Dark 3: Come finisce la serie? La spiegazione e il riassunto del finale
Dopo tre complicate stagioni, la serie di fantascienza tedesca è giunta al suo epilogo: ecco come è finita e cosa succede nell'ultimo episodio.

- Una realtà parallela e l'Origine
- Il Mondo di Origine e l’orologiaio Tannhaus
- Il finale di Dark: l'ultima scena è solo un nuovo inizio?
L'unica cosa di cui i fan di Dark potevano essere certi, approcciandosi all'ultimo capitolo della serie tedesca di Netflix, è che l'ultima stagione sarebbe stata particolarmente complicata. Dopo due stagioni di viaggi nel tempo, legami difficili da codificare e improvvisi colpi di scena che confondevano le idee piuttosto che ordinarle, non vedevano l'ora di scoprire come sarebbe finita la serie. Nonostante le intricate vicende che pure hanno caratterizzato gli ultimi otto episodi, in realtà tutti i nodi sono venuti al pettine e, come promesso dai creatori Jantje Friese e Baran bo Odar, nel finale tutto ha avuto senso. Ma cosa è davvero successo alla fine di Dark? Se, dopo la visione, siete ancora confusi e volete sapere come finisce Dark, ecco la spiegazione semplificata e il riassunto del finale.
Una realtà parallela e l'Origine
Non solo due linee temporali diverse ma anche una realtà parallela. La terza stagione si apre in una realtà parallela diversa dai mondi già conosciuti nella serie. Il terzo mondo, il mondo delle origini, è quello che può salvare tutti dall'Apocalisse una volta per tutte. Questo mondo è quello di Eva (Barbara Nüsse), che in realtà è la versione futura di Martha (Lisa Vicari). Mentre Adam vuole distruggere entrambi i mondi, Eva vuole mantenere intatto il ciclo e Claudia vuole solo salvare Regina (Deborah Kaufmann). Apprendiamo che lo scopo di Martha è aiutare Jonas a trovare qualcosa chiamato "l'Origine". Tale Origine sembra essere il figlio nato dalla Martha del secondo universo e Jonas cioè l’uomo con il labbro tagliato, che sarà poi marito di Agnes, padre di Tronte e darà via a tutto l’albero genealogico di Winden. È lui che ha scritto il quaderno Triquetra che ha avuto un ruolo così importante in tutta la serie. Adam vuole uccidere Martha per uccidere anche il figlio e fermare per sempre il susseguirsi degli eventi. Ma le cose non vanno come sperato: Eva, infatti, vuole il bambino vivo. Ecco perché si assicura che tutto in entrambi i mondi vada come deve andare, badando che l'Apocalisse si ripeta continuamente, in modo che il suo bambino sopravviva.
Il Mondo di Origine e l’orologiaio Tannhaus
In realtà nessuno dei due universi esisterebbe, se non fosse stato creato da un terzo, chiamato il Mondo di Origine. Ad aver creato i due mondi di Adam ed Eva è stato l’orologiaio Tannhaus che ha costruito una macchina del tempo nel terzo universo, nel 1986. Quella che gli spettatori conoscevano come l'Apocalisse, cioè la fine del mondo, era in realtà anche l'inizio e la creazione di quel mondo (da qui la frase, ripetuta come un mantra, per cui "il principio è la fine e la fine è il principio"). L'Apocalisse è scaturita proprio da Tannhaus, che ha creato la macchina del tempo per evitare la morte del figlio in un incidente stradale. Jonas e Martha, allora devono riuscire ad entrare nella vera realtà per impedire la morte del figlio di Tannhaus. Così non sarà necessario che quest'ultimo costruisca la macchina e, di conseguenza, i due mondi alternativi non vedranno mai la luce. Se impediscono l'incidente automobilistico e la creazione della macchina del tempo, tutti coloro che sono nati fuori dal ciclo temporale non esisteranno nel mondo originale. Ci riescono ma, come è ovvio, sono destinati a scomparire loro stessi: si dissolvono in particelle dorate, in una scena ricca di poesia e bellezza. Anche Adam e Eva e, poco dopo, nelle altre epoche e negli altri mondi anche lo Straniero, Martha adulta e Claudia adulta vanno incontro alla stessa sorte.
Il finale di Dark: l'ultima scena è solo un nuovo inizio?
Ci avevano avvertiti: la fine non sarà davvero la fine. Ecco allora che l'epilogo è solo un altro colpo di scena. A questo punto gli universi di Adam ed Eva non ci sono più. Dopo qualche secondo di buio, si vedono Katharina, Hannah e Regina che sono insieme attorno a un tavolo. Sono diverse da come le abbiamo viste negli altri universi. Con loro ci sono Peter, con Bernadette, e Woller che pare essere il compagno di Hannah. Hannah è incinta. Nel momento in cui non c'è luce per qualche secondo, quest'ultima dice di aver avuto un deja-vu e di aver sognato l'Apocalisse. Cosa farebbero questi personaggi se arrivasse davvero la fine del mondo? Katharina dice che vorrebbe un mondo senza Winden. Mentre il gruppo brinda, ad Hannah viene chiesto se ha già deciso un nome per il suo bambino. "Ho sempre pensato che Jonas fosse un bel nome", risponde la donna. Ma questo Jonas non sarà quello che abbiamo conosciuto, visto che, a questo punto, è come se quest'ultimo non fosse mai esistito. In questo modo si spiega così anche l'assenza di molti personaggi degli altri universi: Ulrich, Charlotte e Michael e quindi anche Magnus e Mikkel non ci sono perché Martha e Jonas hanno eliminato i viaggi nel tempo e, di conseguenza, tutti i personaggi legati a quegli spostamenti temporali.
Termina così una serie che parla sì di viaggi nel tempo e fantascienza ma che, alla fine, è soprattutto una storia d'amore e di relazioni tra personaggi profondamente umani. Il messaggio che sembra scaturire dalla storia di Dark è che a muovere il mondo (in questo caso i mondi) sono solo i sentimenti, positivi o negativi che siano.