The Offering, film diretto da Oliver Park, racconta la storia di Arthur (Nick Blood), un uomo pieno di debiti, che torna nella sua casa natale dopo tanto tempo, insieme alla moglie Claire (Emm Wiseman), che è incinta.
Le sue intenzioni sarebbero quelle di riconciliarsi con suo padre Saul (Allan Corduner) e di tentare di manipolarlo nella speranza di riuscire a saldare questi debiti. L'uomo vorrebbe convincere il genitore, con cui è in conflitto da anni, a vendere l'agenzia di onoranze funebri di famiglia e a farsi dare i soldi della vendita. Arthur non è mai stato un esempio di onestà e questo suo ritorno a casa viene visto dal padre come un gesto di redenzione. Accogliendolo si sentirà anche lui meno in colpa nei confronti di suo figlio.
L’agenzia in questione è riservata alla comunità ebraica chassidica che in quei giorni è in lutto per la misteriosa morte di una ragazza.
Nessuno immagina che le cattive intenzioni di Arthur risveglieranno uno spirito malvagio, che vive proprio nei sotterranei dell’agenzia funebre della famiglia e che infesta i cadaveri. Questo demone si scaglierà contro di loro e in particolare contro Claire e il suo bambino in arrivo, gli unici estranei al mondo che li circonda.
Dalle menti degli sceneggiatori Jonathan Yunger e Hank Hoffman nasce il progetto di un horror classico con l'inserimento di alcuni elementi innovativi. Come quello di raccontare la storia all’interno di una comunità ebraica, poiché entrambi gli scrittori molto affascinati dalla Kabbalah. Annoiati dai film dell’orrore in circolazione, i due hanno impiegato quasi sette anni per scrivere la sceneggiatura di The Offering, con l’obiettivo di ribaltare completamente il concetto di male: è l’essere umano che sceglie da che parte stare, a cosa credere, se compiere un’azione sbagliata. E il demone lo mette semplicemente davanti a questa scelta. Ogni scena è ricca di dettagli che riconducono a un mistero o messaggi mistici che svelano qualcosa di importante sulla trama.
Il regista Oliver Park, scelto dopo il successo del suo cortometraggio Viscious (2016), ha dichiarato di essere rimasto colpito soprattutto dalla ricchezza della storia e di aver apprezzato la scelta dell’identità ebraica. Al suo esordio alla regia di un lungometraggio, voleva che tutto fosse perfetto. Così, da bravo architetto, ha ricostruito il set in 3D nel suo computer, mettendo “in scena il film, fotogramma per fotogramma, bit per bit".
Il protagonista maschile è Nick Blood, che ha convinto il regista per il suo volto ambiguo, di cui il pubblico non sa se può fidarsi, che rispecchia in pieno il suo personaggio Arthur, nella storia profondamente tormentato. Al suo fianco c’è Emm Wiseman, nei panni della moglie Claire. L’attrice ha dichiarato di aver amato questo ruolo perché, per tutta la durata della pellicola, lei è “lo sguardo dello spettatore”. Ha anche aggiunto che recitare questa parte l’ha messa di fronte a una delle sue più grandi paure: quella di perdere la ragione, che è ciò che accade a Claire. Completa il cast principale del film Allan Corduner (Saul, il padre di Arthur) che, sebbene si fosse dichiarato un fifone, era molto curioso di girare un horror; e infine Paul Kaye, che interpreta Heimish.
Una delle mie precedenti professioni è stata di leggere preghiere per i defunti in un obitorio ebraico, da mezzanotte alle sei del mattino, da solo. Quindi ho molta esperienza in questo campo. Per il tempo che ho trascorso in quell’obitorio, posso dire che esiste un’energia. Una presenza. E non è una di quelle cose che si dice quando devi promuovere un film dell’orrore, la verità è che non provi paura, né una sensazione di possessione, terrore. Ma un’incredibile percezione di amore, di crescita e di pace” (Hank Hoffman)
Per il suo debutto nella regia di un lungometraggi, Oliver Park, attore e appassionato di horror da tenere d'occhio, sceglie una storia che si rifà alle origini più antiche del genere, ambientata all'interno di una comunità ebrea ortodossa. In questa ambientazione, nella cura del dettaglio e nella messa in scena risiedono i principali pregi del film, a cui manca in fase di scrittura quel guizzo creativo in grado di valorizzarne le suggestive atmosfere. (Daniela Catelli - Comingsoon.it)
The Offering: leggi la nostra recensione completa del Film.
Il titolo originale del film doveva essere Abyzou, ovvero lo stesso titolo del racconto popolare ebraico da cui è tratto.
I due sceneggiatori del film sono grandi appassionati della Kabbalah e, discutendo al riguardo, hanno pensato a quanto sarebbe stata interessante una storia che toccasse queste idee e che al contempo avesse a che fare con l'esoterismo. Hoffman ha anche affermato di aver scelto l’horror perché il genere che costringe maggiormente lo spettatore a confrontarsi con le sue paure più profonde. È un modo per offrire un'esperienza spirituale al pubblico, parlando delle paure più profonde, scatenando traumi e timori dentro le persone e poi mostrando loro come fuggire.
Nello sviluppo della storia, gli sceneggiatori si sono rivolti a cabalisti, sensitivi e medium per garantirne l'autenticità. Il film infatti è pieno di messaggi subliminali, è stato fatto un lavoro minuzioso per inserire in ogni singolo fotogramma misteri, idee ed elementi mistici nascosti.
Le riprese si sono svolte nei Nu Boyana Film Studios di Sofia, in Bulgaria.
Dal Trailer Ufficiale in Italiano del Film:
Saul (Allan Corduner): Cos’è questa creatura?
Heimish (Paul Kaye): È portatrice di sofferenza, ti farà vedere cose e provare sensazioni, che non sono reali.
"Oliver vive l'orrore, sogna l'orrore, è ossessionato dall'orrore" ha dichiarato Hank Hoffman, spiegando le ragioni che lo hanno spinto a sceglierlo per la regia di The Offering. E la sua giovane ma intensa carriera sembra confermare le parole dello sceneggiatore. Sembrerebbe che Park abbia scritto il suo primo racconto horror quando aveva solo tre anni, dicendo ai suoi genitori che "non voleva andare a dormire perché le ombre lo avrebbero portato via".
È da quel momento che il giovane regista ha sviluppato quasi un’ossessione per il tema della paura, producendo racconti, sceneggiature e progettando per il suo corso di laurea in architettura delle case "infestate" per parchi a tema. Il suo debutto cinematografico avviene nel 2016 con il cortometraggio Vicious, che è andato virale su YouTube e ricevuto premi e il plauso della critica. Buzzfeed lo ha definito addirittura "uno dei migliori cortometraggi horror di tutti i tempi”. Dopo The Offering, il suo primo lungometraggio, Oliver ha già altri progetti tra cui The Mischief per New Line; un adattamento del gioco Layers of fear; e, infine, un horror psicologico intitolato Behind the trees.
Attore | Ruolo |
---|---|
Paul Kaye | Heimish |
Nick Blood | Art |
Allan Corduner | Saul |
Emily Wiseman | Claire |
Jonathan Yunger | Levi Siegelman |
Daniel Ben Zenou | Chayim |
Nathan Cooper | lavoratore |
Velizar Binev | Moishe |
Sofia Weldon | Sarah Scheindal |
Boyan Anev | Abyzou |
Jodie Jacobs | Chana |
Yonko Dimitrov | Shmuel |