Una serie di incontri e di osservazioni in un mondo che potrebbe essere (o forse no) la realtà. Il film ha una particolarità: le sequenze, infatti, sono state prima girate ed editate come in un film normale, poi graficamente dipinte, fotogramma per fotogramma, con il computer da un team di oltre trenta artisti.
"(...) La curiosità è che lo hanno prima girato con attori in carne e ossa e montato, poi dipinto fotogramma per fotogramma: ne è uscito un atipico cartone animato, impressionista-pop per stile grafico, dove le immagini sembrano pulsare, con un curioso effetto di spiazzamento per lo spettatore (...) Tra fitte citazioni, talvolta non dichiarate, ti domandi se Linklater non stia mettendo in burla le varie scuole di pensiero circolanti in America. Poi concludi che, con ogni probabilità, si sta prendendo molto sul serio". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 2 settembre 2001)"Su 'Waking Life' di Richard Linklater bisognerà soffermarsi alla prima occasione perché in una sua inedita maniera (le immagini dal vero trasformate in disegno animato) riprende il tema della morte come grande sogno del copione felliniano di 'Il viaggio di G. Mastorna'. C'è stile, c'è suggestione e c'è un messaggio da meditare: 'Capire la vita è vivere la vita'". (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 2 settembre 2001)"'Waking Life' è la realtà come ci appare quando siamo svegli. Purtroppo ciò non è concesso al protagonista senza nome dell'animazione sperimentale di Richard Linklater e Bob Sabiston: 24 ore di sogni ininterrotti, popolati da bizzarri personaggi che parlano degli argomenti più disparati. Si chiacchiera di filosofia, cinema, politica, arte, amore e, soprattutto, esperienze oniriche. 'Waking Life' è due film in uno: quello girato da Linklater dal vivo con attori in carne e ossa e quello disegnato da Sabiston sulle inquadrature del collega. Ne viene fuori un miglioramento del rotoscopio di Ralph Bakshi, attraverso un software brevettato da Sabiston. Il film è una tavolozza di espressioni e colori in continuo mutamento, perfetta per rappresentare il mondo onirico. Cammei di Steven Soderbergh, Ethan Hawke e dello stesso Linklater, al sesto lungometraggio dopo aver vinto l'Orso d'Argento a Berlino con 'Prima dell'alba'. 'Waking Life' può piacere o irritare, ma sicuramente è qualcosa di nuovo e originale. Passato come un ufo all'ultima Mostra del Cinema di Venezia." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 24 maggio 2002)
IN CONCORSO ALLA 58^ MOSTRA INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI VENEZIA (2001).PRESENTATO AL SUNDANCE FILM FESTIVAL 2001.IL FILM E' STATO GIRATO INIZIALMENTE IN DIGITALE CON ATTORI IN CARNE E OSSA E IN SEGUITO E' STATO ANIMATO CON UN NUOVO SISTEMA INVENTATO DA BOB SABISTON DELLO STUDIO PER L'ANIMAZIONE DIGITALE LINERESEARCH.