AMC ordina una serie ambientata nella Silicon Valley scritta dallo sceneggiatore di Succession Jonathan Glatzer
Il drama promette di offrire uno sguardo autentico e accattivante sullo spietato mondo della tecnologia.

Una nuova serie che promette di svelare segreti, vizi e dietro le quinte della famigerata Silicon Valley arriverà su AMC. La rete via cavo americana ha ordinato un nuovo drama, ancora senza titolo, scritto dall'acclamato sceneggiatore di Succession e Bad Sisters Jonathan Glatzer (da non confondere con il regista premio Oscar Jonathan Glazer). Ordinando la serie, Dan McDermott, presidente dell'intrattenimento degli AMC Studios di AMC Networks, ha definito lo show "uno sguardo accattivante, coinvolgente e autentico dietro le quinte della Silicon Valley".
Una nuova serie ambientata nella Silicon Valley: La trama
Stando alla sinossi ufficiale diffusa da AMC, la nuova serie è ambientata "all'interno della bolla della Silicon Valley, tra culture aziendali fuorvianti, laboratori di innovazione lunatici e scuole superiori private spietate". La serie è incentrata su uno scandalo innescato dallo "sfruttamento di dati personali che si dipana da una frattura tra un autoproclamato 'inventore del futuro' CEO di tecnologia e il suo egoista 'psicologo della prestazione'. Questo atto di corruzione rapidamente sfugge al controllo di tutti i soggetti coinvolti, esponendo le assurdità dell'ambizione, dell'etica aziendale e della fallibilità delle persone che stanno plasmando il futuro del nostro mondo".
Le dichiarazioni
"Jonathan è un talento enorme e AMC è fortunata ad essere la casa in cui questa creazione della sua prima serie ha preso vita", ha dichiarato McDermott. "Lo show, che racconta le vite dei personaggi che creano il mondo in cui tutti abiteremo, è proprio qui e proprio ora. La verità è più strana della finzione, soprattutto qui", ha aggiunto.
Glatzer ha detto che la serie è stata ispirata dal fatto che la tecnologia, e il futuro che promette, è controllata da alcune "persone spaventosamente egocentriche" (non è difficile intuire a chi si riferisca). "Irradiano un'energia bizzarra, quasi divina, ma nemmeno loro riescono a sfuggire alla loro stessa umanità", ha aggiunto lo sceneggiatore. "Quindi, piuttosto che fare qualcosa direttamente sulla 'tecnologia', ho voluto concentrarmi sulle persone. E non solo sui titani, ma sugli irrequieti aspiranti titani, i loro figli e i coniugi; le loro governanti, le loro scuole, i loro psichiatri, i loro cani e guru, tutti quanti vivono in questa bolla in cui credono veramente, e forse giustamente, di inventare il futuro, cani esclusi", ha spiegato.