Scream 2 è un film del 1997 diretto da Wes Craven, sequel di Scream.
In occasione della prima proiezione del film ispirato al libro della giornalista Gale Weathers (Courteney Cox), la cittadina di Windsor si riempie di curiosi. Per rendere il racconto degli omicidi di Woodsboro ancora più agghiacciante, a tutti coloro che partecipano allo spettacolo vengono regalate dalle maschere di Ghostface.
Il vero killer, tuttavia, si nasconde tra gli spettatori e attacca senza pietà due ignari studenti. Temendo che Sidney Prescott (Neve Campbell) possa essere nuovamente in pericolo, Linus (David Arquette) si precipita al campus per controllarla. Qui, il ragazzo fa la conoscenza dei nuovi amici, Hallie (Elise Neal) e Mickey (Timothy Olyphant), e del fidanzato della ragazza Derek (Jeremy O’Connell).
La notizia dell’omicidio richiama l’attenzione mediatica e in città giunge anche la giornalista Debbie Salt (Laurie Metcalf) che nutre una sorta di ossessione per la Weathers. Solo quale ora più tardi, la giovane e affascinante Cici (Sarah Michelle Gellar) si trova nel dormitorio della sua confraternita completamente sola. La ragazza, infatti, ha deciso di non partecipare ai festeggiamenti per godersi una serata in solitudine. Il suo progetto, tuttavia, è rovinato dalle insistenti chiamate di un misterioso interlocutore che la minaccia di morte.
Terrorizzata, Cici cerca di localizzare l’assassino ma ignora che quest’ultimo si nasconde proprio dentro casa. Il mattino seguente, per mettere fine alla sua sete di sangue, il killer attacca Sidney ma la ragazza riesce a scappare con l’aiuto di Derek. La polizia incarica alcuni agenti di sorvegliarla, temendo che Sid sia il vero obiettivo dell’assassino. Ancora traumatizzata dalla precedente esperienza, Sidney inizierà a dubitare di tutti coloro che gli sono vicino ma non può immaginare chi si nasconde dietro la maschera di Ghostface…
"Inutile, prolisso e deludente horror bis di Wes Craven, costretto a rifriggere le frattaglie del film pilota, dopo il suo inatteso, clamoroso successo. Se i personaggi (superstiti) sono gli stessi, l'ironia resta in retroguardia, sommersa dagli ammazzamenti, che, sia detto a merito dell'autore, non sono mai truci. Comunque chi vuol spaventarsi di nuovo, s'accomodi: non se ne pentirà". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 26 aprile 2001) 'Di più non si può dire, se non che Craven e Wiamson hanno cercato di allargare il tema dal cinema allo spettacolo in generale (c'è anche una versione kitsch di 'Cassandra' di Euripide) e al vero orrore del quotidiano: tv e talk show che fanno da passaporto per la celebrità, non importa a quale prezzo. Tema questo reso però assai più banalmente dell'altro e in un finale troppo parossistico e caricato, oltre che scarsamente plausibile. Ma si sa, se lo scopo è far paura, anche 'Scream 2' ci riesce talora bene.' (Alberto Pesce, 'Il Giornale di Brescia', 13 settembre 1998)'Insomma, Craven cerca il superamento della formula horror attraverso la moltiplicazione speculare dei punti di vista: lo spettatore (noi) che guardiamo un film ('Scream 2') nel quale degli spettatori guardano un film ('Scream 1'). E risultato è tutt'altro che banale anche perché la situazione viene poi ripresa, nel corso della vicenda, quando due degli interpreti del film visionano i nastri registrati e vengono a loro volta registrati dall'assassino: ponendo nella stessa inquadratura chi guarda e chi è guardato. Ancora, bisognerà citare almeno la sequenza, veramente geniale, della recita della tragedia greca in teatro, dove, sotto le maschere della tradizione, si nasconde, ancora una volta, l'assassino.' (Andrea Frambosi, 'L'Eco di Bergamo', 17 settembre 1998)'Se il primo, fortunatissimo 'Scream' era una dotta ed autoironica riflessione teorico-spettacolare sul genere horror e sulla junk-culture, generazione erudita alle pratiche del cinema gore e di paura, nel sequel ci troviamo di fronte ad una vera e propria operazione meta-cinematografica. (...) La poetica teorica e sadica, maliziosa e post-modern di 'Scream' è ormai un'inconfondibile griffe con la quale Craven simultaneamente rielabora e frantuma l'immaginario e, anche se lo stupore dell'originalità cede il passo alla 'pornografia' della ripetizione senza fine, della infinita reversibilità, si resta comunque affascinati da questo imponente artificio della simulazione: chi potrà più affermare che l'horror è un genere di serie B?' (Fabio Bo, 'Il Messaggero', 22 settembre 1998)
Il film ha avuto due sequel: Scream 3 (2000) e Scream 4 (2011), entrambi diretti da Wes Craven.
Neve Campbell vinse un MTV Movie Award come ‘Miglior performance femminile’ per la sua interpretazione di Sidney Prescott.
Sarah Michelle Gellar accettò la parte prima di aver letto interamente il copione.
PERSONAGGI CREATI DA KEVIN WILLIAMSON
Attore | Ruolo |
---|---|
David Arquette | Dewey Riley |
Neve Campbell | Sidney Prescott |
Courteney Cox | Gale Weathers |
Sarah Michelle Gellar | Casey "Cici" Cooper |
Jamie Kennedy | Randy Meeks |
Laurie Metcalf | Debbie Salt |
Elise Neal | Hallie |
Tori Spelling | Sidney Prescott Nel Film "Stab" |
Liev Schreiber | Cotton Weary |
Jada Pinkett Smith | Maureen Edwards |
Heather Graham | Casey Becker Nel Film "Stab" |
Jerry O'Connell | Derek |
Timothy Olyphant | Mickey |
Lewis Arquette | Louis Hartley |
Duane Martin | Joel |