontro con Daniel stravolge le sue sicurezze e mi intenerisce il suo percorso, il fatto che lei ritrovi la sua parte infantile, più genuina, nel rapporto con lui", ha detto Cristina Cappelli.

Generazione 56K

Poi ci sono Lu e Sandro, due amici che pur essendo molto diversi, sono per Daniel due colonne portanti. "Luca mantiene ancora quella mancanza di filtri che aveva anche da bambino. Non è del tutto cresciuto. Vive questa grande difficoltà nei rapporti sociali e tende a proteggersi tanto dal mondo esterno", ha detto Gianluca Fru a proposito del suo personaggio. Sandro, invece, per Fabio Balsamo "è il più strano del gruppo perché rimasto ancorato ai valori del passato". Infatti - ha sottolineato Balsamo -  la serie sovverte un po' la rappresentazione dell'uomo che ha dei valori prestabiliti mostrandoci invece uomini che sono insicuri e in conflitto. Claudia Tranchese, l'interprete di Ines, ha fatto notare come invece il suo personaggio "si sente sempre un passo avanti rispetto alla sua amica ma sotto sotto nasconde una sorta di ammirazione per Matilda che è diversa da lei e che ha il coraggio di seguire le sue emozioni".

Generazione 56K

Le location: Dai colori pastello della Procida di Troisi alla frenesia metropolitana di Napoli

La serie è ambientata tra Procida e Napoli, due location che si adattano perfettamente alla storia che si vuole raccontare. La prima con colori pastello e ferma in un passato senza connotazioni precise, la seconda dinamica, moderna e al passo con i tempi, con una palette di colori più scura in linea con la "pesantezza" della crescita. L'isola di Procida è stata scelta perché rendeva molto bene l'idea di una piccola realtà vicino però alla grande città. "Io vengo da un piccolo paesino di periferia e cercavamo una location del genere che avesse però un'estetica anni '90. Procida è una piccola isola da cui si può arrivare a Napoli ma che per un bambino rappresenta tutto un altro mondo rispetto alla città", ha spiegato Francesco Ebbasta. L'ispirazione a film come Il Postino è venuta da sé, considerata la location. "È stato un elemento magico. Ho voluto mantenere quelle atmosfere malinconiche della commedia classica italiana, soprattutto quando ci siamo ritrovati a dover ricostruire la piazza del paese proprio dove era l'ufficio postale di Massimo Troisi nel film". A impreziosire la storia poi c'è una colonna sonora, curata da Michele Braga, che ricrea quel mood nostalgico che attraversa l'intera serie: da un lato gli 883, un vero simbolo degli anni '90, dall'altro molti brani di repertorio degli anni '50 e '60 che ci riportano inevitabilmente indietro nel tempo accostati a sonorità mediterranee che ben si addicono alla location di Procida.

Generazione 56K: Una seconda stagione è possibile? 

E su una possibile seconda stagione (che evidentemente non dipende soltanto dal volere degli autori) Ebbasta si è dimostrato possibilista: "Nessuna storia credo sia autoconclusiva. Quando c'è la volontà e la squadra per portare avanti il progetto, si può andare avanti. Anche perché i materiali ci sono e il progetto è corale. Ci sono tante storie che potremmo raccontare, la potenzialità del racconto è infinita".

Palinsesto di tutti i film in programmazione attualmente nei cinema, con informazioni, orari e sale.
Trova i migliori Film e Serie TV disponibili sulle principali piattaforme di streaming legale.
I Programmi in tv ora in diretta, la guida completa di tutti i canali televisi del palinsesto.
Piattaforme Streaming
Schede di riferimento
  • Giornalista professionista
  • Appassionata di Serie TV e telespettatrice critica e curiosa
Suggerisci una correzione per l'articolo